Terminalia catappa (L., 1767), comunemente noto come mandorlo indiano[2], mirobalano[3] o mirabolano[4][5], è un albero appartenente alla famiglia delle Combretacee, che cresce principalmente nelle regioni tropicali dell'Africa, dell'Asia e dell'Indonesia[6][7].
Albero di mandorlo indiano in Bengala.Terminalia catappa
Etimologia
L'epiteto specifico catappa è un adattamento del nome malese (ketapang) per la pianta in questione[8].
Descrizione
Portamento
È grande un albero spogliante alto fino a 20–25m, con rami inseriti sull'asse principale a mo' di verticillo[3] estesi in orizzontale, producendo un'ombra gradita[2]. Ampi e grandi cordoni radicali.
Foglie
Disposte in ciuffi, lunghe circa 30cm e larghe 15cm, di colore verde brillante[2], obovate, nascono alla fine dei ramoscelli giovani[3]. Presentano nervature in rilievo e del tomento nella pagina inferiore[3]. Le foglie assumono un colore rosso quando cadono.
Fiori
Piccoli, di colore biancastro, riuniti in alcune spighe ricurve alla cima dei rami[3], lunghe circa 15cm[2]. Le antere sono gialle[3]. La pianta è monoica[2].
Frutti
Drupe ovali lunghe circa 5cm, eduli, con fibra carnosa[3], che contengono un guscio verde-giallo, rosso a maturazione; la polpa verde sottile[2] e legnosa contiene il seme, simile a una mandorla[3].
Pianta esclusivamente tropicale, è probabilmente endemica delle Andamane[3].
Usi
I semi sono commestibili, sono oleosi e contengono anche il 50% in sostanze tanniche: vengono usati per conciare pelli e in farmacopea[3].
Le foglie, ricche di tannini e acidi umici con proprietà antibatteriche e antiossidanti, vengono usate in acquariofilia per abbassare il pH e ambrare l'acqua degli acquari (in particolare di quelli che riproducono biotopi acque nere) e migliorare la salute dei pesci e degli invertebrati allevati [9].
Note
(EN) Terminalia catappa, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
Colin Risdale, John White e Carol Usher, Alberi, Milano, Mondadori Electa, 2007, ISBN88-370-4040-7. 1ª ed. originale: (EN) Trees, London, Dorling Kindersley Limited, 2005.
Paola Lanzara e Mariella Pezzetti, Alberi, Milano, Mondadori, 1977.
Giacomo Devoto, Gian Carlo Oli, Dizionario della lingua italiana, Firenze, Le Monnier, 1971.
Da non confondersi con il più noto Prunus cerasifera, anch'esso chiamato mirabolano, mirobalano, mirabalano.
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