Il nome deriva dal grecoδιπλοός, cioè duplice, doppio e κὲφαλος, cioè testa, ad indicare la curiosa forma del cefalotorace, con due prominenze tali da dare l'aspetto di una doppia testa, come è ben visibile nell'immagine a fianco presa di profilo.
Descrizione
Sulle caratteristiche del cefalotorace maschile modificato e sull'albero filogenetico delle sei specie europee di questo genere vi è un approfondito studio degli aracnologi Schaible & Gack del 1987[1].
Distribuzione
Le 51 specie oggi attribuite a questo genere sono state reperite in varie località della regione olartica[1].
Delle 16 specie sono state rinvenute in territorio italiano, gli endemismi sono 3:
D. tiberinus (Caporiacco, 1936) i cui esemplari furono reperiti nella parte alta del corso del Tevere
D. toscanaensis Wunderlich, 2011, recentemente reperiti sull'Appennino toscano.
Delle altre specie non endemiche è segnalata la zona approssimativa di rinvenimento nell'elenco delle specie alla sezione seguente[2].
Tassonomia
Disegni di parti anatomiche di esemplari di Diplocephalus lusiscus descritti da Simon nel 1872: 1) vista frontale del cefalotorace con i cheliceri; 2) vista laterale del cefalotorace; 3) pedipalpo maschile, vista superiore; 4) pedipalpo maschile, vista inferiore; 5) epigino femminile
Considerato un sinonimo anteriore di Plaesiocraerus Simon, 1884, (che a sua volta non è sinonimo anteriore di Monocephalus Smith, 1906), e di Streptosphaenus Simon, 1926 a seguito di un lavoro dell'aracnologo Denis del 1949[1].
È anche sinonimo anteriore di Chocorua Crosby & Bishop, 1933, a seguito di uno studio di Hackman del 1954.[1].
A dicembre 2011, si compone di 51 specie e 4 sottospecie secondo Platnick[1] e di 51 specie e 3 sottospecie secondo Tanasevitch[3]:
Diplocephalus algericusBosmans, 1996 — Algeria
Diplocephalus alpinus (O. P.-Cambridge, 1872) — Italia (arco alpino), dall'Europa centrale alla Russia
Diplocephalus cristatus angusticeps Holm, 1973; questi esemplari, rinvenuti in Russia, sono stati riconosciuti in sinonimia con Diplocephalus cristatus (Blackwall, 1833) a seguito di uno studio di Tanasevitch del 2011[1].
Specie trasferite
In questo genere, al 2011, ben 14 specie originariamente ascritte qui sono state trasferite altrove, e in dodici generi diversi fra loro[1]:
Diplocephalus antepenultimus (O. P.-Cambridge, 1882); trasferita al genere TapinocyboidesWiehle, 1960.
Diplocephalus buddebergi (Bösenberg, 1899); trasferita al genere Thyreosthenius Simon, 1884.
Diplocephalus cottoni La Touche, 1946; trasferita al genere Glyphesis Simon, 1926.
Diplocephalus curvicervix Denis, 1964; trasferita al genere Typhochrestus Simon, 1884.
Diplocephalus diphyus Heimer, 1987; trasferita al genere Dactylopisthes Simon, 1884.
Diplocephalus fuscipes (Blackwall, 1836); trasferita al genere Monocephalus Smith, 1906.
Diplocephalus fuscipes castaneipes (Simon, 1884); trasferita al genere Monocephalus Smith, 1906.
Diplocephalus leberti (Roewer, 1942); trasferita al genere Caracladus Simon, 1884.
Diplocephalus pulicarius (Thorell, 1875); trasferita al genere Microctenonyx Dahl, 1886.
Diplocephalus pygmaeus (Menge, 1869); trasferita al genere Tapinocyboides Wiehle, 1960.
Diplocephalus saganus Bösenberg & Strand, 1906; trasferita al genere DiplocephaloidesOi, 1960.
Diplocephalus tauricus (Thorell, 1875); trasferita al genere Styloctetor Simon, 1884.
Diplocephalus tenellus (Bösenberg, 1899); trasferita al genere Tapinocyba Simon, 1884.
Diplocephalus yasudaiSaito, 1986; trasferita al genere Savignia Blackwall, 1833.
Omonimie
Diplocephalus montanus Tanasevitch, 1989; questi esemplari, rinvenuti in Russia, sono stati riconosciuti in omonimia con Diplocephalus montaneus Tanasevitch, 1992 e qui ascritti[1].
Nomina dubia
Diplocephalus coniceps Strand, 1906; esemplare maschile, reperito in Somalia, a seguito di un lavoro dell'aracnologo Scharff del 1990 è da ritenersi nomen dubium[1].
Diplocephalus fallaciosus (Bertkau, in Förster & Bertkau, 1883); esemplari maschili, rinvenuti in Germania e originariamente classificati nell'ex-genere Lophocarenum Menge, 1866, a seguito di un lavoro dell'aracnologo Wiehle del 1960, sono da considerarsi nomina dubia[1].
Secondo Tanasevitch è da considerarsi specie a parte, Diplocephalus jacksoni (O. P.-Cambridge1903)
Non considerata specie valida da Tanasevitch
Bibliografia
Bertkau, 1883 - Über das Cribellum und Calamistrum. Ein Beitrag zur Histologie, Biologie und Systematik der Spinnen. Archiv für Naturgeschichte, vol.48, p.316-362.
Cambridge, O. P.-., 1872 - Descriptions of twenty-four new species of Erigone. Proc. zool. Soc. Lond., p.747-769 (Erigone alpina)
Schaible, U. & C. Gack, 1987 - Zur Morphologie, Histologie und biologischen Bedeutung der Kopfstrukturen einiger Arten der Gattung Diplocephalus (Araneida, Linyphiidae, Erigoninae). Verh. naturw. Ver. Hamb. vol.29, p.171-180
Saito, H. & H. Ono, 2001 - New genera and species of the spider family Linyphiidae (Arachnida, Araneae) from Japan. Bull. natn. Sci. Mus. Tokyo (A) vol.27, p.1-59
Isaia, M., 2005 - Diplocephalus arnoi n. sp., un nuovo Linyphiidae d'Abruzzo (Araneae). Fragm. ent., vol.37, p.1-7
Song, Yanjing & Li, Shuqiang, 2010 - The spider genera Araeoncus Simon, 1884 and Diplocephalus Bertkau, 1883 (Arachnida, Araneae, Linyphiidae) of China. Zoosystema, vol.32, p.117-137 (Articolo originale[collegamento interrotto]).
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии