Il nome della tribù deriva dal suo genere tipo Myxopyrum Blume, 1826 la cui etimologia fa riferimento a due parole greche"myxa/myxo" (= mucillagine)[4] e "pyros/pyrum" (= grano)[5] e si riferisce ai semi viscidi e polposi tipici di queste piante.[6]
Il nome scientifico della tribù è stato definito per la prima volta dal botanico e esploratore olandese Jacob Gijsbert Boerlage (1849-1900) nella pubblicazione "Handleiding tot de Kennis der Flora van Nederlandsch Indie - 2: 324"[7] del 1899.[8][9]
Il portamento delle specie di questa tribù è arbustivo (o erbaceo perenne), arboreo (piccoli alberi) o legnoso rampicante. Il fusto ha una sezione quadrangolare a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei quattro vertici.[3][10][11][12][13]
Le foglie lungo il caule sono disposte in modo opposto e sono picciolate. La lamina è glabra, semplice con bordi dentati; la superficie è trinervata.
Le infiorescenze sono a portamento ascellare o terminale e sono di tipo cimoso-panicolato o tirsoide. Nell'infiorescenza possono essere presenti alcune brattee.
I fiori sono ermafroditi, attinomorfi e tetraciclici (ossia formati da 4 verticilli: calice– corolla – androceo – gineceo) e tetrameri (ogni verticillo ha 4 elementi).
Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[11][12]
* K (4), [C (4), A 2], G (2), supero, bacca/capsula.
Il calice è gamosepalo con forme cilindriche e termina con 4 piccoli lobi (8 lobi in Nyctanthes).
La corolla è gamopetala con i petali uniti alla base con una forma da campanulata a urceolata; il tubo in genere è più lungo dei lobi. I lobi normalmente sono 4 (a volte formano un cappuccio). Il colore in prevalenza è bianco, ma anche giallo e rosa.
L'androceo è formato da 2 stami inclusi e adnati alla base del tubo della corolla. Le antere sono formate da due teche con deiscenza longitudinale. Il polline è tricolpato.
Il gineceo è bicarpellato (sincarpico - formato dall'unione di due carpelli) ed ha un ovario supero, biloculare con 1 - 3 ovuli ascendenti o basali per luculo. Gli ovuli sono provvisti di un solo tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[14] La placentazione è assile. Lo stilo è unico e termina capitato o con uno stigma subsessile, minuto e bifessurato.
Il frutto è una drupa, bacca, capsula oppure uno schizocarpo compresso. I semi, da 1 a 4, sono provvisti di endosperma carnoso ed hanno delle forme piatte.
Riproduzione
Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama) o il vento (impollinazione anemogama).[10]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
Le specie di questa tribù sono tropicali (areale Indo-Malese).[1]
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questa tribù (Oleaceae) comprende 25 generi e circa 600 specie[3] (29 generi e 600 specie secondo altri Autori[11][15] oppure 24 generi con 615 specie[1]) con distribuzione cosmopolita dalle regioni tropicali fino a quelle temperate.
Il numero cromosomico delle specie di questo gruppo è: 2n = 22, 24, 36, 44 e 46.[3]
Filogenesi
Cladogramma della tribù
Inizialmente i generi di questa tribù erano descritti all'interno della sottofamiglia Jasminoideae. In seguito a studi di tipo filogenetico sul DNA (2001) Jasminoideae è stato dimostrato essere parafiletica per cui è stata divisa in due tribù: Myxopyreae e Jasmineae. Il carattere apomorfico più evidente nelle specie di questa tribù è la presenza di ovuli ascendenti, inoltre condividono i fusti a sezione quadrangolare. Tuttavia altri caratteri tra le specie dei tre generi non sono concordi per cui ulteriori studi sono necessari per circoscrivere meglio questo gruppo.[16] Da altri studi ancora più recenti (2007) risulta che Myxopyreae è "gruppo fratello" del resto della famiglia Oleaceae.[1]
Il cladogramma tratto dallo studio citato (e semplificato) mostra l'attuale struttura filogenetica della tribù.
Generi e specie della tribù
La tribù è formata da tre generi e 7 specie:[1][2][3]
(EN) Umberto Quattrocchi, CRC World Dictionary of Medicinal and Poisonous Plants: Common Names, Scientific Names, Eponyms, Synonyms, and Etymology, CRC Press, 2012, ISBN9781482250640.
Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole, 1996.
Kadereit J.W, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VII. Lamiales., Berlin, Heidelberg, 2004, p.301.
David Gledhill, The name of plants (PDF), Cambridge, Cambridge University Press, 2008. URL consultato il 18 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
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