Sorbus L. è un genere di piante della famiglia delle Rosacee.[1]
Sorbo | |
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Un esemplare di Sorbus aucuparia nel parco naturale Adamello Brenta (Trentino-Alto Adige) | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superrosidi |
(clade) | Rosidi |
(clade) | Eurosidi |
(clade) | Eurosidi I |
Ordine | Rosales |
Famiglia | Rosaceae |
Sottofamiglia | Amygdaloideae |
Tribù | Maleae |
Sottotribù | Malinae |
Genere | Sorbus L. |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Rosidae |
Ordine | Rosales |
Famiglia | Rosaceae |
Genere | Sorbus |
Specie | |
Comprende alberi e arbusti che producono frutti simili, ma molto diversi per grandezza e anche per colore.
Dante Alighieri lo cita come frutto aspro, in contrapposizione al fico, che ha frutti dolci.
«ed è ragion, ché tra li lazzi sorbi |
(Dante, Inferno, XV, 65-65) |
A seconda della specie può essere un arbusto, un alberello o anche un albero alto fino a 12 metri. Ha la corteccia grigia con chiazze bianche; rami giovani pubescenti, poi glabri, bruno-rossicci.
Le foglie sono alterne, picciolate, semplici o composte secondo la specie, spesso coriacee di forma da ellittica ad ovata con apice acuto e margini irregolarmente seghettati. In alcune specie hanno la pagina superiore color verde-scuro e quella inferiore color bianco-argenteo.
Hanno infiorescenze a corimbi eretti di 5–8 cm con fiori bianchi. Fioriscono a maggio-giugno.
I frutti sono pomi ovoidali o rotondi, di dimensioni variabili da 1 a 3 cm a seconda della specie, rosso-aranciati quando maturi (di color nocciola invece nel ciavardello).
Il genere è ampiamente diffuso in tutto l'emisfero boreale (Nord America, Europa e Asia)[1].
È ampiamente diffuso nei boschi e nei luoghi rocciosi. Nella regione mediterranea è diffuso anche sui monti.
Il genere comprende oltre 100 specie[1]:
Alcune specie in passato attribuite a questo genere hanno attualmente una diversa collocazione sistematica:
I frutti di alcune specie sono stati usati in erboristeria sin dall'antichità, soprattutto per il loro alto contenuto di vitamina C.
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