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L'Artemisia bianca (nome scientifico Artemisia alba Turra, 1764) è una piccola pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

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Artemisia bianca
Artemisia alba
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni centrali
(clade) Asteridi
(clade) Euasteridi II
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Anthemideae
Sottotribù Artemisiinae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Asterales
Famiglia Asteraceae
Sottofamiglia Asteroideae
Tribù Anthemideae
Sottotribù Artemisiinae
Genere Artemisia
Specie A. alba
Nomenclatura binomiale
Artemisia alba
Turra, 1764
Nomi comuni

Artemisia maschio
Erba regina
(DE) Kampfer-Wermut
(FR) Armoise blanche


Etimologia


L'etimologia del termine generico (Artemisia) non è sicura e sembra che derivi da Artemisia, consorte di Mausolo, re di Caria; ma anche, secondo altre etimologie, potrebbe derivare dalla dea della caccia (Artemide), oppure da una parola greca ”artemes” (= sano) alludendo alle proprietà medicamentose delle piante del genere Artemisa[1]. Il termine specifico (alba) fa riferimento al colore dei suoi piccoli fiori ma anche all'indumento generale della pianta.
Il binomio scientifico attualmente accettato (Artemisia alba) è stato proposto dal medico e botanico vicentino Antonio Turra (1736-1797) in un lavoro del 1764.


Descrizione


Sono piante perenni la cui altezza può arrivare fino 2 – 4 dm (massimo 10 dm). La forma biologica è camefite fruticose (Ch frut), sono piante legnose alla base, con gemme svernanti poste ad un'altezza dal suolo tra i 2 ed i 30 cm con un aspetto arbustivo. Le porzioni erbacee seccano annualmente e rimangono in vita soltanto le parti legnose. Hanno inoltre un forte odore aromatico simile alla canfora. Queste piante sono prive di lattice; contengono però oli eterei lattoni sesquiterpenici[2].


Radici


Le radici sono secondarie da fittone.


Fusto



Foglie


Il colore delle foglie è tra il verdastro e il bianco-tomentoso; i peli sono del tipo contorto-uncinati[3]. Le foglie sono picciolate e il picciolo alla base è allargato in due orecchiette. La forma della lamina è bi-pennata (o anche tri-pennata). I segmenti di secondo ordine sono interi a forma di lacinie strettamente lineari. La superficie delle foglie è cosparsa di ghiandole puntiformi affondate nel parenchima. Le foglie cauline sono progressivamente più piccole verso l'infiorescenza. Dimensione dei segmenti finali: larghezza 0,3 – 0,5 mm; lunghezza 5 – 8 mm.


Infiorescenza


L'infiorescenza di tipo pannocchia lineare, fogliosa, terminale è formata da diversi (da 25 a 30) piccoli capolini subsferici e subsessili, biancastri e lievemente penduli composti solamente da fiori tubulari. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae : il peduncolo sorregge un involucro più o meno cilindrico composto da diverse brattee/squame embricate, lanose disposte in diversi ordini che fanno da protezione al ricettacolo peloso[3] sul quale s'inseriscono due tipi di fiori : i fiori esterni ligulati (assenti in questa specie), e i fiori centrali tubulosi. Questi ultimi, in particolare, quelli periferici sono femminili, mentre quelli centrali sono ermafroditi. Diametro dei capolini: 2 – 3 mm.


Fiore


I fiori sono attinomorfi, tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi)[4]. Dimensione dei fiori: 3 – 6 mm.

* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio[5][6]

Frutti


Il frutto è un achenio marrone chiaro sprovvisto di pappo e glabro. La forma è ellissoide-compressa. Dimensione degli acheni: 1,5 mm.


Biologia



Distribuzione e habitat


Distribuzione della pianta (Distribuzione regionale[7] – Distribuzione alpina[8])
Distribuzione della pianta (Distribuzione regionale[7] – Distribuzione alpina[8])

Fitosociologia


Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale[8]:

Formazione: delle comunità a emicriptofite e camefite delle praterie rase magre secche
Classe: Festuco-Brometea
Ordine: Ononidetalia striatae

Sistematica


La famiglia di appartenenza dell'“Artemisia alba” (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[6] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[9]). Il genere di appartenenza (Artemisia) comprende circa 400 specie[6], diffuse nelle zone temperate sia dell'emisfero boreale (la maggioranza) che di quello australe (poche), di solito in habitat asciutti o semi-asciutti.
Il numero cromosomico di A. alba è: 2n = 36[10][11]


Variabilità


Si tratta di una specie molto variabile[3]; il numero cromosomico la indica come specie poliploide (vedi sopra). La variabilità dell'Artemisia bianca si manifesta in genere nei seguenti caratteri:

  • pelosità può variare da tomentosa a sub-glabra;
  • l'odore può essere di canfora ma anche di trementina, oppure gradevole e aromatico;
  • la forma delle squame del ricettacolo; in genere quelle esterne sono glabre a forma lineare-acuta, quelle interne sono tomentose e con apice arrotondato;
  • può variare anche la misura delle lacinie fogliari.

Numerose specie sono state descritte con queste varianti. Più di qualche autore tende a considerare Artemisia alba un “gruppo di specie” all'interno del genere Artemisia, mentre altri autori (ad esempio Sandro Pignatti e gli autori della “An annotated checklist of the Italian Vascular Flora”[7]) pensano che non si tratti di piante realmente distinte ma solamente di “forme stazionali” dipendenti dal particolare habitat in cui si trovano. Qui di seguito diamo un elenco di specie affini all'Artemisia alba da considerare con tutta probabilità dei sinonimi:

  • Artemisia camphorata Vill.
  • Artemisia humilis Wulfen (1760)
  • Artemisia subcanescens Willd.
  • Artemisia saxatilis Willd.
  • Artemisia incanescens Jordan (1850)
  • Artemisia biasolettiana Vis.
  • Artemisia garganica DC.
  • Artemisia lobelii Auct.


Alcune di questi nominativi attualmente sono stati declassati al rango di sottospecie[12]:

  • Artemisia alba subsp. biasolettiana
  • Artemisia alba subsp. camphorata P. Fourn. (1939)
  • Artemisia alba subsp. lobelii (All.) Gams. (1928)[13]
  • Artemisia alba subsp. saxatilis (Willd.) P. Fourn. (1939)


Altre varietà non presenti in Italia:

  • Artemisia alba subsp. glabrescens (Willk.) Valdés Berm. (1985)
  • Artemisia alba subsp. chitachensis Maire
  • Artemisia alba subsp. canescens (DC.) Priszter & Soó (1966)

Ibridi


Con la specie Artemisia campestris la pianta di questa voce forma il seguente ibrido interspecifico:

  • Artemisia × subsericea (Jordan & Fourr.) Rouy (1903)

Sinonimi


Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:

  • Artemisia aragonensis Lam. (1783)
  • Artemisia suavis (Jordan) P. Fourn. (1939)
  • Artemisia intermedia Host (1831)
  • Artemisia xerophila (Jordan & Fourr.) Magnier (1894)

Specie simili


Le “Artemisie” con i loro piccoli fiori non sono molto diverse le une dalle altre; in questo caso la forma dei segmenti delle foglie (stretti e lineari) potrebbe restringere a due sole specie simili alla Artemisia alba:

  • Artemisia campestris subsp. alpina (DC.) Arcang. - Artemisia alpina: sul territorio italiano è spontanea solamente in Valle d'Aosta.
  • Artemisia scoparia Waldst. & Kit. - Artemisia scoparia: è una specie naturalizzata proveniente dalle zone europee dell'Est e poco comune in Italia.

Note


  1. Motta, Vol. 1 - p. 195.
  2. Strasburger, vol. 2 - pag. 860.
  3. Pignatti, Vol. 3 - p. 107.
  4. Pignatti, Vol. 3 - p. 1.
  5. Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 25 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  6. Botanica Sistematica, p. 520.
  7. Checklist of the Italian Vascular Flora, p. 56.
  8. Flora Alpina, Vol. 2 - p. 514.
  9. Strasburger, p. 858.
  10. Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 25 novembre 2010.
  11. Index synonymique de la flore de France, su www2.dijon.inra.fr. URL consultato il 25 novembre 2010.
  12. Flora Alpina, Vol. 2 - p. 1152.
  13. Checklist of the Italian Vascular Flora, p. 398.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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Portale Botanica

На других языках


[en] Artemisia alba

Artemisia alba, called white mugwort, white wormwood, white artemisia, or camphor southernwood, is a species of Artemisia native to Spain, France, Belgium, Italy, Sicily, Czechoslovakia, Hungary, Romania, and the Balkans.[2] Its currently unrecognized subtaxon Artemisia alba 'Canescens' has gained the Royal Horticultural Society's Award of Garden Merit.[3]

[fr] Artemisia alba

L’Armoise blanche ou Armoise camphrée, Artemisia alba, est une espèce de plantes à fleurs vivace du genre Artemisia et de la famille des Astéracées (ou Composées).
- [it] Artemisia alba



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