La tropidura delle Galápagos (Microlophus albemariensis (Baur, 1890)) è un rettile della famiglia Tropiduridae.[1]
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Stato di conservazione | |
![]() Specie non valutata | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Reptilia |
Sottoclasse | Diapsida |
Infraclasse | Lepidosauromorpha |
Superordine | Lepidosauria |
Ordine | Squamata |
Sottordine | Lacertilia |
Infraordine | Iguania |
Famiglia | Tropiduridae |
Genere | Microlophus |
Specie | M. albemarlensis |
Nomenclatura binomiale | |
Microlophus albemarlensis (Baur, 1890) | |
Sinonimi | |
Tropidura albemarlensis | |
Areale | |
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La femmina ha dimensioni minori del maschio, ha l'addome e la gola di color arancio vivo.
La tropidura ama molto il sole e il caldo, infatti questo rettile è strettamente legato al ciclo solare.
Lotta furiosamente a colpi di coda per difendere il proprio territorio.
Questo rettile inoltre si trova in stretta simbiosi con le otarie e con le colonie di uccelli marini, perché li pulisce dagli insetti presenti sul loro corpo.
Si nutre di formiche e di altri insetti.
È una specie ovipara.[1]
La tropidura delle Galápagos è diffusa nelle isole dell'omonimo arcipelago.[2]
Vive su terreni secchi e sui litorali sassosi.
Sono identificate due sottospecie:[1]
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