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La cresta di gallo comune (nome scientifico Rhinanthus alectorolophus (Scop.) Pollich, 1777) è una pianta erbacea dai delicati fiori gialli, appartenente alla famiglia delle Scrophulariaceae.[1]

Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Cresta di gallo comune
Rhinanthus alectorolophus
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Orobanchaceae
Tribù Rhinantheae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Scrophulariales
Famiglia Scrophulariaceae
Genere Rhinanthus
Specie R. alectorolophus
Nomenclatura binomiale
Rhinanthus alectorolophus
(Scop.) Pollich, 1777

Etimologia


Il nome del genere (Rhinanthus) è stato assegnato dal biologo e scrittore svedese Carl von Linné (Rashult, 23 maggio 1707 – Uppsala, 10 gennaio 1778) nel 1737, accostando due termini greci: rhin o rhinòs (= naso) e ànthos (= fiore) e fa riferimento alla particolare forma del fiore (fiore nasuto).[2] Il nome comune (cresta di gallo), come quello specifico (alectorolophus) fa riferimento ad una certa somiglianza che il fiore presenta con la testa del gallo, in particolare le brattee seghettate ricordano la cresta del pennuto. Alectorolophus deriva da due radici greche: alector = gallo e lophos = cresta.

Questa specie inizialmente è stata studiata nel 1771 dal medico e naturalista italiano Giovanni Antonio Scopoli (Cavalese, 3 giugno 1723 – Pavia, 8 maggio 1788); studio ulteriormente perfezionato dal botanico e entomologo germanico Johan Adam Pollich (Kaiserslautern, 1º gennaio 1741- 24 febbraio) nella pubblicazione "Historia Plantarum in Palatinatu Electorali - 2: 177" del 1777.


Descrizione


Descrizione delle parti della pianta
Descrizione delle parti della pianta
Il portamento
Il portamento

L'altezza media di queste piante varia da 10 a 60 cm. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme, sono inoltre munite di asse fiorale eretto con poche foglie. Sono inoltre piante semiparassite (ossia contengono ancora clorofilla) e sono provviste di uno o più austori connessi alle radici ospiti per ricavare sostanze nutritive.[3][4][5][6][7]


Radici


Le radici sono di tipo fittone.


Fusto


Fusto è eretto e variamente ramoso; la sezione è tetragona. La superficie può essere più o meno pubescente.


Foglie


Le foglie hanno la forma lanceolata-ovale con margini dentati (quasi seghettati), sono sessili e hanno una disposizione opposta lungo il fusto. Il colore delle foglie è verde pallido. Dimensioni delle foglie: larghezza 7 – 15 mm, lunghezza 20 – 40 mm.


Infiorescenza


Infiorescenza
Località Val Piana, Limana (BL), 850 m s.l.m. - 22/6/2008
Infiorescenza
Località Val Piana, Limana (BL), 850 m s.l.m. - 22/6/2008
Le brattee
Località Cortina (BL), 1400 m s.l.m. - 4/8/2008
Le brattee
Località Cortina (BL), 1400 m s.l.m. - 4/8/2008

L'infiorescenza si presenta come un racemo terminale “spiciforme” (con fiori sessili o con brevissimi peduncoli), foglioso con grandi brattee villose a forma triangolate-ovata (o rombica) con apice acuto. Il margine delle brattee è percorso da una serie di denti più o meno uguali fra di loro ma non aristati; le brattee sono inoltre più lunghe del calice del rispettivo fiore. All'antesi i fiori sono contigui, mentre in seguito, alla fruttificazione, risultano più spaziati. Lunghezza dei peduncoli : 1 – 2 mm. Dimensione delle brattee : 10 – 20 mm. Lunghezza dei denti delle brattee : 2 –3 mm.


Fiori


I fiori sono ermafroditi, zigomorfi (del tipo bilabiato), con quattro verticilli, ossia tetraciclici (calice – corolla - androceo – gineceo) e pentameri (la corolla è a 5 parti). Lunghezza totale del fiore: 18 – 23 mm.

X, K (4), [C (2+3), A 2+2], G (2), (supero), capsula[4]
Il calice peloso
Località Cortina (BL), 1400 m s.l.m. - 4/8/2008
Il calice peloso
Località Cortina (BL), 1400 m s.l.m. - 4/8/2008
La corolla
Località Cortina (BL), 1400 m s.l.m. - 4/8/2008
La corolla
Località Cortina (BL), 1400 m s.l.m. - 4/8/2008

Frutti


Il frutto è contenuto nel calice (persistente) ed ha la struttura di una capsula mucronata a deiscenza variabile. La forma è arrotondata ma appiattita ai lati. Nel suo interno sono presenti delle logge che si aprono tramite due valve. Nelle logge sono contenuti i semi reniformi provvisti di endosperma, abbastanza grandi ma compressi quasi discoidali e circondati da un'ala traslucida. Diametro dei semi: 3 – 4 mm.


Riproduzione


In queste piante il semiparassitismo è tale per cui anche i semi per germogliare hanno bisogno della presenza delle radici della pianta ospite; altrimenti le giovani piantine sono destinate ad una precoce degenerazione.


Distribuzione e habitat


Distribuzione della pianta  (Distribuzione regionale[8] – Distribuzione alpina[9])
Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[8] – Distribuzione alpina[9])

Fitosociologia


Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[9]

Formazione : comunità delle macro- e megaforbie terrestri
Classe : Molinio-Arrhenatheretea
Ordine : Arrhenatheretalia elatioris

Sistematica


La famiglia di appartenenza della specie (Orobanchaceae) comprende soprattutto piante erbacee perenni e annuali semiparassite (ossia contengono ancora clorofilla a parte qualche genere completamente parassita) con uno o più austori connessi alle radici ospiti. È una famiglia abbastanza numerosa con circa 60 - 90 generi e oltre 1700 - 2000 specie (il numero dei generi e delle specie dipende dai vari metodi di classificazione[10][11]) distribuiti in tutti i continenti. Il genere Rhinanthus comprende circa 30-40 specie distribuite in Europa, Asia settentrionale e Nord America, con la maggiore diversità di specie (circa 30 specie) in Europa, di cui almeno 17 sono presenti nella flora spontanea italiana.


Filogenesi


La classificazione tassonomica del Rhinanthus alectorolophus è in via di definizione in quanto fino a poco tempo fa il suo genere apparteneva alla famiglia delle Scrophulariaceae (secondo la classificazione ormai classica di Cronquist), mentre ora con i nuovi sistemi di classificazione filogenetica (classificazione APG) è stata assegnata alla famiglia delle Orobanchaceae[12]; anche i livelli superiori sono cambiati (vedi box tassonomico a destra).

Il numero cromosomico per questa specie è: 2n = 22.[13]


Variabilità


Rhinanthus viene considerato uno dei generi più polimorfi delle dicotiledoni. Spesso nella specie di questa voce si presenta il fenomeno del polimorfismo stagionale: nella fioritura precoce (primaverile) le piante si presentano slanciate, in quella tardiva (estiva o autunnale) c'è un progressivo addensamento dei rami e delle foglie. Questo fenomeno può essere almeno in parte spiegato con la falciatura dei prati fatta in primavera e/o in autunno favorendo così una selezione di ecotipi precoci o tardivi[14].

In riferimento a questo fenomeno si usa suddividere la specie in quattro sottospecie o “forme stagionali” (“fo.”), secondo Pignatti, per altri Autori queste sono dei sinonimi della specie principale:

Più recentemente[8][15] sono state descritte come presenti nella flora spontanea italiana due sottospecie:

Nell'Europa centrale (Slovenia, Repubblica Ceca e Slovacchia) è presente anche un'altra sottospecie: Rhinanthus alectorolophus subsp. buccalis (Wallr.) Schinz & Thell., 1914.

Rhinanthus alectorolophus è a capo del Gruppo di Rhinanthus alectorolophus.[14] Si tratta di un gruppo di specie molto simili tra di loro le cui caratteristiche principali sono: corolla con naso allungato e brattee con denti di sega. Il gruppo si compone delle seguenti specie:

È da notare comunque che anche le altre specie del genere, a causa anche del fenomeno del polimorfismo stagionale, non differiscono granché fra di loro. Inoltre è da dire che più di qualche Autore non riconosce alla corolla aperta o corolla chiusa un carattere di distinzione specifica, ma rientra in una sorta di massima fluttuazione morfologica.


Ibridi


Nell'elenco seguente sono indicati alcuni ibridi interspecifici:


Sinonimi


Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[15]


Usi


Normalmente questa pianta non viene utilizzata nel giardinaggio. Può invece essere considerata una pianta infestante (da eliminare nelle zone a pascolo) in quanto parassita di quelle specie altrimenti utili come foraggio. Sono definite piante “emiparassite” (o falso parassitismo in quanto principalmente si limitano a ostacolare lo sviluppo di altre piante utili). Gli animali da pascolo normalmente evitano questa pianta in quanto è leggermente velenosa; in effetti anticamente un estratto di questa pianta era considerato valido contro gli insetti (i semi contengono una sostanza tossica chiamata "aucubina").


Altre notizie


In inglese questo fiore viene chiamato genericamente Cock's comb; in tedesco si chiama Zottiger Klappertof o più in generale Hahnenkamm; in francese si chiama Rhinanthe velu oppure Crete-de-coq.


Galleria d'immagini



Note


  1. Rhinanthus alectorolophus, su The Plant List. URL consultato il 20 febbraio 2015.
  2. Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta, Milano, Federico Motta Editore, 1960.
  3. Jonathan R. Bennett & Sarah Mathews, Phylogeny of the parasitic plant family Orobanchaceae inferred from phytochrome A (PDF), in American Journal of Botany 93(7): 1039–1051. 2006.. URL consultato il 20 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 18 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  5. Judd 2007, pag. 496.
  6. Strasburger 2007, pag. 852.
  7. Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 604.
  8. Conti et al. 2005, pag. 152.
  9. Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 278.
  10. Eduard Strasburger, Trattato di Botanica. Vol.2, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, pag. 850, ISBN 88-7287-344-4.
  11. Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 20 ottobre 2014.
  12. Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 22 febbraio 2009.
  13. Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 20 febbraio 2015.
  14. Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
  15. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 20 febbraio 2015.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] Rhinanthus alectorolophus

Rhinanthus alectorolophus, the European yellow-rattle, is a plant species of the genus Rhinanthus, native to Europe.[1][2]

[fr] Rhinanthus alectorolophus

Le Rhinanthe crête de coq ou Rhinanthe velu (Rhinanthus alectorolophus) est une plante herbacée annuelle de la famille des Orobanchacées.
- [it] Rhinanthus alectorolophus



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