Myrichthys pantostigmius (Jordan e McGregor, 1898) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Ophichthidae[2].
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Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Neopterygii |
Infraclasse | Teleostei |
Superordine | Elopomorpha |
Ordine | Anguilliformes |
Sottordine | Congroidei |
Famiglia | Ophichthidae |
Sottofamiglia | Ophichthinae |
Genere | Myrichthys |
Specie | M. pantostigmius |
Nomenclatura binomiale | |
Myrichthys pantostigmius Jordan e McGregor, 1898 | |
Questa specie è endemica delle isole Revillagigedo e Clipperton nell'oceano Pacifico orientale di fronte alle coste messicane[3].
È una specie costiera che si può trovare fino a 20 metri di profondità. Vive su fondali di sabbia mista a rocce[3].
Come tutti gli anguilliformi ha corpo molto allungato con le pinne dorsale, caudale e anale unite e pinne ventrali assenti. Le narici sono poste su un breve tubulo. Il muso è ottuso. Le pinne pettorali sono brevi, con lunghezza inferiore alla base. La livrea è bruno chiara con numerose macchie scure sui fianchi che sconfinano nella parte inferiore della pinna dorsale. La parte inferiore della testa è coperta di punti più piccoli e la pinna dorsale è bordata di bianco[3].
La taglia massima nota è di 49,4 cm[3].
Poco nota. È una specie bentonica[1].
Nonostante l'areale ridotto a sole 5 isole in due arcipelaghi non sembrano esistere particolari impatti dovuti all'uomo o a cause naturali. Non è soggetto a prelievo e il suo habitat non sembra sensibile al riscaldamento globale. Per questi motivi viene classificato dalla Lista rossa IUCN come "a rischio minimo"[1].
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