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Enyo ocypete (Linnaeus, 1758)[1] è un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, diffuso in America Settentrionale, Centrale e Meridionale.

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Enyo ocypete
Enyo ocypete
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Lepidoptera
Sottordine Glossata
Infraordine Heteroneura
Divisione Ditrysia
Superfamiglia Bombycoidea
Famiglia Sphingidae
Sottofamiglia Macroglossinae
Tribù Dilophonotini
Sottotribù Dilophonotina
Genere Enyo
Specie E. ocypete
Nomenclatura binomiale
Enyo ocypete
(Linnaeus, 1758)
Sinonimi

Enyo danum
Godman & Salvin, 1881
Enyo ocypete rufa
Raymundo da Silva, 1932
Sphinx camertus
Cramer, 1780
Sphinx danum
Cramer, 1780
Sphinx ocypete
Linnaeus, 1758
Thyreus danum
Boisduval, 1870


Descrizione



Adulto


Nel maschio, l'ala anteriore è priva della plica contenente l'organo androconiale. La pagina superiore dell'ala posteriore mostra una pallida area anale bianco-giallastra di valore diagnostico.[2][3]
La femmina è simile a quella di E. lugubris lugubris, rispetto alla quale è però agevole distinguerla per la presenza di un'ampia fascia dorsale bruna alla base dell'addome; la suddetta fascia è pressoché assente o molto sottile nella femmina di E. lugubris lugubris. La pagina superiore dell'ala anteriore presenta un'area scura dal contorno non ben definito, che si prolunga in direzione della linea mediana fino al margine superiore. La macchia discale è ridotta.[2][3]
Le antenne mostrano un pronunciato ciuffo apicale di scaglie.[3]
Il genitale maschile è molto simile a quello di E. lugubris lugubris, tuttavia il processo apicale dell'uncus è meno lungo e leggermente curvato verso il basso, così come pure il processo ventrale risulta più corto. Lo gnathos è ritorto all'apice, mentre le valve non presentano processo apicale, e sono acuminate più o meno omogeneamente nel terzo distale. L'edeago termina in un lungo processo apicale appuntito, alquanto robusto.[3]
L'apertura alare è circa di 60 mm.[4]


Larva


Il bruco è verde-azzurrino, con striature longitudinali dorsali e dorso-laterali di un verde più intenso. Il capo è largo e appiattito, relativamente piccolo rispetto alle dimensioni del corpo. La colorazione del corpo è molto variabile, con alcune forme tendenti al rosa pallido. Sui fianchi sono presenti nove linee oblique di un verde più carico. Il cornetto caudale si riduce via via che gli stadi di sviluppo larvale si susseguono.[4]


Pupa


Le crisalidi appaiono scure e lucide, con un cremaster sviluppato e appuntito; si rinvengono entro bozzoli posti a scarsa profondità nel sottobosco. L'adulto emerge circa quattordici giorni dopo la data di impupamento.[4]


Biologia


Ampelopsis brevipedunculata
Ampelopsis brevipedunculata
Cissus rhombifolia
Cissus rhombifolia
Localizzazione geografica del Suriname, locus typicus della specie secondo Cramer[5]
Localizzazione geografica del Suriname, locus typicus della specie secondo Cramer[5]
Foglie e infiorescenze di Curatella americana
Foglie e infiorescenze di Curatella americana
Ludwigia repens
Ludwigia repens

Durante l'accoppiamento, le femmine richiamano i maschi grazie ad un feromone rilasciato da una ghiandola, posta all'estremità addominale. Gli adulti di entrambi i sessi emettono una sorta di forte ronzio quando si librano in volo.[4]


Periodo di volo


Gli adulti di questa specie sono rinvenibili tutto l'anno nella fascia tropicale, mentre più a nord volano tra agosto e novembre. In Bolivia sono rinvenibili tra gennaio e aprile, ad agosto e tra ottobre e dicembre.[4]


Alimentazione


Gli adulti suggono il nettare di fiori di varie specie.[4]

I bruchi parassitano le foglie di membri di diverse famiglie, come per esempio:


Distribuzione e habitat


L'areale di questa specie si estende sia sull'Ecozona neartica sia su quella neotropicale, essendo presente in Argentina (Misiones, Salta), Bolivia (Beni, La Paz, Santa Cruz), Brasile (Mato Grosso, Minas Gerais), Colombia (Meta), Costa Rica, Cuba, Ecuador, Giamaica, Guatemala, Guyana (Barima-Waini), Haiti, Messico, Panama, Paraguay, Perù (Junín), Repubblica Dominicana, Stati Uniti d'America (Florida, Louisiana), Venezuela (Amazonas, Apure, Aragua, Barinas, Bolívar, Delta Amacuro, Lara, Portuguesa, Táchira, Yaracuy).[2][3][4][6]

L'habitat è rappresentato da foreste tropicali e sub-tropicali, dal livello del mare fino a oltre 1500 metri di altitudine.[4]


Tassonomia



Sottospecie


Al momento non sono riconosciute sottospecie.[3]


Sinonimi


Sono stati riportati sei sinonimi:[3][6]


Note


  1. Carl von Linné, Systema Naturae per Regna Tria Naturae, Secundum Classes, Ordines, Genera, Species, cum Characteribus, Differentiis, Symonymis, Locis. Tomis I. 10th Edition Syst. Nat. (Edn 10) 1 : 1-338 339-824, 1758.
  2. Bernard D'Abrera, Sphingidae Mundi. Hawk Moths of the World. Based on a Checklist by Alan Hayes and the collection he curated in the British Museum (Natural History), 1ª ed., Faringdon, Oxon., SN7 7DR United Kingdom, E.W. Classey Ltd., 1986, pp. 105-106, ISBN 0-86096-022-6.
  3. CATE Creating a Taxonomic e-Science, su cate-sphingidae.org. URL consultato il 1º luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2012).
  4. Silkmoths, su silkmoths.bizland.com. URL consultato il 1º luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2014).
  5. Pieter Cramer, Uitlandsche Kapellen (Papillons exotiques) Uitl. Kapellen 3 (23-24): 129-176, pl. 265-288, 1780.
  6. Funet, su ftp.ipv6.funet.fi. URL consultato il 1º luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  7. Godman & Salvin, Biologia Centrali-Americana; or Contributions to the Knowledge of the Fauna of Mexico and Central America. Zoology. Lepidoptera. Heterocera Biol. centr.-amer., Lep. Heterocera 1: 1-490 3: pl. 1-101, 1881.
  8. Jean Baptiste Alphonse Dechauffour de Boisduval, Considerations sur des Lépidoptères envoyés du Guatemala à M. de l'Orza Considérations Lépid. Guatemala: 100pp, 1870.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Artropodi
Portale Biologia

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[en] Enyo ocypete

Enyo ocypete is a moth of the family Sphingidae. The species was first described by Carl Linnaeus in his 1758 10th edition of Systema Naturae. It is found from the southern United States, through Central America to Venezuela, Brazil, Peru, Bolivia, Paraguay and northern Argentina.
- [it] Enyo ocypete



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