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Araujia sericifera Brot., nota come pianta della seta[1] è una pianta perenne appartenente alla famiglia Apocynaceae.[2]

Come leggere il tassobox
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Araujia sericifera
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiospermei
Ordine Gentianales
Famiglia Apocynaceae
Sottofamiglia Asclepiadoideae
Tribù Ceropegieae
Sottotribù Oxypetalinae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Asteridae
Ordine Gentianales
Famiglia Asclepiadaceae
Tribù Asclepiadeae
Genere Araujia
Specie A. sericifera
Nomenclatura binomiale
Araujia sericifera
Brot.

Etimologia


Il genere (Araujia) è dedicato a António de Araújo e Azevedo, primo conte di Barca (1754-1817), botanico amatoriale portoghese che condusse studi scientifici e esperimenti nel suo giardino botanico.

L'epiteto specifico (sericifera) in latino significa seta e si riferisce ai peli setosi che circondano i semi all'interno dei frutti e che vengono utilizzati nelle composizioni di fiori secchi.


Descrizione


Araujia sericifera Brot. è una liana perenne di circa 5-7 metri, a crescita veloce, molto competitiva, originaria del Sud America.

I fusti sono volubili e pubescenti, le foglie sono opposte, oblungo-lanceolate, intere, verdi e subglabre nella pagina superiore ma con tomento biancastro nella pagina inferiore.

I fiori sono riuniti in cime ascellari.

Il frutto è un follicolo che contiene semi piatti, ovato-lanceolati, rugosi, marrone, con pappo apicale.

Araujia sericea Portamento
Araujia sericea Portamento

Distribuzione


La specie è originaria delle regioni tropicali del Sud America.

Ѐ stata introdotta in Europa, precisamente in Inghilterra, nel 1830 come pianta ornamentale ma si è velocemente diffusa diventando invasiva. Per quanto riguarda l'Italia, Saccardo[3] riferisce che è giunta dall'Australia nel 1842. Nel 2010 ne è stata segnalata la spontaneizzazione in provincia di Trapani[4].


Note


  1. http://www.meditflora.com/flora/araujia_sericifera.htm
  2. (EN) Araujia sericifera, in The Plant List. URL consultato il 12/12/2019.
  3. SACCARDO P.A., 1917, Cronologia della piante da giardino e da campo coltivate in Italia., in Bollettino Ufficiale dell’Associazione orticola professionale Italiana, Sanremo..
  4. GIUSEPPE DI NOTO & GIUSEPPE CASTELLANO, Spontaneizzazione di Araujia sericifera (Asclepiadaceae, Magnoliophyta) in provincia di Trapani (PDF), in Quad. Bot. Amb. Appl., 21 (2010): 51-52. URL consultato il 25 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2017).

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[en] Araujia sericifera

Araujia sericifera is a perennial vining plant in the genus Araujia, of the family Apocynaceae. The species was described in 1817 by the Portuguese botanist Félix de Avelar Brotero. The synonym Araujia hortorum is in more frequent use in New Zealand.[2][3] Its common names include moth plant, white bladderflower, common moth vine, cruel vine, and false choko.

[es] Araujia sericifera

El jazmín de Tucumán[1] (Araujia sericifera Brot.), también llamado planta cruel, tasi o miraguano, es una especie fanerógama perteneciente a la familia de las apocináceas. Se utiliza como planta ornamental.

[fr] Araujia sericifera

Araujia porte-soie
- [it] Araujia sericifera



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