La monarca (Danaus plexippus (Linnaeus, 1758)) è una farfalla della famiglia Nymphalidae, nativa dell'America. È probabilmente la farfalla più conosciuta di tutto il Nord America. La Monarca è l'“insetto nazionale” degli stati dell'Alabama, Idaho, Illinois e Texas, e la “farfalla nazionale” del Minnesota, Vermont e Virginia Occidentale. Nel 1989 è stata nominata "insetto nazionale" degli Stati Uniti d'America.
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![]() su un fiore di Echinacea purpurea | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Protostomia |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Endopterygota |
Superordine | Oligoneoptera |
Sezione | Panorpoidea |
Ordine | Lepidoptera |
Sottordine | Glossata |
Infraordine | Heteroneura |
Divisione | Ditrysia |
Superfamiglia | Papilionoidea |
Famiglia | Nymphalidae |
Sottofamiglia | Danainae |
Tribù | Danaini |
Sottotribù | Danaina |
Genere | Danaus |
Specie | D. plexippus |
Nomenclatura binomiale | |
Danaus plexippus (Linnaeus, 1758) | |
Ha una vivace livrea arancione con nervature costali dai contorni neri e due serie di macchie bianche lungo il bordo delle ali. L'apertura alare varia dai 7,5 ai 10 cm.
Il bruco è a strisce nere, gialle e bianche.
Le larve si sviluppano su piante del genere Asclepias e su altre Asclepiadaceae. Lo sviluppo, dall'uovo all'adulto, si completa in circa 30 giorni.
Il numero delle generazioni annue varia a seconda delle condizioni climatiche.
Ha una notevole resistenza al volo il che le consente di compiere lunghe migrazioni.
Eccezionalmente un individuo di questa specie ha volato per 2112 km in 46 giorni. Questo favorisce la dispersione della specie, che occasionalmente è stata rinvenuta anche in zone molto lontane dall'areale originario.
Le popolazioni del Nord America compiono invece migrazioni periodiche tra le regioni più settentrionali, dove è presente solo nella stagione estiva, e le zone di svernamento , orientandosi con uno speciale senso chiamato "magnetoricezione".
In autunno le farfalle volano verso sud, formando gruppi di migliaia di individui. Quelle degli Stati Uniti occidentali raggiungono alcune zone montuose della California tra San Francisco e Los Angeles, dove trascorrono l'inverno in uno stato di semi-ibernazione aggrappate a decine di migliaia ai tronchi e ai rami degli alberi. Quelle del Canada meridionale e degli Stati Uniti centrali e orientali raggiungono una piccola valle situata in Messico a 3000 m s.l.m. di altitudine, dove durante l'inverno si concentrano oltre 14 milioni di farfalle in un ettaro e mezzo di superficie. Nella primavera successiva, dopo gli accoppiamenti, gli individui di entrambi i sessi iniziano il viaggio di ritorno, durante il quale alcune femmine si fermano a deporre le uova; in alcuni casi è la generazione successiva a completare il viaggio ricolonizzando le regioni più settentrionali. Le migrazioni a Nord verso il Canada, avvengono in 3 generazioni, il ritorno in Messico avviene invece in un'unica generazione: questo è un raro caso di migrazione in più generazioni.
Sia le larve che gli adulti presentano vivaci colorazioni aposematiche, che li difendono dai predatori vertebrati, avvertendoli della presenza di sostanze tossiche (cardenolidi) che li rendono inappetibili. Queste sostanze vengono assimilate durante lo sviluppo larvale dalle specie di Asclepias di cui il bruco si nutre.
È distribuita in quasi tutta l'America, dal Canada meridionale al Rio delle Amazzoni. A partire dal XIX secolo è stata trovata anche in Indonesia, in Nuova Zelanda e in Australia, dove è conosciuta come farfalla migratrice. In Europa è residente nelle isole Canarie e a Madera, mentre nelle Azzorre, in Portogallo e in Spagna compaiono occasionalmente individui migranti.
Secondo la revisione di Smith et al. (2005) si distinguono due sottospecie:
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