La proburnetia (Proburnetia viatkensis) è un terapside estinto, appartenente ai burnetiamorfi. Visse nel Permiano superiore (circa 259 - 254 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Russia.
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Synapsida |
Ordine | Therapsida |
Sottordine | Biarmosuchia |
Infraordine | Burnetiamorpha |
Famiglia | Burnetiidae |
Genere | Proburnetia |
Specie | P. viatkensis |
Questo animale è noto per un cranio lungo una ventina di centimetri, e si suppone che la lunghezza totale fosse di circa un metro e venti. Proburnetia, come tutti i burnetiamorfi, era caratterizzato dalla presenza di numerose protuberanze ossee presenti sul cranio. In particolare, era presente una protuberanza mediana sulle ossa nasali, a forma di cresta e più alta di quella presente nell'affine Burnetia. Erano presenti anche due creste laterali che sovrastavano le narici esterne, una protuberanza mediana frontale molto prominente e due alte "corna" frontali di forma triangolare. La parte posteriore del cranio era caratterizzata da "corna" sopratemporali acuminate e allungate, dirette posteriormente. Erano inoltre presenti protuberanze ossee di piccole dimensioni sulla mascella, in zona ventrale rispetto alla fossa antorbitale e posteriori alle narici esterne. Proburnetia era inoltre caratterizzato dalla presenza di sette denti postcanini, una caratteristica che si riscontra anche nel biarmosuco Ictidorhinus.
Proburnetia è un membro dei burnetiamorfi, un gruppo di terapsidi arcaici dalle caratteristiche protuberanze craniche. In particolare, alcune analisi cladistiche hanno identificato Proburnetia come un membro di una sottofamiglia a sé stante (Proburnetiinae) all'interno della famiglia Burnetiidae, in una posizione basale rispetto al clade Burnetiinae, comprendente forme derivate quali Burnetia e Bullacephalus. Affine a Proburnetia era Paraburnetia.
Proburnetia viatkensis venne descritto per la prima volta nel 1968, sulla base di un cranio con mandibola conservato come concrezione in arenaria in cui è visibile anche parte del calco endocranico. I fossili vennero ritrovati lungo le sponde del fiume Vyatka, nel distretto di Kotel’nich (Provincia di Kirov) in Russia.
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