L'acanto (Acanthus mollis L.) è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Acanthaceae[1].
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Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Ordine | Lamiales |
Famiglia | Acanthaceae |
Genere | Acanthus |
Specie | A. mollis |
Nomenclatura binomiale | |
Acanthus mollis L. | |
Nomi comuni | |
bocca di lupo, brancalupo, branca orsina | |
L'acanto è una pianta erbacea perenne che può raggiungere anche 1,5 m di altezza[2]. Le foglie hanno un picciolo lungo e robusto e una lamina color verde brillante; sono di forma pennatifida con lobi profondamente inciso-dentati. Il fusto è fiorifero (porta cioè i fiori direttamente su di esso). I fiori sono raccolti in lunghe spighe terminali di forma vagamente cilindrica; sono piuttosto vistosi per il contrasto cromatico tra la corolla (di colore bianco con sfumature rosa pallido) e il calice (rosso-violaceo). Gli stami sono funzionali, in numero di 4 per ogni fiore, ai quali si aggiunge uno stamidio. I frutti sono capsule loculicide bivalvi ad apertura esplosiva. I semi sono piuttosto grossi e lisci, di color nero-brunastro. Il periodo di fioritura va da marzo a giugno.
L'acanto è diffuso nella regione mediterranea occidentale e centrale; il suo areale va dall'Africa nord-occidentale alla Croazia e comprende anche il Portogallo. In Italia è comune lungo le coste sia del territorio peninsulare che delle isole, penetrando sempre più nell'entroterra man mano che si procede verso sud.
La pianta di A. mollis non presenta problematiche causate da insetti. Tuttavia il fogliame può essere compromesso in modo esteso da erosioni provocate in prevalenza da lumache (chiocciole) e limacce.
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