Mandasuchus (il cui nome significa "coccodrillo di Manda") è un genere estinto di archosauromorfoloricato vissuto nel Triassico medio, circa 243-242 milioni di anni fa (Anisico-Ladinico), in quella che oggi è la Formazione Manda, in Tanzania. Il genere contiene una singola specie, ossia M. tanyauchen.
Mandasuchus era un animale di grosse dimensioni e poteva raggiungere i 4,75 metri (15,5 piedi) di lunghezza.[1] Possedeva una grossa testa armata di denti aguzzi e ricurvi, zampe forti che sorreggevano un corpo ben sollevato dal terreno e una lunga coda. I fossili attribuiti a Mandasuchus comprendono gran parte dello scheletro postcranico e parti del cranio, sufficienti a ricostruire parzialmente l'animale. L'olotipo consiste in uno scheletro postcranico ben conservato e in un cranio frammentario, ma successivamente sono stati ascritti altri quattro esemplari, comprendenti principalmente materiale postcranico ma anche una mascella attribuita precedentemente a un dinosaurosaurischio; sono stati rinvenuti anche un astragalo e un calcagno probabilmente appartenenti all'olotipo. Mandasuchus si distingue da altri arcosauri simili (i cosiddetti "rauisuchi") per una combinazione di caratteristiche, che includono probabilmente due autapomorfie: il processo ascendente della mascella è sottile e compresso, e il femore è dotato di una fossa laterale vicina al tubero posteromediale.[1]
Storia tassonomica
Il nome Mandasuchus venne usato per la prima in una tesi di dottorato del 1957, di Alan J. Charig dell'Università di Cambridge, insieme a Teleocrater, un archosauro nominato formalmente nel 2017.[1][2] Sono stati ritrovati diversi esemplari ben conservati, sebbene questi esemplari conservassero poco materiale cranico.
La famiglia Prestosuchidae fu eretta nel 1967 da Alfred Romer per includere Mandasuchus e altri tre generi di rauisuchi già formalmente descritti.[3][4] Charig e due coautori suggerirono, in uno studio del 1965 sui saurischi, che Mandasuchus potesse essere un possibile antenato dei prosauropodi, senza però dare spiegazioni su tale classificazione.[5][6] Nel suo studio del 1993 sulla filogenesi dei Crocodylotarsi, J. Michael Parrish suggerì che Mandasuchus facesse parte dello stesso genere del prestosuchideTicinosuchus ferox, a causa dell'estrema somiglianza di alcune ossa postcraniali omologhe. Tuttavia, ciò non poteva essere determinato fino alla descrizione ufficiale dei vari esemplari.[7] Tuttavia, quando Mandasuchus fu formalmente descritto nel 2018, venne classificato come un loricato, più basale di Prestosuchus.[8]
Note
Charig, A. J. (1957). New Triassic archosaurs from Tanganyika, including Mandasuchus and Teleocrater: Dissertation Abstracts. Cambridge University.
Richard J. Butler; Sterling J. Nesbitt; Alan J. Charig; David J. Gower; Paul M. Barrett (2018). Mandasuchus tanyauchen, gen. et sp. nov., a pseudosuchian archosaur from the Manda Beds (?Middle Triassic) of Tanzania. Journal of Vertebrate Paleontology. 37 (Supplement to No. 6): 96–121. doi:10.1080/02724634.2017.1343728.
Bibliografia
Charig, A. J. (1957). New Triassic archosaurs from Tanganyika, including Mandasuchus and Teleocrater: Dissertation Abstracts. Cambridge University.
Charig, A. J.; Attridge, J.; Crompton, A. W. (1965). "On the origin of the sauropods and the classification of the Saurischia". Proceedings of the Linnean Society of London. 176: 197–221. doi:10.1111/j.1095-8312.1965.tb00944.x.
Romer, A. S. (1967). Vertebrate Paleontology. Chicago: University of Chicago Press. p. 468.
Parrish, J. M. (1993). "Phylogeny of the Crocodylotarsi, with reference to archosaurian and crurotarsan monophyly". Journal of Vertebrate Paleontology. 13 (3): 287–308. doi:10.1080/02724634.1993.10011511.
Richard J. Butler; Sterling J. Nesbitt; Alan J. Charig; David J. Gower; Paul M. Barrett (2018). Mandasuchus tanyauchen, gen. et sp. nov., a pseudosuchian archosaur from the Manda Beds (?Middle Triassic) of Tanzania. Journal of Vertebrate Paleontology. 37 (Supplement to No. 6): 96–121. doi:10.1080/02724634.2017.1343728.
Candice M. Stefanic and Sterling J. Nesbitt (2018), The axial skeleton of Poposaurus langstoni (Pseudosuchia: Poposauroidea) and its implications for accessory intervertebral articulation evolution in pseudosuchian archosaurs. PeerJ 6:e4235; DOI 10.7717/peerj.4235
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