La serapide maggiore (Serapias vomeracea (Burm. f.) Briq., 1910) è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee[1]. L'epiteto specifico fa riferimento alla forma a vomere di aratro del labello.
È una pianta erbacea geofita bulbosa, con due rizotuberi sotterranei globosi e fusti eretti, di color violaceo-vinoso e di altezza variabile dai 20 ai 60cm.
Le foglie sono lineari-lanceolate.
L'infiorescenza, lassa e allungata, è composta da pochi fiori distanziati (da 3 a 8), ognuno accompagnato da una lunga brattea violacea.
I fiori sono formati da 2 tepali esterni, lanceolati e saldati a formare un casco tepalico acuto e da 2 tepali interni che vanno a formare una specie di elmo.
Il labello, trilobato e di colore rosso scuro, è privo di sperone; la parte esterna del labello (epichilo) è ripiegata all'indietro con una forma che ricorda il vomere dell'aratro, e misura 17–35mm di lunghezza per 9–14mm di larghezza (tra i più grandi del genere Serapias). L'ovario è di colore verde chiaro, il ginostemio rosso scuro, i pollinii gialli.
Periodo di fioritura: da marzo a maggio.
Distribuzione e habitat
È la specie più diffusa tra le entità del genere Serapias, è distribuita in gran parte delle regioni europee e mediterranee, dalla Spagna sino alla Turchia e a Cipro. In Italia è comune in tutto il territorio, eccetto che in Sardegna e Valle d'Aosta dove è assente.
Si può trovare nei prati assolati e umidi, ai margini di sentieri, negli ambienti cespugliati, dal piano fino a 1200m di altitudine.
Tassonomia
La specie appartiene al gruppo Serapias vomeracea (sezione Bilamellaria), che con 18 specie è il raggruppamento più numeroso del genere Serapias; le specie di questo gruppo sono caratterizzate:
da una callosità basale del labello nettamente suddivisa in due distinte lamelle
da petali con base orbiculare
Le specie di questo raggruppamento hanno tutte numero cromosomico 2n=36.[2]
Serapias vomeracea subsp. vomeracea, a distribuzione eurimediterranea occidentale, si caratterizza per un epichilo più largo (9-14 mm)
Serapias vomeracea subsp. longipetala (da alcuni autori considerata a livello di varietà), a distribuzione stenomediterranea orientale, con epichilo che non supera gli 8 mm.
Ibridi
Serapias vomeracea da frequentemente luogo ad ibridi con altre specie di Serapias[4]:
Serapias × albertii E.G.Camus (1892) (ibrido di S.neglecta × S. vomeracea)
Serapias × broeckii A.Camus, Rivièra Sci (1926) (S. parviflora × S. vomeracea)
Serapias × garganica H.Baumann & Künkele, (1989) (S. orientalis × S. vomeracea)
Serapias × intermedia Forest. ex F.W. Schultz (1851) (S. lingua × S. vomeracea)
Serapias × kelleri A.Camus (1926) (S. cordigera × S. vomeracea)
Serapias × watersii (S. politisii × S. vomeracea subsp. longipetala)[5]
Sono documentati anche diversi ibridi intergenerici con specie del genere Anacamptis[6]:
(EN) Serapicamptis, su World checklist of selected plant families, The Board of Trustees of the Royal Botanic Gardens, Kew.
Bibliografia
(FR) Pierre Delforge, Guide des orchidées D'Europe, d'Afrique du Nord et du Proche-Orient, Lausanne, Delachaux et Niestlé, 2001, ISBN2-603-01228-2.
Gruppo italiano per la ricerca sulle orchidee spontanee (GIROS), Orchidee d'Italia. Guida alle orchidee spontanee, Cornaredo (MI), Il Castello, 2009, ISBN978-88-8039-891-2.
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