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Anemonoides baldensis ((L.) Galasso, Banfi & Soldano, 2005), comunemente noto come anemone del Monte Baldo, è una piccola pianta erbacea dai delicati fiori bianchi appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, diffusa sulla catena delle Alpi[1].

Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Anemone del Monte Baldo
Anemonoides baldensis
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Eudicotiledoni basali
Ordine Ranunculales
Famiglia Ranunculaceae
Sottofamiglia Ranunculoideae
Tribù Anemoneae
Genere Anemonoides
Specie A. baldensis
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Magnoliidae
Ordine Ranunculales
Famiglia Ranunculaceae
Sottofamiglia Ranunculoideae
Tribù Anemoneae
Genere Anemonoides
Specie A. baldensis
Nomenclatura binomiale
Anemonoides baldensis
(L.) Galasso, Banfi & Soldano, 2005
Sinonimi

Anemone alpina
Scop.
Anemone baldensis
L.
Anemone fragifera
Wulfen
Pulsatilla baldensis
(L.) Delarbre

Nomi comuni

(DE) Monte-Baldo-Anemone
(FR) Anémone du Mont Baldo


Etimologia


Il nome del genere a cui apparteniene questo fiore (anemonoides) segue per la prima parte l'etimologia del genere Anemone: questo nome è attribuito a Teofrasto e significa fiore del vento in riferimento alle fragili corolle variamente colorate che si agitano al minimo spirare del vento. Infatti in greco anemos = vento. Altri fanno derivare il nome del genere dal fiume Anemo che scorre presso Ravenna, dove si dice che per la prima volta gli antichi avrebbero scoperto questo fiore. Ma ci sono anche interpretazioni mitologiche: per i greci Anemone era la sposa di Zefiro (vento caldo dell'ovest che favoriva la nascita dei fiori e dei frutti)[2]. Il nome della specie (baldensis) fa riferimento al Monte Baldo (areale dove questa specie si trova facilmente). Il suffisso -oides significa letteralmente "a forma di", data la somiglianza tra le specie appartenenti a questi due generi.
Il binomio scientifico attualmente accettato si rifà al basionimo Anemone baldensis, proposto da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione ”Mantissa Plantarum” del 1767.


Descrizione


È una pianta erbacea non molto alta che raggiunge i 5 – 25 cm d'altezza. La forma biologica è definita come emicriptofita scaposa (H scap), ossia sono piante perenni, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve, dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie.


Radici


Le radici sono secondarie da rizoma.


Fusto



Foglie


Le foglie caulineLocalità: sorgenti del Piave, Sappada (BL), 1820 m s.l.m. - 18/06/2009
Le foglie cauline
Località: sorgenti del Piave, Sappada (BL), 1820 m s.l.m. - 18/06/2009

Infiorescenza


InfiorescenzaLocalità: sorgenti del Piave, Sappada (BL), 1820 m s.l.m. - 18/06/2009
Infiorescenza
Località: sorgenti del Piave, Sappada (BL), 1820 m s.l.m. - 18/06/2009

L'infiorescenza è formata da scapi uniflori peduncolati che sorgono da brattee di tipo fogliare.


Fiore


Il fioreLocalità: sorgenti del Piave, Sappada (BL), 1820 m s.l.m. - 18/06/2009
Il fiore
Località: sorgenti del Piave, Sappada (BL), 1820 m s.l.m. - 18/06/2009

I fiori sono attinomorfi, dialitepali con perianzio aploclamidato ossia formato da un solo verticillo di elementi più o meno indifferenziati (= tepali/petali). In questo tipo di fiore è presente la poliandria primaria, ossia una struttura primitiva (dal punto di vista evolutivo) caratterizzata da numerosi stami a disposizione spiralata. I nettari non sono presenti. I fiori sono di colore bianco, spesso sfumati all'esterno di purpureo o di verde. Diametro del fiore: 22 – 40 mm.

* K 0, C 6 - 10, A molti, G molti (supero)[3]

Frutti


Il frutto è una testa pedicellata di acheni a forma ovale. La forma degli acheni va da ellissoide a ovata. Ogni achenio è alato e sormontato da un breve becco ed è inoltre lanoso. Dimensione dell'achenio: larghezza 6 – 7 mm; lunghezza 10 – 13 mm.


Riproduzione


La riproduzione di questa pianta avviene per via sessuata grazie all'impollinazione degli insetti pronubi (impollinazione entomogama).


Distribuzione e habitat


Distribuzione della pianta
Distribuzione della pianta

Fitosociologia


Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale[5]:

Formazione: delle comunità delle praterie rase dei piani subalpino e alpino con dominanza di emicriptofite
Classe: Elyno-Seslerietea variae

Sistematica


Il genere Anemone comprende diverse decine di specie una dozzina delle quali sono proprie della flora spontanea italiana. Il genere storicamente veniva diviso in tre sezioni[2]:

Attualmente la prima e l'ultima sezione formano dei generi distinti; mentre è la sezione centrale che ora descrive gli anemoni veri e propri; quindi l'Anemone baldensis appartiene al gruppo centrale. Per contro alcuni studi[6] di tipo filogenetico sul DNA dei cloroplasti sembrano rimettere in discussione quest'ultima tassonomia in quanto viene proposto il “rientro” nel genere Anemone dei gruppi Pulsatilla ed Hepatica.
Il numero cromosomico di A. baldensis è: 2n = 16[7].


Sinonimi


Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:


Specie simili


Altre due specie di anemoni possono essere confuse con l'Anemone del Monte Baldo:


Usi



Giardinaggio


L'impiego maggiore (e anche unico) di queste piante è nel giardinaggio per formare aiuole o bordure nella costruzione di giardini rocciosi o alpini.


Note


  1. (EN) Anemonoides baldensis (L.) Galasso, Banfi & Soldano, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 5 febbraio 2021.
  2. Motta, vol. 1 - p. 120.
  3. Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 25 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  4. Pignatti, vol. 1 - p. 278.
  5. Flora Alpina, vol. 1 - pag. 142.
  6. Sara B. Hoot, Anton A. Reznicek, Jeffrey D. Palmer, Phylogenetic relationships in Anemone (Ranunculaceae) based on morphology and chloroplast DNA, in Systematic Botany, 1994 – 19(1): pp. 169-200.
  7. Index synonymique de la flore de France, su www2.dijon.inra.fr. URL consultato il 28 agosto 2010.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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[fr] Anémone du mont Baldo

Anemone baldensis
- [it] Anemonoides baldensis



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