Lo spillone di Sardegna (Armeria sardoa Spreng., 1827) è una pianta erbacea perenne, camefita suffruticosa, appartenente alla famiglia delle Plumbaginaceae.
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Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica. |
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Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
Ordine | Caryophyllales |
Famiglia | Plumbaginaceae |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Caryophyllidae |
Ordine | Plumbaginales |
Famiglia | Plumbaginaceae |
Genere | Armeria |
Specie | A. sardoa |
Nomenclatura binomiale | |
Armeria sardoa Spreng., 1827 | |
Sottospecie | |
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È una specie endemica della Sardegna e la si può ritrovare in tutte le zone montuose dell'isola.
La pianta si sviluppa per un'altezza compresa tra i 4 ed i 40 centimetri, con un breve fusto legnoso sul quale si innestano numerosi scapi.
Le foglie sono lineari e si sviluppano in rosette basali piuttosto rade, raggiungendo una lunghezza compresa tra 1 e 5 centimetri. Presentano una sola nervatura. Quelle più esterne hanno una larghezza non superiore ai 2 millimetri mentre quelle interne non superano il millimetro.
I fiori si sviluppano in capolini del diametro compreso tra 10 e 14 millimetri che sono portati da lunghi scapi. Ogni capolino è composto da circa 40 spighette. Sono presenti delle bratee ovali che proteggono il capolino. Esternamente alle brattee vi sono delle squamette. Il calice è lungo tra i 4,5 ed i 6 millimetri e la corolla assume una colorazione rosea. La fioritura avviene nel periodo compreso tra maggio e luglio.
L'apparato radicale è costituito da un corto fittone dal quale emerge il breve fusto.
È diffusa in Sardegna. Il suo habitat naturale è rappresentato dalle aree rocciose e dai pascoli montani, preferibilmente in terreni silicei. Vegeta a quote comprese tra 0 e 1.800 metri.
Allo stato attuale non esistono misure di tutela per questa specie, nonostante un progetto di legge a tale proposito presentato da alcuni consiglieri del Consiglio regionale della Sardegna nel 2006[1].
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