Le 22 specie oggi attribuite a questo genere sono diffuse in diverse località della regione olartica: sono noti due endemismi in Svezia e in Francia; uno in Italia, Cina, Ungheria e Giappone. Le specie dall'areale più vasto sono la E. acuminata e la E. media, diffuse in tutta la regione olartica[1].
In Italia abbiamo E. italicaThaler, 1984, un endemismo presente solo in Italia meridionale; sono stati inoltre rinvenuti esemplari di E. aestiva in Italia settentrionale e di E. acuminata e E. media in varie località dell'intera penisola[2].
Secondo Tanasevitch in Italia sono stati reperiti anche esemplari di E. congenera e E. erythropus[3].
Tassonomia
Entelecara tanikawai, femmina
Considerato un sinonimo anteriore di Stajus Simon, 1884 a seguito di uno studio di Millidge del 1977 (sinonimia non accettata da un recente studio di Wunderlich del 2011)[1].
Non è invece sinonimo anteriore di Mythoplastoides Crosby & Bishop, 1933 a seguito di un lavoro di Crawford del 1988 e contra un analogo studio di Hackman del 1954; non lo è nemmeno di Araeoncoides Wunderlich, 1969 a seguito di un lavoro di Wunderlich & Blick del 2006 e contra un analogo lavoro di Heimer & Nentwig del 1991[1].
Entelecara truncatifrons (O. P.-Cambridge, 1875) — Francia, Corsica, Algeria
Entelecara turbinata Simon, 1918 — Francia
Sinonimi
Entelecara depilata Tullgren, 1955; quest'esemplare è stato posto in sinonimia con Entelecara omissa O. P.-Cambridge, 1902, a seguito di un lavoro di Jonsson del 2005[1].
Specie trasferite
Vi è cospicua variabilità nei caratteri peculiari di questo genere: le dieci specie trasferite sono state classificate in otto generi diversi fra loro[1]:
Entelecara abrupta (Emerton, 1909); trasferita al genere Walckenaeria Blackwall, 1833.
Entelecara africana Holm, 1962; trasferita al genere Ceratinopsis Emerton, 1882.
Entelecara berolinensis (Wunderlich, 1969); trasferita al genere Moebelia Dahl, 1886.
Entelecara graeca (O. P.-Cambridge, 1872); trasferita al genere Diplocephalus Bertkau, 1883.
Entelecara meticulosa Simon, 1918; trasferita al genere Diplocephalus Bertkau, 1883.
Entelecara naraensis (Oi, 1960); trasferita al genere Parhypomma Eskov, 1992.
Entelecara speciosa (O. P.-Cambridge, 1895); trasferita al genere Erigonella Dahl, 1901.
Entelecara subelevata (L. Koch, 1869); trasferita al genere Erigonella Dahl, 1901.
Entelecara thorelli (Westring, 1861); trasferita al genere Trichopterna Kulczyński, 1894.
Entelecara trifrons (O. P.-Cambridge, 1863); trasferita al genere Baryphyma Simon, 1884.
Nomina dubia
Entelecara erecta (L. Koch, 1869); esemplare maschile, reperito in Austria e originariamente ascritto al genere Erigone, è stato trasferito qui da Simon nel 1884. A seguito di uno studio dell'aracnologo Thaler del 1991, è da considerarsi nomen dubium[1].
Entelecara frontalis (Ohlert, 1867);esemplari maschili e femminili, rinvenuti in Germania e originariamente ascritti al genere Micryphantes, a seguito di un lavoro degli aracnologi Prószynski & Starega del 1971, sono da considerarsi nomina dubia[1].
Entelecara strandi (Caporiacco, 1947); esemplare juvenile, rinvenuto in Tanzania e originariamente ascritto all'ex-genere Stajus, a seguito di un lavoro dell'aracnologo Sharff del 1990, è da ritenersi nomen dubium[1].
Tullgren, A., 1955 - Zur Kenntnis schwedischer Erigoniden. Ark. Zool. (N.S.) vol.7, p.295-389
Tazoe, S., 1993 - A new species of the genus Entelecara (Araneae: Linyphiidae) from Iriomotejima Island, southwest Japan. Acta arachn. Tokyo vol.42, p.69-72.
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