È una specie presente nelle acque costiere del sud del Brasile, del nord Argentina e dell'Uruguay e nei fiumi Río de la Plata, Paraná, Uruguay e Tramandaí. È stato introdotto nel Lago di Nemi nel 1974 e negli anni recenti ha visto diminuire il proprio numero a causa di eventi di eutrofizzazione con fioriture di alghe azzurre[1]. È stato immesso anche in molti altri paesi in vari continenti.
Vive soprattutto in acqua dolce o salmastra nelle parti terminali dei grandi fiumi, nelle lagune e negli estuari. Ha abitudini pelagiche.
Descrizione
Questo pesce ha una sagoma molto slanciata, con muso molto appuntito e bocca piccola, armata di fitti denti minuti. Il corpo è poco compresso lateralmente. Le pinne dorsali sono due, abbastanza arretrate, la prima più bassa e corta della seconda. La pinna anale è lunga, la pinna caudale è forcuta, le pinne ventrali sono arretrate. Le scaglie sono piccole e caduche.
Il colore è brunastro o azzurro sul dorso e sui fianchi, sui quali decorre una fascia argentata molto brillante. Il ventre è biancastro o rosato. La parte posteriore del capo è scura, quasi nera.
Raggiunge la lunghezza massima di 70 cm per 3 kg di peso, la taglia media però è inferiore, 40 cm per 800 grammi.
Alimentazione
Si ciba di plancton, gli esemplari più grandi catturano anche piccoli pesci.
Riproduzione
Avviene nella stagione calda; gli esemplari sono sessualmente maturi già ad un anno di età. Le uova sono dotate di filamenti adesivi con i quali restano attaccate alla vegetazione acquatica. Ogni femmina depone diverse decine di migliaia di uova (orientativamente 50.000 per ogni chilogrammo di peso). Lo sviluppo degli avannotti è velocissimo.
Pesca
Viene catturato con reti da posta. È anche preda dei pescatori sportivi.
Le carni sono più che buone, sulle sponde del lago di Nemi costituiscono una specialità locale[2].
Note
Zerunian S. Condannati all'estinzione? Biodiversità, biologia, minacce e strategie di conservazione dei Pesci d'acqua dolce indigeni in Italia, Edagricole 2002
La fauna in Italia, AA.VV., Touring Editore, anno 2002, vedi Google Books
Bibliografia
Stefano Porcellotti, Pesci d'Italia, Ittiofauna delle acque dolci Edizioni PLAN 2005
Kottelat M., Freyhof J. Handbook of European Freshwater Fishes, Publications Kottelat, Cornol (CH), 2007
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