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Gladiolus Tourn. ex L., 1753 è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Iridaceae.[1]

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Gladiolus
Gladiolus dalenii fiorito
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Iridaceae
Sottofamiglia Crocoideae
Tribù Gladioleae
Genere Gladiolus
Tourn. ex L., 1753
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Sottoclasse Liliidae
Ordine Liliales
Famiglia Iridaceae
Genere Gladiolus
Serie tipo
Gladiolus communis
L., 1753
Specie
  • Elenco delle specie di Gladiolus

Originario dell'Africa e dell'Eurasia, dà piante perenni bulbose o rizomatose, spontanee nell'area mediterranea europea, nell'Europa centro-orientale, in alcune isole tropicali africane e nell'Africa australe.


Descrizione


Tali piante possono avere altezze variabili da 20 cm a 1 m a seconda della specie, con cormi di forma depressa.

Il corpo da cui il gladiolo prende origine non è, come erroneamente viene definito, un vero e proprio bulbo ma è piuttosto un bulbo-tubero detto cormo.

Il nome latino attribuitogli da Plinio il Vecchio è dovuto alla forma delle foglie simili alla corta spada romana, il gladius.

I fiori variamente colorati, e poco durevoli, sono portati da spighe erette.


Tassonomia


Lo stesso argomento in dettaglio: Specie di Gladiolus.

Tra le molte specie, ibridi e relative cultivar citiamo:

Alcune specie sono spontanee anche in Italia, tra queste la più diffusa è Gladiolus italicus Mill., specie dalla corolla color rosa cremisi, chiamata volgarmente pancacciuola o fil di spada, diffusa dal livello del mare fino ai 1.000 m, nell'Isola d'Elba, in Liguria e in Toscana.


Usi


Come piante ornamentali vengono utilizzati i numerosi ibridi derivati dalla selezione delle ibridazioni, durate più di un secolo, tra le specie esotiche africane, come il G. cruentus, il G. floribundus, il G. oppositiflorum, il G. primulinus il G. psittacinus e il G. quartinianus, dal portamento elegante e la forma dei fiori stilizzata dai colori brillanti, delicati o intensi.

Le varietà in miniatura vengono coltivate in vaso per decorare i terrazzi. I gladioli a fiori grandi sono coltivati nei giardini per bordure miste o macchie di colore, e industrialmente per la produzione del fiore reciso.


Coltivazione


Di facile coltivazione in pieno sole, preferisce suolo fertile, leggero e sciolto; viene facilmente colpito da malattie se coltivato su terreno pesante con ristagno di umidità o nei suoli calcarei[2].

È consigliata qualche concimazione anticipata, annaffiature non eccessive ma abbondanti nel periodo della fioritura, associandovi un fertilizzante liquido minerale, anche per favorire lo sviluppo dei cormi.

La moltiplicazione avviene solitamente per interramento dei cormi (i piccoli cormi che si formano a lato del cormo principale) o con i cormi a cui è stata lasciata almeno una foglia dopo la raccolta del fusto fiorito, e che sono stati tolti dal terreno in autunno, asciugati in luogo riparato sottoposti eventualmente a disinfestazione e conservati in ambienti freschi e secchi, per evitare la precoce emissione dei getti.

I cormi vengono generalmente interrati alla fine del periodo freddo, ad almeno 5–10 cm di profondità o di più nei terreni siccitosi; per ottenere fioriture scalari si possono piantare in momenti diversi.

Questo tipo di moltiplicazione agamica garantisce la perfetta riproduzione dei caratteri delle cultivar, ottenendo buone fioriture già dal primo anno.

Nelle produzioni industriali le piante vengono trattate come annuali, utilizzando i cormi per una sola fioritura e scartandoli alla fine del ciclo produttivo.

La moltiplicazione può avvenire con la semina, ottenendo nella maggior parte dei casi dei poli-ibridi dalle caratteristiche molto variabili, le piante ottenute da seme iniziano a fiorire dal 2-3 anno.


Avversità


Gladiolus italicus
Gladiolus italicus
Gladiolus palustris
Gladiolus palustris

Simbologia


Gladiolus watsonius
Gladiolus watsonius

Il gladiolo rosso è utilizzato dalla mafia cinese, all'interno della propria comunità in Italia, come emblema della minaccia di morte. Chi riceve questo simbolo è spinto dai criminali connazionali al silenzio.[3]


Note


  1. (EN) Gladiolus, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 7 settembre 2021.
  2. Giadioli: Coltivazione e Cura del Giadiolus, su L'eden di Fiori e Piante, 7 giugno 2009.
  3. Pentacamorra, il nuovo ordine, su ansa.it. URL consultato il 21 marzo 2017.

Voci correlate



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На других языках


[es] Gladiolus

Gladiolus es un género de plantas perennes y bulbosas perteneciente a la familia Iridaceae. El género se distribuye en el área mediterránea europea, Asia, África tropical y Sudáfrica. No obstante, el centro de diversificación del género es la provincia del Cabo, en Sudáfrica, donde se ha hallado el mayor número de especies. De hecho, el género comprende aproximadamente 250 especies, de las cuales 163 son de África austral, 10 de Eurasia, 9 de Madagascar y las restantes de África tropical.[2][3] Los géneros Oenostachys, Homoglossum, Anomalesia y Acidanthera, tradicionalmente considerados géneros independientes, han sido incluidos dentro de Gladiolus.[4]

[fr] Glaïeul

Les glaïeuls appartiennent à un genre de plantes de la famille des Iridacées, le genre Gladiolus qui compte plus de 260 espèces. Le nom glaïeul dérive du latin gladius, signifiant « glaive ».
- [it] Gladiolus

[ru] Шпажник

Шпажник[2][3][4][5], или Гладиóлус (лат. Gladíolus[6]) — род многолетних клубнелуковичных растений семейства Ирисовые (Iridaceae). Латинское (и русское тоже) название произошло от лат. gladius — «меч» и связано с тем, что листья гладиолуса по форме напоминают шпаги. Природный ареал — тропические и субтропические районы Африки, Средиземноморья, Средние Европа и Азия, Западная Сибирь. Род включает около 280 видов[7], из которых 163 происходят из южной части Африки, 10 из Евразии, 9 произрастают на Мадагаскаре.



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