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Enyo taedium Schaus, 1890[1] è un lepidottero appartenente alla famiglia Sphingidae, diffuso in America Centrale e Meridionale.

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Enyo taedium
Enyo taedium
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Lepidoptera
Sottordine Glossata
Infraordine Heteroneura
Divisione Ditrysia
Superfamiglia Bombycoidea
Famiglia Sphingidae
Sottofamiglia Macroglossinae
Tribù Dilophonotini
Sottotribù Dilophonotina
Genere Enyo
Specie E. taedium
Nomenclatura binomiale
Enyo taedium
Schaus, 1890
Sinonimi

Epistor taedium australis
Rothschild & Jordan, 1903
Epistor taedium reconditus
Kernbach, 1957

Sottospecie
  • Enyo taedium taedium
  • Enyo taedium australis

Descrizione



Adulto


È una delle quattro specie di Enyo in cui, nel maschio, si nota l'organo androconiale nell'ala anteriore;[2] la forma e la nervatura dell'ala anteriore ricordano da vicino E. gorgon, ma con alcune differenze: l'organo androconiale risulta più stretto, la costa è meno convessa, m1-m2 ed m2-m3 appaiono entrambe diritte, l'angolo inferiore della cellula discoidale è ottuso e situato in posizione più prossimale rispetto all'angolo superiore, m3-cu1a ha circa il doppio della lunghezza di m2-m3, e infine M2 è curva alla base.[1][3]
Il colore di fondo dell'ala anteriore è rossastro bruno, attraversato da diverse bande ondulate più scure. L'apice alare risulta alquanto più scuro, tranne che per una campitura chiara situata al centro del margine esterno, e che va curvando verso l'interno. Il margine costale, in prossimità dell'apice, presenta una piccola macchia triangolare scura. La pagina inferiore è brunastra, grigia lungo il margine esterno, con due linee ondulate marroncine che attraversano l'ala a livello della cellula discoidale.[1]
Anche l'ala posteriore ricorda molto quella di E. gorgon, ma con un colore di fondo più uniforme, mancando qui la separazione tra la metà anteriore più pallida e quella posteriore più scura, nonché la macchia postmediana triangolare.[3] È presente inoltre una linea ondulata submarginale brunastra.[1]
Nella femmina, la pagina superiore dell'ala anteriore è pressoché identica a quella di E. gorgon, con la linea antimediana un po' più convessa rispetto a 1A+2A.[3]
Il corpo appare più corto e meno affusolato di quello di E. gorgon. Il capo è bruno-rossastro ed il torace appare bruno, con una traccia più scura che attraversa i patagia.[1]
Il genitale maschile è anch'esso simile a quello di E. gorgon, ma con il processo apicale dell'uncus un po' più corto e più diritto.[3]
L'apertura alare è circa di 57 mm.[4][5]


Larva


Il bruco è verdastro, con il capo largo e appiattito, relativamente piccolo rispetto alle dimensioni del corpo. Il cornetto caudale si riduce via via che gli stadi di sviluppo larvale si susseguono.[4]


Pupa


Le crisalidi appaiono scure e lucide, con un cremaster sviluppato e appuntito; si rinvengono entro bozzoli posti a scarsa profondità nel sottobosco.[4]


Distribuzione e habitat


Localizzazione geografica della città messicana di Jalapa, locus typicus di Enyo taedium taedium[1]
Localizzazione geografica della città messicana di Jalapa, locus typicus di Enyo taedium taedium[1]

L'areale di questa specie è di tipo neotropicale, comprendendo Belize (Distretto di Cayo), Brasile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Messico (locus typicus: Jalapa), Panama, Venezuela (Aragua).[2][3][4][5][6]

L'habitat è rappresentato da foreste tropicali e sub-tropicali, dal livello del mare fino a oltre 1500 metri di altitudine.[4]


Biologia


Ampelopsis brevipedunculata
Ampelopsis brevipedunculata
Cissus rhombifolia
Cissus rhombifolia
Foglie e infiorescenze di Curatella americana
Foglie e infiorescenze di Curatella americana
Ludwigia repens
Ludwigia repens

Durante l'accoppiamento, le femmine richiamano i maschi grazie ad un feromone rilasciato da una ghiandola, posta all'estremità addominale.[4]


Periodo di volo


Gli adulti di questa specie volano a maggio in Costa Rica e sono tra le specie meno frequenti in questa zona.[4]


Alimentazione


Gli adulti suggono il nettare di fiori di varie specie.[4]

I bruchi attaccano le foglie di membri di diverse famiglie, come per esempio:


Tassonomia



Sottospecie


Al momento sono riconosciute due sottospecie:

In E. t. australis, nell'ala anteriore, la venatura m2-m3 ha una lunghezza pari a meno di un terzo di m3-cu1a, la celluna discoidale è più ristretta, e la mezzaluna chiara è marroncina e più nettamente definita.[7][8]


Sinonimi


È stato riportato un solo sinonimo:[7]


Note


  1. William Schaus, New species of Mexican Lepidoptera Entom. Amer. 6: 19, New Brunswich (NJ), John B. Smith, Kutgers College, 1890.
  2. Bernard D'Abrera, Sphingidae Mundi. Hawk Moths of the World. Based on a Checklist by Alan Hayes and the collection he curated in the British Museum (Natural History), 1ª ed., Faringdon, Oxon., SN7 7DR United Kingdom, E.W. Classey Ltd., 1986, pp. 105-106, ISBN 086096 022 6.
  3. CATE Creating a Taxonomic e-Science, su cate-sphingidae.org. URL consultato il 6 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2012).
  4. Silkmoths - Enyo taedium taedium, su silkmoths.bizland.com. URL consultato il 6 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2012).
  5. Silkmoths - Enyo taedium australis, su silkmoths.bizland.com. URL consultato il 6 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2011).
  6. Funet, su ftp.ipv6.funet.fi. URL consultato il 6 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  7. CATE Creating a Taxonomic e-Science - Enyo taedium australis [collegamento interrotto], su cate-sphingidae.org. URL consultato il 6 luglio 2011.
  8. Rotschild LW & Jordan K, A revision of the lepidopterous family Sphingidae. Novit. zool., 9, 407, 1903.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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