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La piralide del mais (Ostrinia nubilalis (Hübner, 1796)), è un lepidottero appartenente alla famiglia Crambidae. Considerato uno dei principali fitofagi del mais, in Italia è diffusa soprattutto nelle regioni settentrionali e centrali, dove attacca il mais, il sorgo, canapa, luppolo, e varie altre colture ortive, come il peperone, la melanzana, fagiolo, fagiolino ed ornamentali da fiore.

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Piralide del mais
Ostrinia nubilalis
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Endopterygota
Superordine Oligoneoptera
Sezione Panorpoidea
Ordine Lepidoptera
Sottordine Glossata
Infraordine Heteroneura
Divisione Ditrysia
Superfamiglia Pyraloidea
Famiglia Crambidae
Sottofamiglia Pyraustinae
Tribù Pyraustini
Genere Ostrinia
Specie O. nubilalis
Nomenclatura binomiale
Ostrinia nubilalis
(Hübner, 1796)

Descrizione


Si tratta di una farfalla notturna di medie dimensioni, con 25–30 mm di apertura alare; i maschi sono più piccoli delle femmine e hanno le ali giallastre con variegature molto scure rispetto alle femmine. Le larve appaiono di dimensioni comprese tra i 20–25 mm di lunghezza, presentano una livrea di colore giallo/grigiastra e possiedono un capo e un protorace bruno scuri.


Biologia


Le larve scavano gallerie nei fusti di mais e di altre piante, è specie estremamente polifaga (oltre 250 specie di piante) cagionando gravi danni alle colture (granoturco, sorgo, peperone, fagiolini, canapa, mele, pere, ecc.) nonché molte piante spontanee. Le foglie vengono bucherellate quando le larve penetrano nelle foglie accartocciate (larve di prima generazione). L'azione delle larve di seconda generazione sul culmo e nel peduncolo delle spighe (pannocchie di granoturco) determina la loro caduta a terra e quindi perdita di prodotto durante la trebbiatura. Sul culmo, inoltre, è facile individuare anche dei fori di entrata ed uscita delle larve. Le larve di 2ª generazione, possono causare danni sulle spighe e sulle cariossidi, con la conseguente diminuzione della produzione e possibile sviluppo di muffe. La Piralide sverna come larva matura (in diapausa) dentro i residui vegetativi o nei tutoli. I primi adulti (primo volo) compaiono in primavera (maggio giugno) e cominciano il loro ciclo che si completa con due generazioni annuali. Il secondo volo che origina la seconda generazione di larve si prolunga per tutta estate con picco di volo e ovideposizione dalla fine di luglio a tutto agosto. A volte si osserva un terzo volo in settembre che dà luogo a una terza generazione parziale di larve.

Le giovani piante di mais di alcuni ibridi resistenti accumulano una potente sostanza antibiotica, il DIMBOA che costituisce una difesa naturale contro un'ampia gamma di insetti fitofagi ed è anche responsabile per la relativa resistenza del mais alla piralide del granturco che non ha raggiunto gli 80 cm circa di altezza.[1] La piralide del mais è limitata da molti predatori (Orius ecc.) e parassitoidi (le larve sono colpite in particolare da Lydella thompsoni - Diptera, Tachinidae). Insetti oofagi sono Trichogrammatidae: Trichogramma brassicae che possono ridurre naturalmente molte ovature di piralide. Il mais infestato dalla Piralide, potrebbe diventare contaminato da una micotossina, la fumonisina, particolarmente pericolosa in caso di uso umano e zootecnico.[2] Tuttavia, non sempre c'è una correlazione tra micotossine e infestazione di larve di piralide. Variabili importanti risultano le condizioni atmosferiche nonché la successiva conservazione del mais in post-raccolta. In un lavoro recente (Magagnoli et al. 2021), non si sono evidenziate maggiori contaminazioni da aflatossine in campi di mais trattati con lotta biologica e microbiologica (Trichogramma brassicae distribuito con droni e interventi di B. thuringiensis kurstaki) rispetto a trattamenti con un insetticida di sintesi. Mentre l'uso degli insetticidi ha effetti collaterali negativi, una lotta biologica integrata - lanci inondativi di Trichogramma brassicae e trattamenti con Bt kurstaki - non comporta pericoli per l'ambiente e in particolare per l'entomofauna utile.[non chiaro]


Lotta


La lotta contro l’Ostrinia nubilalis era obbligatoria, secondo il D.M. del 06/12/1950, poi abrogato dal D.M. 17 aprile 1998, e imponeva l'interramento, la distruzione o la sfibratura degli stocchi e dei tutoli prima del 15 aprile allo scopo di eliminare le larve in fase di svernamento. Gli interventi possono essere: chimici, biologici ed agronomici. Negli interventi agronomici, innanzitutto, prevedono la scelta di varietà resistenti anche OGM[3], come gli ibridi di mais nel cui genoma è presente un gene di Bacillus thuringiensis che permette alla pianta di produrre una particolare tossina; tale tossina è attiva solamente nell'apparato gastrointestinale di alcuni insetti, tra i quali l'ordine dei Lepidotteri, uccidendo i bruchi di Ostrinia che, nutrendosi dei tessuti della pianta transgenica, ingeriscono anche la tossina. Queste sementi di mais detto Bt-mais o Bt-corn sono impiegate per coltivazioni al di fuori del territorio nazionale. Risulta però che tali colture di Bt-mais non abbiano fatto registrare incrementi produttivi. Nella lotta chimica si interviene solo in caso di superamento della soglia, che dipende dalla pianta attaccata (es. mais dolce, mais da seme, o peperone) mediante prodotti ammessi dai disciplinari di lotta integrata, mentre se si tratta di mais da granella o da silo non occorre intervenire con insetticidi che potrebbero creare problemi di insorgenza di ragnetto rosso. Oppure si può anche eseguire il monitoraggio, cioè l'uso di trappole a feromoni specifici a cono di rete con feromone e attrattivo alimentare PAA[4]

La lotta biologica prevede principalmente l'uso di preparati a base di Bacillus thuringiensis, ssp. kurstaki; oppure l'introduzione dell'Imenottero parassitoide oofago Trichogramma brassicae (BURGIO, MAINI, 1995)

Attualmente i lanci 'inondativi' di questo parassitoide oofago possono essere condotti anche da mezzi aerei (deltaplano) e più recentemente con droni.[4]


Note


  1. (EN) J.A. Klun, C.L. Tipton, T.A. Brindley, 2,4-Dihydroxy-7-methoxy-I,4-benzoxazin-3-one (DIMBOA), an Active Agent in the Resistance of Maize to the European Corn Borer [collegamento interrotto], in Journal of Economic Entomology, vol. 60, n. 6, 1967, pp. 1529-1533(5).
  2. Rivista I tempi della terra, su itempidellaterra.org. URL consultato il 17 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2016).
  3. La travagliata storia della melanzana OGM - Scienza in cucina - Blog - Le Scienze, su bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it. URL consultato l'11 dicembre 2018.
  4. (EN) Camerini, G.; Groppali, R.; Rama, F. e Maini, S., Semiochemicals of Ostrinia nubilalis: diel response to sex pheromone and phenylacetaldehyde in open field, in Bulletin of Insectology, vol. 68, n. 1, 2015, pp. 45-50.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] European corn borer

The European corn borer (Ostrinia nubilalis), also known as the European corn worm or European high-flyer, is a moth of the family Crambidae which includes other grass moths. It is a pest of grain, particularly maize (Zea mays). The insect is native to Europe, originally infesting varieties of millet, including broom corn. The European corn borer was first reported in North America in 1917 in Massachusetts, but was probably introduced from Europe several years earlier.[2] Since its initial discovery in the Americas, the insect has spread into Canada and westward across the United States to the Rocky Mountains.

[es] Ostrinia nubilalis

El taladro del maíz (Ostrinia nubilalis) es una plaga de los cereales, especialmente del maíz. Es originario de Europa, originalmente infectando variedades de mijo. En América del Norte se detectó por primera vez en 1917.

[fr] Pyrale du maïs

Ostrinia nubilalis
- [it] Ostrinia nubilalis

[ru] Огнёвка кукурузная

Огнёвка кукурузная[1], или кукурузный мотылёк[2] стеблевой мотылёк[3] (лат. Ostrinia nubilalis) — бабочка семейства огнёвок-травянок, заселяет крупностебельные культурные, дикорастущие и сорные растения, такие как полынь (Artemisia spp.), дурнишник (Xanthium spp.), ежовник обыкновенный (Echinochloa crusgalli), череду (Bidens spp.), амброзию полыннолистную (Ambrosia artemisifolia) и др.



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