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Il gramignone maggiore (Glyceria maxima, Hartm. et Holmb., 1919) è una specie di pianta spermatofita monocotiledone appartenente alla famiglia Poaceae (sottofamiglia Pooideae).[1]

Come leggere il tassobox
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Gramignone maggiore
Glyceria maxima
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
(clade) Commelinidae
Ordine Poales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Pooideae
Tribù Meliceae
Genere Glyceria
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Sottoclasse Commelinidae
Ordine Cyperales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Pooideae
Tribù Meliceae
Genere Glyceria
Specie G. maxima
Nomenclatura binomiale
Glyceria maxima
(Hartm.) Holmb., 1919
Nomi comuni

Gliceria maggiore


Etimologia


Il nome generico (Glyceria) deriva da una parola greca (glykeros o glukeroj) il cui significato è dolce e si riferisce alla dolcezza del grano della specie Glyceria fluitans.[2][3] L'epiteto specifico (maxima) significa più grande (= superlativo di magnus).[4][5]

Il nome scientifico è stato definito inizialmente dal fisico e botanico svedese Carl Johan Hartman (1790–1849) e perfezionato successivamente dal botanico svedese Otto Rudolf Holmberg (1874–1930) nella pubblicazione Botaniska Notiser (Bot. Not. 1919: 97) del 1919.[1]


Descrizione


Il portamento
Il portamento
Le foglie
Le foglie
Infiorescenza
Infiorescenza
Spighetta
Spighetta
Ligule e guaine del culmo
Ligule e guaine del culmo
Spighetta generica con tre fiori diversi
Spighetta generica con tre fiori diversi

Queste piante arrivano ad una altezza di 1-3 metri. La forma biologica prevalente è idrofita radicante (I rad), sono piante acquatiche perenni le cui gemme si trovano sommerse o natanti e con un apparato radicale che le ancora al fondale. In queste piante è presente anche la forma biologica geofita rizomatosa (G rhiz), ossia piante perenni erbacee che portano le gemme in posizione sotterranea; durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei come bulbi, tuberi e rizomi, fusti sotterranei dai quali, ogni anno, si dipartono radici e fusti aerei. In queste piante non sono presenti i micropeli.[6][7][8][9][10][11][12][13]


Radici


Le radici sono secondarie da rizomi stoloniferi. I rizomi sono allungati e normalmente immersi nell'acqua.


Fusto


I culmi, eretti, sono cavi a sezione più o meno rotonda. Alla base sono robusti e ingrossati (1 cm di diametro). Sono fogliosi fin quasi all'apice. Sono radicanti ai nodi.


Foglie


Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie e trasversali (appena visibili). Non sono presenti i pseudopiccioli e, nell'epidermide delle foglia, le papille.


Infiorescenza


Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, ramificate, ascellari e terminali, formate da diverse spighette, hanno la forma di una pannocchia ampia e lassa dalla forma lanceolata (o oblunga o ovata). La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli, anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale. I rami sono eretto-patenti. Il peduncolo è liscio o scabroso. Lunghezza della pannocchia: 2-4 dm.


Spighette


Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, pedicellate, compresse lateralmente con forme da lanceolate o oblunghe, sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da 5-7 fiori e sono screziate di bruno. I fiori sono colorati di verde-giallastro o viola sfumato. Possono essere presenti dei fiori sterili; in questo caso sono in posizione distale rispetto a quelli fertili. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea (un profillo) e il lemma. La disarticolazione avviene con la rottura a maturità della rachilla tra i fiori o sopra i glumi. Dimensione delle spighette: larghezza 2 mm; lunghezza 7–8 mm.


Fiore


I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.

  • , P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.

Frutti


I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, con forme ellissoidali, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è piccolo e provvisto di epiblasto ha un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono. Lunghezza del frutto: 1,5–2 mm.


Riproduzione



Distribuzione e habitat


Distribuzione della pianta  (Distribuzione regionale[14] – Distribuzione alpina[15])
Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[14] – Distribuzione alpina[15])

Fitosociologia



Areale alpino

Dal punto di vista fitosociologico alpino la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[15]

  • Classe: Phragmito-Magnocaricetea Klika, 1941
  • Ordine: Phragmitetalia communis Kock, 1926
  • Alleanza: Phragmition communis Kock, 1926

Areale italiano

Per l'areale completo italiano la specie di questa voce appartiene tra le altre alla seguente comunità vegetale:[17]

  • Classe: Phragmito australis-Magnocaricetea elatae Klika in Klika & Novák, 1941
  • Ordine: Phragmitetalia australis Koch, 1926
  • Alleanza: Phragmition communis Koch, 1926
  • Suballeanza: Phragmitenion communis Rivas-Martínez in Rivas-Martínez, Costa, Castroviejo & E. Valdés, 1980

Descrizione: la suballeanza Phragmitenion communis è relativa a vegetazione costituita da graminacee alte, sensibili ai periodi di emersione e comprende tutte le associazioni che sono strettamente legate ad ambienti di acqua dolce, distinguendosi quindi da altre suballeanza come Scirpenion maritimi relative a comunità di ambienti salmastri. Questa associazione è potenzialmente distribuita su tutto il territorio italiano. Inoltre è caratterizzata da una certa ricchezza floristica, ma sono presenti anche popolamenti monospecifici, caratterizzati da individui che si riproducono per via vegetativa. Le cenosi del Phragmiteni communis colonizzano le aree marginali dei sistemi di acqua dolce italiani; sono quindi tipici delle zone prossime alla costa dei laghi, alle rive dei fiumi e delle aree umide ad essi limitrofi.[18]

Specie presenti nell'associazione: Mentha spicata, Mentha aquatica, Lythrum salicaria, Lycopus europaeus, Calystegia sepium, Agrostis stolonifera, Bidens frondosa, Bidens tripartita, Schoenoplectus lacustris, Alisma plantago-aquatica, Veronica anagallis-aquatica, Sparganium erectum, Typha latifolia, Phalaris arundinacea.


Tassonomia


La famiglia di appartenenza di questa specie (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[10]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, il genere Glyceria è descritto all'interno della sottofamiglia Pooideae (tribù Meliceae) e raccoglie 48 specie distribuite nelle zone umide in regioni temperate in tutto il mondo.[6][7]

Il basionimo per questa specie è: Molinia maxima Hartm., 1820.[1][15]


Filogenesi


Il genere di questa specie (Glyceria) è descritto all'interno della supertribù Melicodae Soreng, 2017 (tribù Meliceae Link ex Endl., 1830).[6] La supertribù Melicodae, dal punto di vista filogenetico, è la seconda supertribù, dopo la supertribù Nardodae Soreng, 2017, ad essersi evoluta nell'ambito della sottofamiglia Pooideae.[19]

All'interno del genere Glyceria la specie di questa voce è descritta della sezione Hydropoa o Hydrochloa.[20]

Per il genere di questa voce sono descritte le seguenti sinapomorfie: (1) le venature dei lemmi sono prominenti e non convergono all'apice; (2) gli stami sono due o tre.

Il numero cromosomico di G. maxima è: 2n = 28, 56 e 60.[12][21]


Sottospecie


Per questa specie è segnalata la seguente sottospecie:[16]


Sinonimi


L'entità di questa voce ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[22]


Altre notizie


La gliceria maggiore in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:


Note


  1. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 26 febbraio 2019.
  2. Etymo Grasses, p. 123.
  3. David Gledhill 2008, p. 180.
  4. David Gledhill 2008, p. 252.
  5. Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 26 febbraio 2019.
  6. Kellogg 2015, p. 219.
  7. Judd et al 2007, p. 311.
  8. Pignatti 1982, vol. 3, p. 413.
  9. Motta 1960, vol. 2, p. 334.
  10. Strasburger 2007, p. 814.
  11. Pasqua et al 2015, p. 467.
  12. Flora of China, su eFloras. URL consultato il 26 febbraio 2019.
  13. Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su powo.science.kew.org. URL consultato il 26 febbraio 2019.
  14. Conti et al. 2005, pag. 102.
  15. Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 908.
  16. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 28 febbraio 2019.
  17. Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org. URL consultato il 28 febbraio 2019.
  18. Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org, p. 16.1.1.1 SUBALL. PHRAGMITENION COMMUNIS RIVAS-MARTÍNEZ IN RIVAS-MARTÍNEZ, COSTA, CASTROVIEJO & E. VALDÉS 1980. URL consultato il 28 febbraio 2019.
  19. PeerJ 2018, pag. 13.
  20. Whipple et al. 2007, pag. 553.
  21. Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 27 febbraio 2019.
  22. Glyceria maxima (Hartm.) Holmb., su The Plant List. URL consultato il 28 febbraio 2019.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Biologia
Portale Botanica

На других языках


[fr] Glyceria maxima

Glyceria maxima, la Glycérie aquatique ou grande glycérie, est une espèce de plantes monocotylédones de la famille des Poaceae (Graminées), sous-famille des Pooideae, originaire d'Eurasie, de l'Europe de l'Ouest à la Sibérie occidentale. L'espèce a été introduite en Amérique du Nord et en Australie.
- [it] Glyceria maxima

[ru] Манник большой

Манник большой[2] (лат. Glycéria máxima) — многолетнее травянистое растение, вид рода Манник семейства Злаки, произрастающее на влажных участках, часто непосредственно в водоемах с небольшим течением.



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