La granata rupicola (Bassia saxicola (Guss.) B. J. Scott, 1978) è una pianta appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae, il cui areale è limitato a poche stazioni in Campania (Capri e Capo Palinuro) e Sicilia (isolotto di Strombolicchio).
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Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
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«È una delle piante più rare ed interessanti della Flora Italica... Ad ogni studioso della natura che dovesse incontrarla, l'invito pressante a rispettarla con ogni cautela, a favorirne la disseminazione, ad adoperarsi affinché siano adottati provvedimenti che ne garantiscano la conservazione.» |
(Sandro Pignatti, Flora d'Italia, 1982) |
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Stato di conservazione | |
![]() In pericolo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Chenopodiaceae |
Genere | Bassia |
Specie | B.saxicola |
Nomenclatura binomiale | |
Bassia saxicola (Guss.) B. J. Scott, 1978 | |
Sinonimi | |
Kochia saxicola | |
Bassia saxicola è una pianta perenne camefita suffruticosa, alta 15–50 cm, prostrata, con fusti legnosi, contorti e ramificati.
Le foglie sono lineari, carnoso-succose, prive di picciolo, lunghe 6–12 mm, solitarie.
I fiori, verde-olivacei, sono riuniti in pannocchie; il perianzio ha un diametro di 5–6 mm e presenta ali a ventaglio, con margine intero, membranoso, di colore bruno-rossiccio.
Fiorisce in agosto-ottobre; fruttifica da ottobre a gennaio.
Questa specie è stata descritta per la prima volta dal botanico Giovanni Gussone verso la metà del XIX secolo a Ischia, dove oggi è definitivamente estinta. Successivamente fu segnalata a Capri, dove tuttora sopravvive una popolazione di un centinaio di esemplari, localizzata su una rupe costiera difficilmente accessibile, e sull'isolotto di Strombolicchio (isole Eolie). Nel novembre 2011 è stata infine documentata la sua presenza sul promontorio di Capo Palinuro, nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano.[2]
L'habitat è rappresentato da rupi costiere soggette all'azione dell'aerosol marino. Si trova in associazione a Crithmum maritimum e Limonium spp.
Per la ristrettezza dell'areale e la esiguità delle popolazioni note (che complessivamente raggiungono le poche centinaia di esemplari), la IUCN Red List classifica B. saxicola come specie in pericolo di estinzione (Endangered).[1]
Figura nell'Appendice I della Convention on International Trade of Endangered Species (CITES)[3] e, come specie di interesse prioritario, nell'Appendice II della Direttiva 43/92/CEE "Flora, Fauna e Habitat" (Direttiva Habitat), nonché sulla Lista Rossa Regionale redatta da Conti (1997)[4].
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