Il nome generico (Pedicularis) deriva da un termine latino che significa "pidocchio" e si riferisce alla convinzione che queste piante infestino di pidocchi il bestiame al pascolo; altri giustificano l'etimologia del nome del genere all'opposto, ossia in quanto si pensa che queste piante liberino la testa dai pidocchi.[2][3][4] L'epiteto specifico (rosea) si riferisce alla colorazione della corolla.[5][6]
Il nome scientifico della pianta è stato definito per la prima volta dal botanico, zoologo, minerologo, alpinista e prete gesuita Franz Xavier von Wulfen (1728 - 1805) nella pubblicazione "Miscellanea Austriaca ad botanicam, chemiam, et historiam naturalem spectantia. Vindobonæ. 2: 57 " del 1781.[7]
Descrizione
Il portamento
Queste piante sono alte da 2 a 15cm. La forma biologica è emicriptofita rosulata (H ros), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e hanno le foglie disposte a formare una rosetta basale. Inoltre sono piante parassite: le radici mostrano organi specifici per nutrirsi della linfa di altre piante.[2][8][9][10]
Radici
Le radici, grosse e carnose (a fittone), si distribuiscono a raggiera cercando di raggiungere le radici di altre piante per succhiarne la linfa.
Fusto
La parte aerea del fusto è eretta o ascendente; la parte inferiore è glabra, quella superiore è cigliata e arrossata.
Foglie
Le foglie hanno una forma pennatosetta (o pennatofida) con contorno oblanceolato-spatolato; i segmenti sono strettamente lanceolati e in genere acuti. Dimensione delle foglie: larghezza 1cm; lunghezza 5 – 8cm (massimo 12cm).
Infiorescenza
Infiorescenza (subsp. allionii)
Le infiorescenze sono formate da spighe dense e brevi di tipo capituliforme (raggruppamento globoso dei fiori). Alla base di ogni fiore sono presenti delle brattee di aspetto fogliaceo (simili alle foglie superiori).
Fiore
I fiori
I fiori sono ermafroditi, zigomorfi (del tipo bilabiato), tetrameri, ossia con quattro verticilli (calice – corolla - androceo – gineceo) e pentameri (la corolla e il calice sono a 5 parti). Lunghezza del fiore: 12 – 18mm.
Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale:
X, K (5), [C (2+3), A 2+2], G (2), (supero), capsula[8]
Calice: il calice è gamosepalo, con cinque denti (la base del calice è un tubo campanulato). I denti del calice sono interi e sono lunghi 1/2 del tubo. La superficie del calice è lanosa (o villosa). Lunghezza della calice: 7 – 10mm.
Corolla: la corolla, a forma più o meno cilindrica, è gamopetala bilabiata a fauci aperte con superficie glabra. Il labbro superiore della corolla è eretto e arrotondato; quello inferiore è patente con tre lobi più o meno uguali. Il colore della corolla è rosso-violetto.
Androceo: l'androceo possiede quattro stami didinami (due grandi e due piccoli). I filamenti sono inseriti più o meno alla base della corolla e sono pubescenti nella parte superiore. Le antere, dissimulate sotto il cappuccio del labbro superiore sono strettamente unite da una fitta peluria. La maturazione del polline è contemporanea allo stigma.[11]
Gineceo: l'ovario è supero formato da due carpelli ed è biloculare. Lo stilo inserito all'apice dell'ovario è del tipo filiforme; lo stigma è semplice ed è abbastanza protruso oltre il cappuccio della corolla in modo da evitare l'auto-impollinazione.[11]
Fioritura: da luglio a agosto.
Frutti
Il frutto è una capsula loculicida bivalve a forma ovoidale o ovoidale-lanceolata. I semi sono pochi a forma angolosa.
Riproduzione
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi cadendo a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Sistematica
La famiglia di appartenenza della specie (Orobanchaceae) comprende soprattutto piante erbacee perenni e annuali semiparassite (ossia contengono ancora clorofilla a parte qualche genere completamente parassita) con uno o più austori connessi alle radici ospiti. È una famiglia abbastanza numerosa con circa 60 - 90 generi e oltre 1700 - 2000 specie (il numero dei generi e delle specie dipende dai vari metodi di classificazione[12][13]) distribuiti in tutti i continenti. Il genere Pedicularis comprende 400-500 specie (il genere più numeroso della famiglia con distribuzione quasi cosmopolita - manca in Africa e Australia) delle quali 23 sono presenti nella flora spontanea italiana.
Le tre sezioni del genere
La classificazione del genere è difficile in quanto la forma del fiore è molto simile tra specie e specie; inoltre il colore della corolla nel secco è indistinguibile. Pignatti nella "Flora d'Italia" divide le specie spontanee della flora italiana in tre gruppi in base alla forma del labbro superiore (vedi il disegno):[10]
Sez. Anodontae: l'apice del labbro superiore della corolla è arrotondato (né rostrato e né dentato).
Sez. Rhyncholophae: il labbro superiore della corolla è più o meno falcato e termina in un becco allungato.
Sez. Pedicularis: il labbro superiore della corolla è provvisto di due dentini sotto la parte falcata.
La specie P. rosea appartiene alla sez. Anodontae.
Filogenesi
Secondo una recente ricerca di tipo filogenetico la famiglia Orobanchaceae è composta da 6 cladi principali nidificati uno all'interno dell'altro. Il genere Pedicularis si trova nel quarto clade (relativo alla tribù Pedicularideae). All'interno della tribù il genere è in posizione "gruppo fratello" al resto dei generi della tribù.[14]
Sottospecie
Per questa specie sono riconosciute le seguenti sottospecie:[1][10][15][16]
Sottospecie rosea
Distribuzione della sottospecie rosea (Distribuzione regionale[16] – Distribuzione alpina[15])
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Nome scientifico: Pedicularis rosea subsp. rosea.
Descrizione:
foglie: i segmenti delle foglie hanno una forma triangolare con denti arrotondati la cui lunghezza è maggiore della distanza tra dente e dente;
brattee: le brattee superiori hanno la lamina intera;
filamenti: i filamenti delle antere sono pubescenti.
Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Est Alpico o anche Sub-Endemico.
Distribuzione: in Italia è una sottospecie rara e si trova in modo discontinuo nelle Alpi (dalla Carnia al Bergamasco). Fuori dall'Italia, sempre nelle Alpi, questa specie si trova in Austria (Länder del Tirolo Orientale, Salisburgo, Carinzia, Stiria, Austria Superiore e Austria Inferiore) e in Slovenia. Sugli altri rilievi europei collegati alle Alpi si trova nelle Alpi Dinariche.
Habitat: l'habitat tipico per questa pianta sono i pascoli iniziali (zolle pioniere del piano altitudinale firmeto). Il substrato preferito è calcareo con pH basico, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.
Distribuzione altitudinale: sui rilievi europei queste piante si possono trovare da 1900 fino a 2700 ms.l.m.; frequentano i seguenti piani vegetazionali: alpino e in parte quello subalpino.
Fitosociologia: dal punto di vista fitosociologico la sottospecie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[15]
Formazione: delle comunità delle praterie rase dei piani subalpino e alpino con dominanza di emicriptofite.
Classe: Elyno-Seslerietea variae
Ordine: Seslerietalia variae
Alleanza: Seslerion variae
Associazione: Caricenion firmae
Sottospecie allionii
Distribuzione della sottospecie allionii (Distribuzione regionale[16] – Distribuzione alpina[15])
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Sottospecie allionii
Nome scientifico: Pedicularis rosea subsp. allionii (Rchb.f.) E.Mayer, 1971
Basionimo: Pedicularis allionii Rchb.f., 1862
Descrizione:
foglie: i segmenti delle foglie hanno un contorno lanceolato con denti a forma acuta la cui lunghezza è minore della distanza tra dente e dente;
brattee: quelle superiori hanno delle forme bifide;
filamenti: i filamenti delle antere sono subglabri.
Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Ovest Alpico / Pirenaico.
Distribuzione: in Italia è una sottospecie rara e si trova nelle Alpi Occidentali. Fuori dall'Italia, sempre nelle Alpi, questa specie si trova in Francia (dipartimenti di Alpes-de-Haute-Provence, Hautes-Alpes, Alpes-Maritimes, e Isère). Sugli altri rilievi europei collegati alle Alpi si trova nei Pirenei.
Habitat: l'habitat tipico per questa pianta sono i pascoli iniziali ma anche le ghiaie consolidate su substrato calcareo e sui calcescisti. Il substrato preferito è calcareo ma anche siliceo con pH neutro, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.
Distribuzione altitudinale: sui rilievi europei queste piante si possono trovare da 1900 fino a 2700 ms.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: alpino e subalpino.
Fitosociologia: dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[15]
Formazione: delle comunità delle praterie rase dei piani subalpino e alpino con dominanza di emicriptofite
Classe: Elyno-Seslerietea variae
Altre notizie
La pedicolare rosea in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:
(DE) Rosarotes Läusekraut
(FR) Pédiculaire rose
Note
Pedicularis rosea, su The Plant List. URL consultato il 3 agosto 2015.
David Gledhill, The name of plants (PDF), Cambridge, Cambridge University Press, 2008. URL consultato il 5 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi, An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi Editore, 2005, p.140, ISBN88-7621-458-5.
Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN978-88-299-1824-9.
Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole, 1996.
Eduard Strasburger, Trattato di Botanica, vol.2, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN88-7287-344-4.
Joel R. McNeal, Jonathan R. Bennett, Andrea D. Wolfe e Sarah Mathews, Phylogeny and origins of holoparasitism in Orobanchaceae, in American Journal of Botany, vol.100, n.5, maggio 2013, pp.971-983 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2015).
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