Il nome del genere è di origine greca e deriva da filos, amico, e dendron, albero, che significa "che ama l'albero", e sta ad indicare il portamento rampicante di molte specie del genere.
Descrizione
Comprende moltissime specie dal fusto ascendente, alte da 50cm a 3 m ed oltre, talvolta rampicanti, con radici avventizie, foglie persistenti, cuoriformi più o meno acuminate, di grandi dimensioni, simili a quelle del genere Monstera con cui vengono a volte confuse[2]. La particolarità di queste piante sono i fiori che sono costituiti da una spata biancastra con al centro uno spadice giallo/biancastro. In natura questa pianta produce un frutto di sapore simile all'ananas ma coltivata in appartamento è molto raro che fruttifichi.
Philodendron microstictum Standl. & L. O. Williams
Philodendron opacum Croat & Grayum
Philodendron ornatum Schott
Philodendron pedatum (Hook.) Kunth
Philodendron pinnatifidum (Jacq.) Schott
Philodendron radiatum Schott
Philodendron recurvifolium Schott
Philodendron renauxii Reitz
Philodendron robustum Schott
Philodendron sagittifolium Liebm.
Philodendron sphalerum Schott
Philodendron squamiferum Poepp.
Philodendron standleyi Grayum
Philodendron tripartitum (Jacq.) Schott
Philodendron verrucosum L. Mathieu ex Schott
Philodendron wendlandii Schott
Usi
Come pianta ornamentale per l'eleganza del fogliame e il portamento rampicante o ricadente, viene coltivata in vaso per decorare gli appartamenti, o in serra temperata o calda per le specie più delicate.
Tra le specie più coltivate come piante ornamentali ci sono:
P. bipinnatifidum noto col nome comune di filodendro eretto, pianta non rampicante, a portamento raccolto, con il fusto centrale alto 1,5 m, da cui si dipartono lunghi steli che portano foglie quasi cuoriformi profondamente lobate;
P. burgundy, con fusti rampicanti alti oltre 2 m, a lenta crescita, che richiedono un tutore; ha gli steli e la pagina inferiore delle grandi foglie colorate di rosso vivo;
P. scandens, noto col nome comune di filodendro rampicante, pianta rampicante o a portamento strisciante ricadente, di rapida crescita; se sostenuta da un tutore adeguato supera rapidamente i 2 m di altezza; si caratterizza per le piccole foglie cuoriformi, appuntite e carnose, di un bel colore ramato da giovani che diventano verdi e di consistenza coriacea nel tempo;
P. erubescens, con le foglie allungate, rossastre sulla pagina inferiore.
Metodi di coltivazione
Le specie rampicanti semiepifite, necessitano di un tutore ricoperto di sfagno e mantenuto sempre umido; richiede ambienti caldi e ombreggiati, atmosfera caldo-umida, terriccio sciolto ricco di humus e miscelato a terra di foglie, ben drenato; nella bella stagione concimare 2 volte al mese con fertilizzante minerale liquido od organico in polvere, d'inverno con cadenza mensile; annaffiature regolari, mantenendo elevata l'umidità ambientale.
Se le radici invadono completamente il vaso, rinterrare o rinvasare in primavera, utilizzando una miscela in parti uguali di torba o terra di foglie e terriccio universale.
La moltiplicazione avviene per talea o per margotta
Avversità
Le cocciniglie sono i nemici più temibili per i Philodendron e vanno eliminate tempestivamente.
Il ristagno favorisce gli attacchi fungini che provocano marciumi, ingiallimento e seccume delle foglie.
La luce solare diretta, ambienti secchi e le basse temperature, possono danneggiare gravemente le foglie che disseccano e cadono.
Note
(EN) Philodendron, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 15 gennaio 2022.
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