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Il ratto gigante del Gambia o ratto gigante africano (Cricetomys gambianus) è un roditore notturno, simile a un ratto, diffuso in gran parte dell'Africa, dal Senegal al Kenya e dall'Angola al Mozambico. È fra i roditori più grandi del mondo.

Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Cricetomys gambianus
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
(clade) Glires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Nesomyidae
Sottofamiglia Cricetomyinae
Genere Cricetomys
Specie C. gambianus
Nomenclatura binomiale
Cricetomys gambianus
Waterhouse, 1840
Sinonimi

Cricetomys ansorgei

Il nome scientifico Crycetomis si deve alle tasche guanciali che ricordano quelle dei criceti. Il ratto gigante non è tuttavia un criceto, e neppure un ratto, ma appartiene a una distinta famiglia di roditori muroidi endemica dell'Africa, Nesomyidae.


Descrizione


L'aspetto generale del ratto africano è molto simile a quello del ratto norvegese, fatta eccezione soprattutto per le tasche guanciali in cui può accumulare cibo, come i criceti, e per le dimensioni considerevolmente maggiori: un esemplare adulto è lungo fra i 60 e i 90 cm (compresa la coda che da sola è 30–40 cm) e può arrivare a pesare fino a 2,8 kg (la media è 1,5 kg per il maschio e 1 kg per la femmina), e avere tasche guanciali così capienti da contenere una grande quantità di provviste. Ha una vista molto debole e, per contro, olfatto e udito molto sviluppati.


Distribuzione e habitat


Il ratto gigante può vivere in diversi ecosistemi, tant'è che lo si ritrova in gran parte dell'Africa, a diverse latitudini e altitudini. L'unica regione dell'Africa subsahariana da cui è assente sono le foreste del Congo RD, da cui è stato respinto da un competitore più adatto, il ratto di Emin (Cricetomys emini). Lo si trova di solito nelle foreste e nel sottobosco, ma costruisce la propria tana anche frequentemente nei termitai abbandonati.


Biologia


Il ratto gigante è un animale sociale, e vive in colonie composte in genere da una ventina di individui. I maschi sono territoriali e reciprocamente aggressivi.

Costruisce tane sotterranee dotate di diverse camere collegate da cunicoli; una principale viene usata per dormire, le altre sono dedicate all'immagazzinamento del cibo.


Alimentazione


È onnivoro, e si nutre di vari generi di piante, insetti, granchi e lumache, mostrando una predilezione per i frutti e la corteccia di alcuni tipi di palma.


Riproduzione


Il ratto gigante raggiunge la maturità sessuale a 5-7 mesi; una femmina può generare 4-5 cucciolate all'anno, ognuna delle quali può comprendere fino a 6 piccoli.


Come animale da compagnia


Ratto gigante africano utilizzato per operazioni di sminamento
Ratto gigante africano utilizzato per operazioni di sminamento

Il ratto africano, soprattutto se addestrato fin da giovane età, familiarizza facilmente con l'uomo, è intelligente e ha un carattere mite e socievole, cosa che lo rende particolarmente adatto come animale da compagnia. Il suo commercio può però essere pericoloso in quanto è una specie potenzialmente invasiva; in Florida, per esempio, esiste una popolazione di ratti africani in libertà che viene considerata una potenziale minaccia per l'ecosistema di Key Largo e delle Everglades; anche nei quartieri popolari di New York recentemente si è scoperta una colonia di Ratti Giganti del Gambia che si sono adattati a vivere nell'habitat dei ratti di città. L'importazione è proibita negli Stati Uniti dal 2003, a causa di una epidemia di vaiolo delle scimmie che in quell'anno si è diffusa nel Midwest causando numerosi contagi ma senza mietere vittime.[2][3]


Altri usi


La ONG APOPO, con sede in Belgio e in Tanzania, conduce da anni un progetto di addestramento dei ratti giganti che sfrutta il loro olfatto per la ricerca di mine anti-uomo e focolai di tubercolosi[4]. I ratti addestrati dall'APOPO sono stati impiegati con successo, tra l'altro, nello sminamento di diverse zone di Mozambico, Angola, Thailandia, Laos, Vietnam e Cambogia, dove sono stati appositamente importati dall'Africa.[5]

Pesano sensibilmente meno dei cani utilizzati per lo sminamento, e si fanno quindi preferire perché non fanno esplodere le mine. Il loro addestramento è inoltre molto meno costoso di quello dei cani. Per questo prezioso contributo, i ratti giganti sono conosciuti anche come HeroRats (ratti eroi).[6]


Nella cultura di massa


Nel film Willard il paranoico il gigantesco e feroce ratto Ben è "interpretato" proprio da un esemplare di questa specie di roditore.


Note


  1. (EN) Cricetomys gambianus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. (EN) Michael Conlon, Kids want an exotic pet? Ask your doctor first
  3. Monkeypox, su epicentro.iss.it.
  4. Lisa Signorile, Il ratto sminatore, in National Geographic Italia, agosto 2015.
  5. Cambogia, così 15 topi giganti salveranno migliaia di vite: ecco la squadra speciale di «ratti sminatori», su corriere.it. URL consultato il 29 giugno 2017.
  6. Terminata in Mozambico bonifica dalle mine I ratti protagonisti dello sminamento, su africa-express.info. URL consultato il 29 giugno 2017.

Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[es] Cricetomys gambianus

La rata de Gambia (Cricetomys gambianus) es una especie de roedor miomorfo de la familia Nesomyidae.[2] Las ratas de Gambia pertenecen a un grupo de ratas que tienen como característica unas grandes mejillas en las cuales pueden transportar mucha comida. Junto a ratones, topillos, hámster y jerbos, pertenece a la superfamilia de los muroides. Dentro de esta superfamilia, es uno de las mayores especies en cuanto a tamaño. Tienen una vista muy pobre y dependen de sus sentidos del olfato y el oído. Las ratas de Gambia son muy similares a las ratas gigantes de Gambia (Cricetomys emini), pero, a diferencia de estas, tienen un pelaje oscuro y grueso, y un anillo característico alrededor de los ojos.[3] Las ratas de Gambia se pueden entrenar para encontrar minas enterradas, ya que son más fáciles de entrenar y menos costosas de mantener económicamente que los perros.[4][5]

[fr] Cricetomys gambianus

Le Cricétome des savanes (Cricetomys gambianus) est une espèce de rongeurs subsaharienne de la famille des Nesomyidae. À l'image de l'aulacode, ce gros rongeur fournit une viande très prisée des populations ouest-africaines. L'espèce est en voie de domestication sur le modèle de la domestication du lapin en Europe ou du cochon d'Inde chez les Quechuas et Aymaras. L'élevage du cricétome s'appelle la cricétomiculture[2].
- [it] Cricetomys gambianus

[ru] Гамбийская хомяковая крыса

Гамбийская хомяковая крыса[1] (Cricetomys gambianus) — незомиида рода Cricetomys. Является одним из крупнейших представителей семейства мышеобразных; вырастают примерно до 0,9 метра (3 фута) длину, включая хвост, который составляет половину их длины[2]. Ведут ночной образ жизни. Широко распространена в Африке к югу от Сахары, географически от Сенегала до Кении и от Анголы до Мозамбика[3].



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