Il nodosauro (Nodosaurus textilis Marsh, 1889) era un dinosauro erbivoro vissuto all'inizio del Cretaceo superiore (Cenomaniano, circa 95 milioni di anni fa); i suoi resti sono stati rinvenuti in quello che oggi è il Wyoming.[1]
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Stato di conservazione | |
Fossile Periodo di fossilizzazione: Cretacico | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Reptilia |
Sottoclasse | Diapsida |
Infraclasse | Archosauromorpha |
Superordine | † Dinosauria |
Ordine | † Ornithischia |
Sottordine | † Thyreophora |
Infraordine | † Ankylosauria |
Famiglia | † Nodosauridae |
Genere | † Nodosaurus Marsh, 1889 |
Specie | † Nodosaurus textilis |
Nomenclatura binomiale | |
Nodosaurus textilis Marsh, 1889 | |
Conosciuto attraverso un solo scheletro parziale descritto da Othniel Charles Marsh nel 1889, il nodosauro è però molto noto nella letteratura paleontologica in quanto è l'esemplare che dà il nome alla famiglia dei nodosauridi, ovvero i dinosauri corazzati vissuti principalmente nel Cretaceo sprovvisti di una mazza caudale ma dotati di lunghe spine ai fianchi. Scientificamente il nodosauro è un dinosauro piuttosto oscuro, conosciuto imperfettamente e spesso ricostruito in modo errato: ad esempio, nelle ricostruzioni classiche il nodosauro è sprovvisto delle caratteristiche spine laterali allungate, e anche la corazza stessa sembra "leggera". Il nodosauro, in ogni caso, è caratterizzato da un insolito allungamento delle zampe posteriori e da una particolare "trama" della corazza dorsale. Altre specie spesso attribuite a Nodosaurus, come N. coleii, N. sternbergi e N. landerensis, sono ora ritenute appartenere ad altri generi di nodosauridi o di forme simili.
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