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Jacarandeae Seem., 1862 è una tribù di piante Spermatofite Dicotiledoni appartenenti alla famiglia Bignoniaceae (ordine delle Lamiales.[1]

Come leggere il tassobox
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Jacarandeae
Jacaranda cuspidifolia
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi I
Ordine Lamiales
Famiglia Bignoniaceae
Tribù Jacarandeae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Scrophulariales
Famiglia Bignoniaceae
Tribù Jacarandeae
Seem., 1862
Generi
(Vedi testo)

Etimologia


Il nome della tribù deriva dal suo genere più importante (Jacaranda Juss., 1789) la cui etimologia deriva dal nome di queste piante nella lingua tupi-guaraní parlata dalle tribù dell'Amazzonia.[2] Il nome scientifico della tribù è stato definito per la prima volta dal botanico tedesco Berthold Carl Seemann (Hannover, 28 febbraio 1825 – Jivali, 19 ottobre 1871) nella pubblicazione "Annals and Magazine of Natural History, including Zoology, Botany, and Geology - ser. 3, 10: 31"[3] del 1862.[4]


Descrizione


Il portamento(Jacaranda jasminoides)
Il portamento
(Jacaranda jasminoides)
Le foglie(Jacaranda irwinii)
Le foglie
(Jacaranda irwinii)
Infiorescenza(Jacaranda macrantha)
Infiorescenza
(Jacaranda macrantha)
Il fiore(Jacaranda grandifoliolata)
Il fiore
(Jacaranda grandifoliolata)
  • Formula fiorale: per queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
* K (5), [C (2 + 3), A (2 + 2 + 1)], G (2), supero, capsula[8]
  • Il calice, gamosepalo a 5 denti più o meno liberi, ha varie forme da campanulate a tubulari; in Digomphia è spatiforme.
  • La corolla, gamopetala, da campanulata a tubulare diritta o ricurva, è composta da 5 petali connati in modo bilabiato con lobi arrotondati e più o meno uguali e patenti; delle due labbra quello superiore è formato da due lobi, mentre quello inferiore è formato da tre lobi. Il colore può essere blu, oppure variabile da blu-porpora a magenta (lavanda in Digomphia).
  • L'androceo è formata da 4 stami didinami inclusi nella corolla. Le antere, glabre, sono formate da due teche disuguali e divergenti, oppure da una sola teca; i filamenti degli stami sono attaccati (adnati) al tubo corollino. Sono presenti più staminoidi di tipo ghiandolare, elongati ed eccedenti gli stami stessi; la forma all'apice è capitata, mentre alla base sono provvisti di barbule. I granuli pollinici sono di vario tipo, in alcuni casi sono dispersi in tetradi o poliadi.
  • Il gineceo ha un ovario con forme da piatte a cilindriche, con superficie variamente pubescente, supero e bicarpellare (biloculare) con placentazione parietale. Il nettare forma un anello discoide attorno all'ovario. Lo stilo è bilobato (a 2 stigmi sensitivi che si chiudono immediatamente a contatto con l'impollinatore) ed è alquanto più lungo degli stami. Gli ovuli per loculo sono numerosi e multiseriati (8 serie per loculo) in genere di tipo anatropo; hanno un tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[9]
Il frutto(Jacaranda macrantha)
Il frutto
(Jacaranda macrantha)

Riproduzione



Distribuzione e habitat


La distribuzione delle specie di questa tribù è neotropicale: dal Guatemala e dalle Antille fino all'Argentina; il genere Digomphia ha solo tre specie distribuite nello Scudo della Guiana. l'habitat è quello proprio della flora tropicale americana.


Sistematica


La famiglia di appartenenza di questa tribù (Bignoniaceae) comprende circa 850 specie con oltre un centinaio di generi[5][6] con una distribuzione soprattutto neotropicale (solo poche specie di questa famiglia: 2 - 3 sono presenti nella flora spontanea italiana). La tribù Jacarandeae è una delle 8 tribù nella quale attualmente è suddivisa la famiglia e comprende 2 generi con circa 50 specie.[1]


Filogenesi


Cladogramma della tribù
Cladogramma della tribù

Una recente ricerca di tipo filogenetico[10] ha suddiviso la famiglia in 8 cladi principali. La tribù Jacarandeae ha una posizione "basale" nella famiglia: è "gruppo fratello" del resto della famiglia. Dei due generi che compongono la tribù, Digomphia è probabilmente derivato dall'interno di Jacaranda. I caratteri più tipici di questo gruppo sono le foglie composte bipennate, gli staminoidi allungati, i lobi del calice profondamente divisi e frutti dalle forme circolari.[1][10]

I generi di questa tribù tradizionalmente erano descritti al'interno della tribù Tecomeae Endl..[5]

Il cladogramma a lato tratto dagli studi citati e semplificato dimostra la posizione della tribù nell'ambito della famiglia.


Descrizione dei generi della tribù


Elenco dei generi attualmente descritti all'interno della tribù.[5][10]


Alcune specie



Note


  1. Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 10 agosto 2015.
  2. David Gledhill 2008, pag. 219.
  3. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 10 agosto 2015.
  4. Crescent Bloom Database, su crescentbloom.com. URL consultato il 10 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  5. Kadereit 2004, pag. 17-19.
  6. Judd 2007, pag. 497.
  7. Motta 1960, Vol. 2 - pag. 560.
  8. Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 18 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  9. Musmarra 1996.
  10. Olmstead et al.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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