Verbesininae Benth., 1873 è una sottotribù di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia Asteraceae (sottofamiglia Asteroideae, tribù Heliantheae).
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Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica. |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi II |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Heliantheae |
Sottotribù | Verbesininae Benth., 1873 |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Heliantheae |
Sottotribù | Verbesininae Benth., 1873 |
Generi | |
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Il nome della sottotribù deriva dal suo genere più importante (Verbesina L.) il cui nome a sua volta, per la somiglianza delle foglie, è derivato da un altro genere botanico: Verbena L. (antico nome latino che potrebbe essere derivato da "verber" = verga).[1]
Il nome scientifico della sottotribù è stato definito per la prima volta dal botanico inglese George Bentham (1800 - 1884) in una pubblicazione del 1873.
L'habitus tipico delle specie di questa sottotribù è erbaceo eretto (raramente il portamento è decombente) con cicli biologici annuali o perenni. Sono presenti anche arbusti (raramente del tipo come le viti) e in qualche caso anche alberi.[2]
Le foglie lungo il caule sono disposte sia in modo opposto che alternato; raramente sono disposte a spirale o formano delle rosette basali. Le lamine delle foglie sono varie: raramente sono pettinate (con lacinie parallele) o perfogliate, possono essere prive di lobi o profondamente lobate. La superficie è 3 - 5 nervata.
Le infiorescenze sono composte da capolini terminali e semplici (non ramosi); talvolta le infiorescenze sono scapose (con lunghi fusti afilli). Se sono presenti più capolini, questi sono raggruppati in cime panicoliforme o corimbiforme (raramente di tipo tirsoide, discoide o radiato). I capolini sono formati da un involucro composto da diverse squame (o brattee) al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: quelli esterni del raggio e quelli più interni del disco. Gli involucri hanno una forma da cilindrica a emisferica. Le squame sono disposte su 2 - 4 serie, sono subuguali o scalate in grandezza. Il ricettacolo è da piatto a convesso, raramente è globoso ed è sempre provvisto di pagliette a protezione della base dei fiori.
I fiori sono tetraciclici (a cinque verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori del raggio sono femminili e fertili (qualche volta sono femminili ma sterili); le corolle (nella zona del tubo) in alcuni casi sono provviste di tricomi su due serie. I fiori del disco sono ermafroditi; le corolle sono pentamere (raramente tetramere) e sono prive di fasci fibrosi vascolari.
L'androceo è formato da 5 stami (raramente 4) con filamenti liberi e antere saldate in un manicotto circondante lo stilo.[3]
Il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[3]. Lo stilo è unico e con due stigmi nella parte apicale; possiede inoltre due fasci vascolari. Le superfici stigmatiche degli stigmi sono divise. Le appendici degli stigmi sono minime o assenti.
I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni sono compressi, raramente obpiramidali a sezione quadrata. Gli acheni dei fiori del raggio sono a sezione triangolare e a forma obpiramidale; sono inoltre alati; il colore è marrone o nero; non sono striati (o lo sono raramente); la superficie è glabra o densamente pubescente. Il pappo è formato da scaglie o da squamelle poste agli angoli dell'achenio.
Le specie di questa sottotribù abitano esclusivamente l'America; molte si trovano nel Messico o nelle zone tropicali delle Ande.
Tradizionalmente (Robinson, 1981) i generi di questa sottotribù venivano descritti nella sottotribù Ecliptinae, ma successivi studi di Panero et al. (1999)[4] hanno dimostrato la monofilia del gruppo (vedere il cladogramma semplificato tratto dallo studio citato) e sono stati quindi raccolti nell'attuale sottotribù.
La sottotribù comprende 4 generi e circa 315 specie.[2]
Genere | N. specie | Distribuzione |
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Podachaenium Benth., 1852 | 6 spp. | Messico, Colombia e America centrale |
Squamopappus R.K. Jansen, N.A. Harriman & Urabtsch, 1982 | 1 sp. (S. skutchii R.K. Jansen, N.A. Harriman & Urabtsch) | Messico e Guatemala |
Tetrachyron Schltr., 1847 | circa 8 spp. | Messico e Guatemala |
Verbesina L., 1753 | circa 300 spp. | America |
Il numero cromosomico delle specie di questa sottotribù varia da 2n = 30 a 2n = 38.[2]
Per meglio comprendere ed individuare i vari generi della sottotribù l'elenco seguente utilizza il sistema delle chiavi analitiche:[2]
Altri progetti
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