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La serapide orientale siciliana (Serapias orientalis subsp. siciliensis Bartolo & Pulv., 1993) è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidacee, endemica della Sicilia.[1]

Come leggere il tassobox
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Serapide orientale siciliana
Serapias orientalis subsp. siciliensis
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
Ordine Asparagales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Orchidoideae
Tribù Orchideae
Sottotribù Orchidinae
Genere Serapias
Specie S. orientalis
Sottospecie S. orientalis siciliensis
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Ordine Orchidales
Famiglia Orchidaceae
Sottofamiglia Orchidoideae
Tribù Orchideae
Sottotribù Orchidinae
Genere Serapias
Specie S. orientalis
Sottospecie S. orientalis siciliensis
Nomenclatura trinomiale
Serapias orientalis siciliensis
Bartolo & Pulv., 1993

Descrizione


Differenze nella morfologia del labello delle sottospecie S.o.apulica e S.o.siciliensis
Differenze nella morfologia del labello delle sottospecie S.o.apulica e S.o.siciliensis

Presenta una infiorescenza densa, con 3-9 fiori. I sepali e i petali sono riuniti a formare un casco. Il labello è di colore bruno-rossastro, talora tendente al purpureo, con ipochilo reniforme, racchiuso solo in parte nel casco tepalico, ed epichilo lanceolato o cuoriforme, lungo 23–30 mm e largo 13–18 mm, densamente ricoperto da una peluria biancastra.

Si differenzia dalla sottospecie nominale (S. orientalis subsp. orientalis) per l'ipochilo più corto e l'epichilo più lungo e più largo. La sottospecie S. orientalis subsp. apulica ha invece un labello di maggiori dimensioni, con epichilo più lanceolato, decisamente più stretto dell'ipochilo.

Fiorisce da marzo ad aprile.


Biologia


Come la maggior parte delle specie di Serapias si riproduce per impollinazione entomofila grazie all'opera degli insetti pronubi cui offre riparo all'interno del casco tepalico.


Distribuzione e habitat


Ha un areale ristretto alla Sicilia sud-orientale, ove è presente in un numero limitato di stazioni, con una popolazione complessiva di circa 1.500 esemplari[2].

Cresce in garighe a cisto, praterie ad ampelodesma, radure di sugherete, su substrati di arenaria calcifica, da 0 a 450 m di altitudine.


Tassonomia


Questa entità è stata descritta per la prima volta nel 1993 dalle botaniche siciliane Giuseppina Bartolo e Santa Pulvirenti[3].

È una sottospecie riconosciuta dall'autorità tassonomica dei Royal Botanic Gardens di Kew[4] e dal Gruppo Italiano per la Ricerca sulle Orchidee Spontanee (GIROS)[2], mentre Delforge la considera una semplice varietà[5].

Appartiene alla sezione Bilamellaria - gruppo Serapias vomeracea, insieme di entità contraddistinte da callosità basale del labello divisa in due parti divergenti.

Il numero cromosomico di Serapias orientalis siciliensis è 2n=36.


Note


  1. (EN) Serapias orientalis subsp. siciliensis, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 31 marzo 2021.
  2. GIROS, p. 154.
  3. Bartolo G. & Pulvirenti S., Serapias orientalis subsp. siciliensis (Orchidaceae), a new subspecies from Sicily, in Candollea 1993; 48: 213-236.
  4. (EN) World Checklist of Selected Plant Families, The Board of Trustees of Royal Botanic Gardens, Kew., http://apps.kew.org/wcsp/namedetail.do?accepted_id=190695&repSynonym_id=-9998&name_id=190695&status=true.
  5. Delforge, p. 258.

Bibliografia



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