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Agropyron Gaertn., 1770 (nome comune: gramigna) è un genere di piante spermatofita monocotiledone appartenente alla famiglia Poaceae (ex. Graminacee).[1][2]

Come leggere il tassobox
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Gramigna
Agropyron fragile
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
(clade) Commelinidi
Ordine Poales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Pooideae
Tribù Triticeae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Sottoclasse Commelinidae
Ordine Cyperales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Pooideae
Tribù Triticeae
Genere Agropyron
Gaertn., 1770
Nomi comuni

Agropiro

Specie

Etimologia


In nome generico (Agropyron) deriva da due parole greche: "agros" (= campo) e "pyros" (= grano), ossia "grano dei campi"[3]; è una pianta simile al grano ma non coltivata come un cereale.[4]

Il binomio scientifico di questo genere è definito dal botanico tedesco Joseph Gaertner (Calw, 12 marzo 1732 – Tubinga, 14 luglio 1791) nella pubblicazione "Novi Commentarii Academiae Scientiarum Imperalis Petropolitanae. St. Petersburg" (Novi Comment. Acad. Sci. Imp. Petrop. 14(1): 539 - 1770)[5] del 1770.[2]


Descrizione


Il portamentoAgropyron dasyanthum
Il portamento
Agropyron dasyanthum
InfiorescenzaAgropyron cristatum
Infiorescenza
Agropyron cristatum
I fioriAgropyron cristatum
I fiori
Agropyron cristatum
I semiAgropyron desertorum
I semi
Agropyron desertorum
Spighetta generica con tre fiori diversi
Spighetta generica con tre fiori diversi

Queste piante arrivano ad una altezza massima di 10 dm. La forma biologica in genere è emicriptofita cespitosa (H caesp), sono piante erbacee, bienni o perenni, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e presentano ciuffi fitti di foglie che si dipartono dal suolo. Sono presenti anche specie rizomatose striscianti.[1][3][6][7][8][9][10][11]


Radici


Le radici sono del tipo fascicolato.


Fusto


La parte aerea della pianta è densamente cespugliosa con fusti ascendenti o decombenti o genicolati alla base. La superficie può essere puberulenta (raramente è completamente glabra).


Foglie


Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie. Non sono presenti i pseudopiccioli e, nell'epidermide delle foglia, le papille.


Infiorescenza


Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze di tipo racemoso terminale hanno la forma di una pannocchia da oblunga-ovoidale a ovoide-lanceolata, densa ed appiattita. Le spighe sono formate da 3 o più spighette fertili e sessili, disposte in modo distico una per nodo. La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli (o a due ranghi[12]), anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale.


Spighetta


Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, compresse lateralmente, sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da 3 a 16 fiori. Possono essere presenti dei fiori sterili; in questo caso sono in posizione distale rispetto a quelli fertili. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. La disarticolazione avviene con la rottura della rachilla tra i fiori o sopra le glume persistenti (l'asse dell'infiorescenza non si disarticola). Inoltre la rachide ha brevissimi internodi (1 mm o meno nella specie A. cristatum) per cui le spighette sono più o meno orizzontali. In genere le spighette sono lunghe più di 3 volte la lunghezza degli internodi.


Fiore


I fiori fertili sono attinomorfi formati da 3 verticilli: perianzio ridotto, androceo e gineceo.

*, P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.

Frutti


I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, con forme da ovate a oblunghe, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è lungo 1/3 della lunghezza del frutto ed è provvisto di epiblasto; ha inoltre un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono.


Riproduzione


Come gran parte delle Poaceae, le specie di questo genere si riproducono per impollinazione anemogama. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo. La dispersione dei semi avviene inizialmente a opera del vento (dispersione anemocora) e una volta giunti a terra grazie all'azione di insetti come le formiche (mirmecoria). In particolare i frutti di queste erbe possono sopravvivere al passaggio attraverso le budella dei mammiferi e possono essere trovati a germogliare nello sterco.[13]


Distribuzione e habitat


La distribuzione delle specie del genere Agropyron è relativa all'Eurasia.[1] In genere queste piante prediligono i luoghi erbosi sterili.


Specie della zona alpina


Delle 2 specie presenti nella flora spontanea italiana, una sola vive sull'arco alpino. I dati seguenti mettono in evidenza alcuni caratteri relativi all'habitat, al substrato e alla distribuzione della specie alpina Agropyron cristatum[14].


Tassonomia


La famiglia di appartenenza di questo genere (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[8]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, il genere Agropyron è descritto all'interno della sottofamiglia Pooideae con circa una dozzina di specie distribuite in Europa, Medio Oriente, Asia temperata e Nord America.[1][6]


Filogenesi


Il genere di questa voce è descritto all'interno della tribù Triticeae (supertribù Triticodae T.D. Macfarl. & L. Watson, 1982). La supertribù Triticodae comprende tre tribù: Littledaleeae, Bromeae e Triticeae. All'interno della supertribù, la tribù Triticeae forma un "gruppo fratello" con la tribù Bromeae.[15]

L'asimmetria della carena delle glume e dei lemmi è una sinapomorfia per il genere di questa specie, che include piante con il genoma designato "P".[1]

Tradizionalmente il genere Agropyron comprendeva altre specie ora descritte all'interno di altri generi (Pseudoroegneria, Thinopyrum, Elymus, Eremopyrum e Pascopyrum) rendendo tale gruppo polifiletico. Il genere Agropyron attualmente include solo specie perenni con le carene delle glume e dei lemmi asimmetriche.[1]

Il numero cromosomico per questo genere è: 2n = 14, 28 e 42.[1]


Elenco completo delle specie


Il genere Agropyron comprende le seguenti specie[10] (per alcune specie è indicata la distribuzione europeo-mediterranea[16]).


Specie della flora spontanea italiana


Nella Penisola Italiana sono presenti, più o meno, allo stato spontaneo due specie:[17]


Sinonimi


Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[10]


Note


  1. Kellogg 2015, pag. 225.
  2. The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 28 marzo 2020.
  3. Motta 1960, Vol. 1 - pag. 58.
  4. Etymo Grasses 2007, pag. 18.
  5. BHL - Biodiversity Heritage Library, su biodiversitylibrary.org. URL consultato il 28 marzo 2020.
  6. Judd et al 2007, pag. 311.
  7. Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 536.
  8. Strasburger 2007, pag. 814.
  9. Pasqua et al 2015, pag. 467.
  10. Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su powo.science.kew.org. URL consultato il 28 marzo 2020.
  11. eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 28 marzo 2020.
  12. Kellogg 2015, pag. 28.
  13. Kellogg 2015, pag. 73.
  14. Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 930.
  15. Soreng et al. 2017, pag.284.
  16. EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 30 marzo 2020.
  17. Conti et al. 2005, pag. 47.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


Portale Biologia
Portale Botanica

На других языках


[es] Agropyron

Agropyron es un género de gramíneas (Poaceae),[1] distribuidas en regiones templadas de todo el mundo. Comprende 592 especies descritas y de estas, solo 25 aceptadas.[2]

[fr] Agropyron

Agropyron est un genre de plantes monocotylédones de la famille des Poaceae, originaires d'Europe et d'Asie. Certaines espèces du genre sont communément appelées "Chiendent".
- [it] Agropyron

[ru] Житняк

Житня́к (лат. Agropýron) — род многолетних травянистых растений семейства Злаки, или Мятликовые (Poaceae) родом из Евразии и Северной Африки. Некоторые виды житняка были завезены в Северную Америку, Австралию и Новую Зеландию[2].



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