Venegasia carpesioides DC., 1838 è una pianta erbacea della famiglia delle Asteracee (sottofamiglia Asteroideae, Tribù Madieae).[1] È l'unica specie del genere Venegasia[2] che a sua volta è anche l'unico genere della sottotribù Venegasiinae.[3]
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Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi II |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Madieae |
Sottotribù | Venegasiinae B.G.Baldwin, 2002 |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Asteridae |
Ordine | Asterales |
Famiglia | Asteraceae |
Sottofamiglia | Asteroideae |
Tribù | Heliantheae |
Sottotribù | Chaenactidinae |
Genere | Venegasia DC. |
Specie | V. carpesioides |
Nomenclatura binomiale | |
Venegasia carpesioides DC., 1838 | |
Il nome generico (Venegasia) è stato dato in ricordo del gesuita messicano Miguel Venegas (1680–1764) autore nel 1759 di una storia naturale e civile della California.[4] L'epiteto specifico (carpesioides) significa "simile a Carpesium" (Carpesium L. è un genere di piante della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Inuleae distribuita soprattutto in Asia) e si riferisce alla somiglianza tra i capolini della Venegasia e i boccioli di Carpesium.[5]
Il nome scientifico della specie (e del genere) è stato definito per la prima volta dal botanico e micologo svizzero Augustin Pyramus de Candolle (Ginevra, 4 febbraio 1778 – Ginevra, 9 settembre 1841) nella pubblicazione "Prodromus Systematis Naturalis Regni Vegetabilis - 6: 43. 1838" del 1838[6][7], mentre il nome scientifico della sottotribù è stato definito per la prima volta dal botanico contemporaneo Bruce Gregg Baldwin (1957-) nella pubblicazione "Systematic Botany; Quarterly Journal of the American Society of Plant Taxonomists - 27(1): 194 (2002)." del 2002.[8]
L'habitus di Venegasia carpesioides può essere sia erbaceo perenne che subarbustivo (o debolmente arbustivo) con fusti per lo più eretti. L'altezza delle piante varia da 50 a 150 cm (massimo 250 cm).[9][10]
Le foglie lungo il caule sono disposte per lo più in modo alterno (alla base sono opposte). La lama, picciolata, ha un contorno da rotondo-deltato a ovato oppure cordato. I bordi sono subinteri o dentati. La parte abassiale della foglia è resinoso-punteggiata, mentre quella adassiale è glabra. Le foglie sono trinervate.
Le infiorescenze sono composte da capolini radiati in formazioni corimbose lasse o sostenuti singolarmente. I capolini sono formati da un involucro a forma da emisferica a globosa composto da diverse squame (da 20 a 40 disposte in 3 - 4 serie) persistenti, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: quelli esterni del raggio e quelli più interni del disco. Le squame sono di due tipi: interne ed esterne; quelle esterne (1 - 2 serie) spesso sono riflesse, con forme da ovate a ampiamente deltate; quelle interne (2 - 3 serie) hanno una consistenza membranosa o scariosa con un indurimento basale e sono progressivamente più piccole. Il ricettacolo privo di pagliette ed è da piatto o convesso a debolmente conico; inoltre è sparsamente tomentoso. Diametro dell'involucro: 12 – 25 mm.
Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
I fiori sono tetraciclici (a cinque verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori del raggio (da 12 a 34) sono femminili e fertili, hanno le corolle colorate di giallo. I fiori del disco (da 35 a 150) sono ermafroditi e fertili con corolle colorate di giallo e tubi densamente pubescenti-ghiandolosi (specialmente alla base); la gola ha una forma da campanulata a strettamente urceolata; gli apici sono 5 con forme ovato-deltate e bordi da interi a impercettibilmente bilobati o trilobati. Il calice è ridotto ad una coroncina di squame.[12]
L'androceo è formato da 5 stami con filamenti liberi e antere saldate in un manicotto circondante lo stilo.[12] Le antere sono gialle con appendici ovate e numerose ghiandole. Le cellule dell'endotecio sono da quadrate a oblunghe con 2 - 3 ispessimenti polari.
Il gineceo ha un ovario uniloculare infero formato da due carpelli.[12]. Lo stilo è unico e con due stigmi nella parte apicale. Gli stigmi possiedono delle ampie superfici stigmatiche, sono inoltre provvisti di apici papillosi da deltati a ottusi (le appendici sono assenti).
I frutti sono degli acheni dalla forma spesso incurvata (clavata) e oblunga o fusiforme; possiedono 4 - 5 angoli o creste longitudinali appena riconoscibili e circa una ventina di nervature. Il colore è nero e la superficie è glabra e minutamente papillosa. Il pappo è assente.
La distribuzione di questa pianta è relativa alla California e al Messico (settentrionale/occidentale). L'habitat tipico è quello soleggiato delle coste della California.[13]
La famiglia di appartenenza della specie (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[14] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[15]). La sottofamiglia Asteroideae è una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae, mentre Madieae è una delle 21 tribù della sottofamiglia. La tribù Madieae a sua volta è suddivisa in 5 sottotribù (Venegasiinae è una di queste).
La classificazione tradizionale assegna il genere Vanegasia alla tribù Heliantheae, sottotribù Chaenactidinae.[16]
Recenti studi filogenetici assegnano il genere alla tribù Madieae, unico genere della sottotribù Venegasiinae.[17][18]
In particolare la Venegasia carpesioides insieme alle specie delle sottotribù Hulseinae, Arnicinae e Madiinae costituiscono un clade ben definito (Venegasia carpesioides risulta essere “gruppo fratello” del resto del clade).[19]
Il numero cromosomico per questa specie è: 2n = 38.[9]
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