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Indocalamus wilsonii è una specie di piante spermatofita monocotiledone di bambù appartenente alla famiglia Poaceae (ordine delle Poales).[1][2][3]

Come leggere il tassobox
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Indocalamus wilsonii
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
(clade) Commelinidae
Ordine Poales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Bambusoideae
Tribù Arundinarieae
Genere Indocalamus
Specie I. wilsonii
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Sottoclasse Commelinidae
Ordine Cyperales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Bambusoideae
Tribù Arundinarieae
Genere Indocalamus
Specie I. wilsonii
Nomenclatura binomiale
Indocalamus wilsonii
(Rendle) C.S.Chao & C.D.Chu, 1981

Etimologia


Il nome generico (Indocalamus) deriva da due parole: "indo" (= dall'India) e "calamus" (= canna, giunco o gambo).[4][5] La derivazione del nome specifico (wilsonii) può far riferimento sia a George Ferguson Wilson (1822–1902) oppure a Ernest Henry Wilson (1876–1930), entrambi attivi nell'ambito della botanica.[6]

Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici contemporanei Alfred Barton Rendle (1865-1938), Chi Son Chao (1936-) e Cheng De Chu (1928-) nella pubblicazione "Journal of Nanjing Technological College of Forest Products. Nanjing - 1981(3): 43" del 1981.[7]


Descrizione


Spighetta generica con tre fiori diversi
Spighetta generica con tre fiori diversi
  • Foglie del culmo: le foglie del culmo sono prive di padiglioni auricolari; le guaine non sono fimbriate e hanno una consistenza cartacea e avvolgono per metà l'internodo; la lamina della foglia ha un portamento curvo; il contorno della lamina può essere ovato-lanceolato o strettamente triangolare.
  • Foglie del fogliame: le foglie del fogliame hanno delle guaine secche colorate da paglierino a rosso-marrone e sono prive di padiglioni auricolari e non sono fimbriate; le lamine delle foglie quando sono secche si presentano ondulate; il contorno della lamina può essere lanceolato o strettamente ovato-lanceolato.
  • Le glume: le glume sono persistenti, più corte delle spighette e a consistenza cartacea; quella inferiore è 3-venata ed è lunga 2 - 3 mm; quella superiore è 5-7-venata ed è lunga 3 - 5 mm.
  • I lemmi: i lemmi sono puberulenti, 7-9-venati e acuminati (mucronati) all'apice.
  • Le palee: le palee sono pubescenti, carenate e lunghe 6 - 7 mm.
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[8]
  • , P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
  • Il perianzio è ridotto e formato da tre lodicule, delle squame, poco visibili (forse relitto di un verticillo di 3 sepali). Le lodicule sono cigliate.
  • L'androceo è composto da 3 stami ognuno con un breve filamento libero, una antera e due teche. Le antere sono basifisse con deiscenza laterale. Il polline è monoporato.
  • Il gineceo è composto da 3-(2) carpelli connati formanti un ovario supero. L'ovario, glabro, ha un solo loculo con un solo ovulo subapicale (o quasi basale). L'ovulo è anfitropo e semianatropo e tenuinucellato o crassinucellato. Lo stilo, ridotto o assente, è unico con due (o tre) stigmi papillosi.

Riproduzione



Distribuzione e habitat


La specie di questa voce abitano le foreste cinesi delle province di Guizhou, Hubei e Sichuan fino ad una quota di 1.700 - 3.000 m s.l.m..[13]


Tassonomia


La famiglia di appartenenza di questo genere (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[11]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, la specie di questa voce è descritta al'interno della sottofamiglia Bambusoideae (tribù Arundinarieae).[1][8]


Filogenesi


La conoscenza filogenetica della tribù Arundinarieae è ancora in via di completamento. Per il momento i botanici (provvisoriamente) dividono la tribù in 12 cladi. La specie di questa voce è compresa nell'ottavo clade (Clade VIII).[1]

La posizione filogenetica di Indocalamus wilsonii all'interno della tribù non è ben definita. Potrebbe essere (1) "gruppo fratello" del genere Bergbambos (Clade I)[1]; oppure (2) potrebbe occupare una posizione vicina al Shibataea clade (Clade IV)[3] In tutti i casi non è correlata ai membri del genere Indocalamus, la maggior parte dei quali è inclusa nel Phyllostachys clade (Clade V).[1]


Sinonimi


L'entità di questa voce ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[15]


Note


  1. Kellogg 2015, pag. 168.
  2. Zhang et al. 2016, pag. 122.
  3. PeerJ 2018, pag. 14.
  4. Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 1º settembre 2018.
  5. David Gledhill 2008, pag. 213.
  6. David Gledhill 2008, pag. 407.
  7. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 1º settembre 2018.
  8. Judd et al 2007, pag. 311.
  9. Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 451.
  10. Motta 1960, Vol. 2 - pag. 346.
  11. Strasburger 2007, pag. 814.
  12. Pasqua et al 2015, pag. 467.
  13. eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 2 settembre 2018.
  14. Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su powo.science.kew.org. URL consultato il 2 settembre 2018.
  15. The Plant List, http://www.theplantlist.org/tpl1.1/record/kew-420248. URL consultato il 2 settembre 2018.

Bibliografia



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Collegamenti esterni


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