FormicinaeLatreille, 1851 è una sottofamiglia di imenotteri appartenente alla famiglia Formicidae (di cui comprende oltre un quarto delle specie)[1]; ha una distribuzione cosmopolita e contiene molte specie comuni nelle zone a clima temperato, fra cui Formica rufa, Lasius niger ed i membri del genere Camponotus.
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Le formicine sono caratterizzate dalla presenza di un singolo peziolo conico fra l'addome ed il torace, e da un clipeo generalmente sviluppato. Le antenne, lunghe e sottili, sono costituite dai 9 ai 12 funicoli, mentre le mandibole, di conformazione tozza, sono unite alla sommità dell'apparato boccale. Quasi tutte le specie presentano un addome di aspetto voluminoso, che non presenta il pungiglione. Al posto di questo, le formicine presentano ghiandole in grado di formare acido formico, che viene spruzzato fino a 30 centimetri di distanza a scopi difensivi. Le specie della sottofamiglia Formicinae si distinguono da quelle appartenenti alla sottofamiglia Dolichoderinae per la cloaca sferica, circondata da peli.[senzafonte]
Biologia
Fra le diverse specie della sottofamiglia si riscontrano formiche lomecusomani (cioè parassitate da coleotteri stafilinidi del genere Lomechusa)[2], formiche schiaviste, formiche tessitrici, formiche mellifere e formiche che allevano afidi ed altri omotteri all'esterno del nido.
Tassonomia
La sottofamiglia Formicinae comprende i seguenti generi:[1]
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