Lo sparto steppico (nome scientifico Lygeum spartum L., 1754 è una specie di pianta spermatofita monocotiledone appartenente alla famiglia Poaceae (sottofamiglia Pooideae). È l'unica specie del genere LygeumLoefl., 1754; ed è anche l'unica specie della tribù Lygeeae J. Presl, 1846.[1][2]
Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV. Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica.
Il nome generico (Lygeum) deriva dal greco"lygos", parola che indica un ramoscello di salice (culmi utilizzati per la tessitura).[3][4] L'epiteto specifico (spartum) deriva dal greco "spartos" e indica la pianta Spartium junceum usata per fare le corde; il nome è stato trasferito alla pianta di questa voce in quanto utilizzata per lo stesso scopo.[5][6]
Il nome scientifico della specie è stato definito da Linneo (1707 – 1778), conosciuto anche come Carl von Linné, biologo e scrittore svedese considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Genera Plantarum Eorumque Characteres Naturales Secundum Numerum, Figuram, Situm, & Proportionem Omnium Fructificationis Partium. (Ed. 5). Stockholm" (Gen. Pl., ed. 5. Addend. p. [522].) del 1754.[7] Il nome scientifico del genere (Lygeum) è stato definito dal botanico svedese Pehr Löfling (1729 – 1756), allievo di Linneo, nella medesima pubblicazione.[8] Il nome scientifico della tribù (Lygeeae) è stato definito dal naturalista boemo Jan Svatopluk Presl (1791 – 1849) nella pubblicazione "Waobecný Rostl." del 1846.[2]
Descrizione
Il portamentoLe foglieInfiorescenzaI fioriSpighetta generica con tre fiori diversi
Altezza: 2 - 3 dm (massimo 70cm). La forma biologica è emicriptofita cespitosa (H caesp), sono piante erbacee, bienni o perenni, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e presentano ciuffi fitti di foglie che si dipartono dal suolo.[1][9][10][11][12][13][14][15]
Radici
Le radici sono secondarie da un corto rizoma. Il rizoma ha una consistenza indurita ed è ricoperto da squame embriciate.
Fusto
La parte aerea del fusto (culmo) è rigida. I culmi sono pieni con sezione più o meno rotonda.
Foglie
Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina abbracciante il fusto e priva di auricole, una ligula membranosa, allungata e a volte cigliata e una lamina a forma convoluto-giunchiforme con superficie glabra. Le venature sono parallelinervie. Non sono presenti i pseudopiccioli e, nell'epidermide delle foglia, le papille. Lunghezza della ligula: 4 – 5mm. Dimensioni della foglia: larghezza 1 – 2mm; lunghezza 50cm.
Infiorescenza
Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze sono terminali e le spighette sono appaiate o ternate alla fine dei fusti e sono avvolte da una spata fogliacea, rigida con molte nervature longitudinali. La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli, anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale. Lunghezza della spata: 3 - 4 cm.
Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, compresse lateralmente e prive di glume (o è presente solamente quella inferiore), sono formate da 2 - 3 fiori. Possono essere presenti dei fiori sterili; in questo caso sono in posizione distale rispetto a quelli fertili. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea (un profillo con due venature e cigliata) più lunga dei lemmi e 2 - 3 lemmi saldati a tubo lungamente villosi. La disarticolazione avviene con la rottura della rachilla tra i fiori o sopra i glumi persistenti. Lunghezza dei lemmi: 1,5 cm.
Fiore
I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.
Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[9]
, P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
Il perianzio è assente del tutto.
L'androceo è composto da 3 stami ognuno con un breve filamento libero, una antera sagittata e due teche. Le antere sono basifisse con deiscenza laterale. Il polline è monoporato.
Il gineceo è composto da 3-(2) carpelli connati formanti un ovario supero. L'ovario, glabro, ha un solo loculo con un solo ovulo subapicale (o quasi basale). L'ovulo è anfitropo e semianatropo e tenuinucellato o crassinucellato. Lo stilo, breve, è unico con due stigmi papillosi (non piumoso) e distinti.
Fioritura: da marzo a maggio.
Frutti
I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti e villosi, fusiformi, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è piccolo e provvisto di epiblasto ha un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono. Lunghezza del frutto: 1mm.
Riproduzione
Impollinazione: in generale le erbe delle Poaceae sono impollinate in modo anemogamo. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo.
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento – dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Distribuzione e habitat
Geoelemento: il tipo corologico (area di origine) è Mediterraneo.
Distribuzione: in Italia è una specie rara e si trova solamente al Sud (isole comprese). Nel resto dell'Europa si trova in Spagna; è presente anche nell'Africa mediterranea.[16]
Habitat: l'habitat tipico per questa pianta sono i pendii aridi e argillosi.
Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 300 ms.l.m..
Fitosociologia
Dal punto di vista fitosociologico, in Italia, la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[17]
Ordine: Lygeo sparti-Stipetalia tenacissimae Br.-Bl. & O. Bolòs, 1958
Alleanza: Moricandio arvensis-Lygeion sparti Brullo, De Marco & Signorello, 1990
Descrizione. L'alleanza Moricandio arvensis-Lygeion sparti è relativa alle praterie steppiche sud-mediterranee dei versanti acclivi delle colline costiere, costituite prevalentemente da argille. I relativi territori sono caratterizzati da bioclima termomediterraneo secco o subumido. In Italia l’alleanza caratterizza le praterie steppiche della Sicilia e della Calabria meridionale.[18]
Alcune specie presenti nell'associazione: Eryngium dichotomum, Eryngium triquetrum, Dactylis hispanica, Asphodelus ramosus, Charybdis maritima, Moricandia arvensis, Moricandia arvensis, Capparis sicula.
Altre alleanze per questa specie sono: Polygonion tenoreani.[17]
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questa specie (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[12]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, il genere della specie di questa voce è descritto al'interno della sottofamiglia Pooideae (tribù Lygeeae).[1][9]
Filogenesi
Il genere Lygeum (insieme con le tribù Brachyelytrum e Nardeae) rappresenta il primo ramo divergente delle Pooideae.[1] La tribù Lygeeae (il cui unico genere è Lygeum) insieme alla tribù Nardeae forma la supertribù Nardodae.[19] L'inquadramento tassonomico di questa specie non è ancora ben definito e alcuni Autori descrivono questa specie all'interno della tribù Nardeae.[1]
Con questa specie, da un punto di vista filogenetico, tutta la rimanente sottofamiglia si presenta con le seguenti sinapomorfie:[1]
La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli.
Le spighette sono compresse lateralmente.
I margini embrionali della foglia non si sovrappongono.
Prodromo della vegetazione italiana, su prodromo-vegetazione-italia.org, p.55.1.1 ALL. MORICANDIO ARVENSIS-LYGEION SPARTI BRULLO, DE MARCO & SIGNORELLO 1990. URL consultato il 1º febbraio 2019.
Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN88-7287-344-4.
G. Pasqua, G. Abbate e C. Forni, Botanica Generale - Diversità vegetale, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2015, ISBN978-88-299-2718-0.
Grass Phylogeny Working Group, Phylogeny and Classification of Poaceae (PDF), in Annals of the Missouri Botanical Garden, vol.88, n.3, 2001, pp.373-457. URL consultato il 2 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии