La ginestra dell'Etna (Genista aetnensis (Raf. ex Biv.) DC.) è una pianta della famiglia delle Fabaceae[1], endemica di Sicilia e Sardegna.
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Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Fabales |
Famiglia | Fabaceae |
Sottofamiglia | Faboideae |
Tribù | Genisteae |
Genere | Genista |
Specie | G. aetnensis |
Nomenclatura binomiale | |
Genista aetnensis (Raf. ex Biv.) DC. | |
Sinonimi | |
Spartium aetnense | |
È una pianta a portamento arboreo, che può anche arrivare a dieci metri di altezza. Questa caratteristica la differenzia dalle altre ginestre che hanno normalmente un portamento arbustivo. La chioma è espansa e irregolare e formata da rami giunchiformi verdi.
Le foglie, presenti da ottobre ad aprile, sono lanceolate e lunghe 1 cm, rivestite di lanosità bianca. Cadono quando la pianta si prepara a fiorire.
I fiori sono gialli e disposti in racemi allungati.
I frutti sono dei legumi bruni e glabri, falciformi, che contengono 2-4 semi lenticolari.
Nel contesto Etneo gli aspetti caratterizzati prevalentemente dalla Genista aetnensis, sono sovente interessati da essenze tipiche dei boschi come: Quercus pubescens s.l., Quercus cerris, Betula aetnensis, Fagus sylvatica. Colonizzano superfici laviche e rappresentano formazioni di macchia primaria o secondaria in dipendenza delle stazioni in cui sono ubicati. Presentano un corteggio floristico molto variabile dovuto a differerenze ecologiche e dinamiche e soprattutto in rapporto al posto che ciascun esempio di vegetazione occupa nella serie evolutiva alla quale appartiene. Di solito il corteggio floristico, per nulla definito, è più ricco negli aggruppamenti di origine secondaria. L’aggruppamento a Genista aetnensis, ampiamente diffuso su tutto il vulcano assume un ruolo di primo piano nei processi di colonizzazione delle colate laviche ed ha il suo optimum nell’orizzonte dei Querco-Fagetea, ove talora è anche rappresentata allo stato arboreo
Cresce spontaneamente in Sicilia, endemica dei versanti collinari e montani dell'Etna, talora in associazione con Adenocarpus bivonii, e nella Sardegna orientale. È stata introdotta, per rimboschimento, sul Vesuvio e sui monti Peloritani
Predilige terreni poveri e siccitosi.
Fino alla creazione del Parco dell'Etna è stata utilizzata per ottenere carbone. È infatti possibile notare in alcune zone la crescita tipica delle piante da ceduo.
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