Gli Ensiferi (Ensifera Chopard, 1920) sono un sottordine di insetti ortotteri. Il nome significa "portatore di spada" , e deriva dalla parola latina ensis, "spada", e dal verbo greco fĕro, portare, in riferimento al lungo ovopositore “a sciabola” di cui sono dotate le femmine.
![]() | |
---|---|
![]() | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Exopterygota |
Subcoorte | Neoptera |
Superordine | Polyneoptera |
Sezione | Orthopteroidea |
Ordine | Orthoptera |
Sottordine | Ensifera Chopard, 1920 |
Superfamiglie | |
| |
Nelle specie appartenenti al sottordine, salvo nel caso dei Grillotalpidi, le femmine sono munite di un ovopositore spesso arcuato e di notevoli dimensioni, adatto a conficcare le uova nei tessuti vegetali o nel terreno; queste possono essere deposte separatamente o a gruppi, ma sempre prive di ooteca[1]. Altre caratteristiche degli Ensiferi sono le lunghe antenne filiformi e la struttura dell'organo stridulatore, localizzato nelle tegmine; in esse una nervatura, detta archetto, è particolarmente robusta, denticolata, mentre altre delimitano una zona alare più o meno ampia la cui membrana, detta timpano[1]. Per cantare (sarebbe più esatto dire suonare), gli Ensiferi generalmente sollevano le tegmine, sotto le quali si crea una cassa di risonanza a volume variabile, e le sfregano tra loro in modo che l'archetto agisca sulle nervature che delimitano il timpano, provocandone la vibrazione, origine del canto[2]. Gli organi uditivi, infine, sono situati nelle tibie delle zampe anteriori e sono essenzialmente costituiti da una fenditura, più o meno visibile, in cui è tesa una membrana collegata col nervo uditivo[2].
Il sottordine Ensifera comprende 6 superfamiglie e 12 famiglie:
Tra le specie, vi è il grillo campestre (Gryllus campestris), diffuso in Europa, lungo 2,5 cm e dalla livrea nera lucente con elitre brunastre; il grillo domestico (Acheta domesticus), diffuso in tutto il mondo, con livrea giallastra a macchie brune. Esistono inoltre dei "falsi grilli", ovvero degli animali simili ai grilli ma non appartenenti alla famiglia dei Gryllidae; questi sono perlopiù nella famiglia degli Anostostomatidae, come il Libanasidus vittatus sudafricano o i weta neozelandesi.
Altri progetti
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh85095822 · GND (DE) 4431950-2 |
---|
![]() |