Leuenbergeria lychnidiflora (DC.) Lodé è una pianta della famiglia Cactaceae, conosciuta anche con il nome di arbol del matrimonio.[2]
![]() |
Questa voce sull'argomento cactaceae è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia.
|
![]() | |
---|---|
![]() | |
Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Cactaceae |
Sottofamiglia | Leuenbergerioideae |
Genere | Leuenbergeria |
Specie | L. lychnidiflora |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Phylum | Tracheophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Caryophyllidae |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Cactaceae |
Genere | Leuenbergeria |
Specie | L. lychnidiflora |
Nomenclatura binomiale | |
Leuenbergeria lychnidiflora (DC.) Lodé | |
Sinonimi | |
Pereskia lychnidiflora | |
Nomi comuni | |
Arbol del matrimonio | |
La specie è diffusa in Messico meridionale (Guerrero, Oaxaca), Guatemala, Costa Rica, El Salvador, Honduras, Nicaragua e Panama.[1]
Cresce dal livello del mare sino a 1.200 m di altitudine.
«[...] Don Agustin Cigarroa era una celebrità nella città di Durango; per molti anni si occupò del parco nella valle della Guadiana. Era nativo di Mapimí, ammirato da grandi e piccini per il suo abbigliamento, unico nel suo genere: indossava sempre una giacca, dei pantaloni di pelle di daino con frange pendenti dello stesso materiale, era dotato di una lunga barba bianca che gli pendeva sul petto e indossava un cappello di feltro a tesa larga. Cavalcava un bellissimo cavallo, bianco come la luce del mattino, con alcune macchie nere. Con grande riverenza, era salutato da tutti coloro che si imbattevano sulla sua strada, anche se a lui sconosciuti. Finalmente era giunto al parco, dove aveva trascorso ogni giornata ad occuparsi di alberi e giardini, dando da mangiare alle anatre e alle oche sul caro vecchio lago, di tanto in tanto raccontando le storie e le leggende della sua terra e della leggendaria città di Durango. Era un tipo riservato e austero nella sua conversazione, carattere che, forse, era dovuto al fatto che aveva, anche se di poco, superato la sessantina, e per il quale era obbligatorio prestare attenzione ai suoi discorsi a dare pieno credito alla loro veridicità. Era un parente stretto di mio nonno materno Ignacio Cigarroa, e proprio per questo si frequentavano spesso passando il tempo a chiacchierare di mille cose e più. Molte volte arrivava con la notizia che ci sarebbe presto stato un matrimonio, l'ultimo avvenne tra una prostituta e un giovane, perché aveva visto la coppia, a mezzogiorno, all'ombra dell'arbol del matrimonio, e ciò provocò le risa di tutti, anche se Don Agustin insisteva sempre nel dire che c'è una certa regola, confermata da molti anni: ogni coppia, uomo e donna, che si incontra a mezzogiorno sotto l'ombra di quell'arbol ... è destinata a sposarsi entro un paio di giorni. [...]» |
(da M. L. Cigarroa, Le leggende e la storia della vecchia Durango, non datata) |
Altri progetti
![]() |