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Il genere Petrogale Gray, 1837 comprende diciassette specie di marsupiali noti con il nome di wallaby delle rocce.

Come leggere il tassobox
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Petrogale[1]
Petrogale assimilis
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Infraclasse Metatheria
Superordine Australidelphia
Ordine Diprotodontia
Sottordine Macropodiformes
Famiglia Macropodidae
Sottofamiglia Macropodinae
Genere Petrogale
Gray, 1837
Specie

Descrizione


Questi wallaby di medie dimensioni, spesso colorati ed estremamente agili, vivono in quei luoghi dove rocce e terreni accidentati e scoscesi forniscono loro rifugio durante le ore del giorno. I maschi, con una lunghezza che può raggiungere i 59 cm e una coda di 70 cm, sono leggermente più grandi delle femmine.

I wallaby delle rocce sono animali notturni che trascorrono le ore del giorno nei loro rifugi (caverne, sporgenze o vegetazione) tra le rocce, abbandonandoli solamente durante la notte, quando si spingono nei terreni circostanti per nutrirsi. I periodi di maggiore attività sono le tre ore prima dell'alba e quelle subito dopo il tramonto.


Habitat


La dipendenza dai rifugi ha portato i wallaby delle rocce a vivere in piccoli gruppi o in colonie e alcuni esemplari hanno i territori sovrapposti di circa 15 ettari. All'interno di queste colonie sembra che siano animali altamente territoriali; il territorio di un maschio si sovrappone a quelli di più femmine. Perfino durante la notte questi wallaby non si allontanano più di due chilometri dai propri territori.

Generalmente, vi sono tre diverse categorie di habitat che i wallaby delle rocce sembrano prediligere:

Essendo gli habitat disponibili limitati e piuttosto distanziati tra loro, spesso le colonie si sono differenziate geneticamente le une dalle altre.


Declino delle specie


Le popolazioni e gli areali di questi animali si sono ridotti drasticamente dopo l'arrivo dei colonizzatori europei e alcune popolazioni del sud si sono già estinte.

In anni recenti sono scomparse di continuo molte colonie. Ad esempio, nel 1988, presso le Grotte di Jenolan, nel Nuovo Galles del Sud, vennero rilasciati 80 wallaby delle rocce per innalzare il numero di quella che si riteneva essere una popolazione selvatica già piuttosto numerosa. Nel 1992, questa popolazione era scesa a soli sette esemplari. I sopravvissuti vennero catturati e rinchiusi in un recinto a prova di volpi e gatti e da allora il loro numero è di nuovo aumentato.

Gli scienziati ritengono che le recenti estinzioni siano dovute soprattutto alle volpi, ma anche alla competizione con alcuni erbivori, specialmente capre, pecore e conigli, alle malattie, come toxoplasmosi e idatidosi, alla frammentazione e alla distruzione dell'habitat e all'abbassamento della variabilità genetica dovuta all'isolamento delle colonie.


Recupero e conservazione


Wallaby delle rocce alleati mentre si nutrono su Magnetic Island.
Wallaby delle rocce alleati mentre si nutrono su Magnetic Island.

La conservazione dell'habitat e la gestione delle specie nocive, come volpi e capre, sembrano essere le più urgenti azioni da compiere per salvaguardare le varie specie.

Il team di recupero nazionale, con il supporto di alcune organizzazioni non governative come la Foundation for National Parks & Wildlife, ha già attuato vari programmi che spaziano dall'acquisto di terreni alla riproduzione in cattività e alla sensibilizzazione pubblica.

Sono stati inoltre portati avanti programmi di monitoraggio per registrare ogni possibile cambiamento all'interno delle popolazioni e censimenti genetici per verificarne la diversità genetica. L'abbattimento di volpi e capre ha influito molto sulla sopravvivenza di questi animali e i programmi di riproduzione in cattività vengono utilizzati come una «polizza» per incrementare il numero delle popolazioni in libertà.

Nel caso del wallaby delle rocce dai piedi gialli, queste strategie hanno impedito la sua scomparsa dal Nuovo Galles del Sud.


Specie


Wallaby delle rocce dai piedi gialli
Wallaby delle rocce dai piedi gialli

Note


  1. (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Petrogale, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.

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Collegamenti esterni


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На других языках


[es] Petrogale

Petrogale es un género de marsupiales diprotodontos de la familia Macropodidae conocidos vulgarmente como ualabíes rupestres. Son endémicos de Australia continental.

[fr] Pétrogale

Les pétrogales, autrement connus sous le nom de wallabies des rochers, forment à eux seuls un genre de mammifères marsupiaux dont la taille n’excède pas 60 cm, et que l’habitat rocheux qu’ils occupent caractérise plus particulièrement. Leur fourrure plutôt rase varie de tons fauves en bruns et gris plus ou moins foncés, parfois marquée de bandes contrastatantes ou de couleur spécifique, comme dans le cas du Petrogale purpureicollis (pétrogale à col pourpre) nommé par Le Souef en 1924.
- [it] Petrogale

[ru] Скальные валлаби

Скальные валлаби[1], или скалистые кенгуру[2], или каменные кенгуру[2] (лат. Petrogale) — род сумчатых семейства кенгуровых (Macropodidae).



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