Grifola frondosa (Dicks.) Gray, A Natural Arrangement of British Plants (London) 1: 643 (1821)
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Grifola frondosa
Classificazione scientifica
Dominio
Eukaryota
Regno
Fungi
Divisione
Basidiomycota
Classe
Basidiomycetes
Ordine
Polyporales
Famiglia
Meripilaceae
Genere
Grifola
Specie
G. frondosa
Nomenclatura binomiale
Grifola frondosa (Dicks.) Gray, 1821
?
Caratteristiche morfologiche Grifola frondosa
Cappello ondulato
Imenio pori
Lamelle decorrenti
Sporata bianca
Velo nudo
Carne immutabile
Parassita
Commestibile
La Grifola frondosa (ovvero Grifos frondosus) è un fungo non molto diffuso che cresce sotto gli alberi di castagno ed appartiene alla famiglia delle Meripilaceae. In Giappone e nel mondo è anche conosciuto col nome di "Maitake".
Non è da confondere col Laetiporus sulphureus che all'estero è noto con l'appellativo similare di "Gallina dei boschi" (Chicken of the Woods, invece del sinonimico Hen of the Woods per la grifola frondosa) per via del suo carpoforo frondoso che ricorda il piumaggio del noto volatile.
Si tratta di un fungo saprofita - parassita; saprofita, perché si sviluppa sui ceppi di castagni tagliati o morti di recente, parassita perché provocherà la morte delle piante su cui si sviluppa.[1]
Descrizione della specie
Carpoforo
Fino a 80cm, ramificato a cappelli sovrapposti a forma di ventaglio di colore bruno o grigiastro, con margine ondulato. Può arrivare a pesare 22kg.
Tubuli
Corti, decorrenti.
Pori
Rotondi, bianchi.
Inizialmente piccoli, diventano piuttosto grandi con l'età.
Gambo
Ramificato, di colore bianco, collegato lateralmente ai cappelli.
Carne
Bianca, immutabile, fragile. Invecchiando la carne diventa coriacea.[1]
Odore: intenso, non ben definibile.
Sapore: mite, delicato.
Spore
Bianche in massa.
Habitat
Le sue aree di diffusione per elezione sono il Giappone e in Italia l'Appennino, le pre-Alpi marittime piemontesi e la Sila (Calabria).
Si trova tra fine agosto, settembre e ottobre nei boschi di latifoglie. In particolare nei ceppi dei castagni tagliati dove si ripresenta, nello stesso posto, in annate alterne (ogni 2-4 anni). Risulta infatti difficile trovarlo tutti gli anni e non è comunque un fungo comune.
Commestibilità
Ottima.
Secondo recenti studi sembra possedere spiccate proprietà officinali.
Tagliato finemente, si può mangiare fritto, in salsa (con latte o vino rosso) ed anche sott'olio.
Ogni zona d’Italia ha il suo nome per questo fungo: Grifo, Grifone, nell’Appennino reggiano e in provincia di Lucca, Grifola, Fungo reale, Polipero frondoso, Barbagina o Barbagino in Liguria, Cavazza in Lunigiana, Quarin, Berbesin/Uriin o Pruna in Piemonte, Nasca in Calabria, Fungagnino nella provincia di Pistoia.[1]
Note
Attenzione
secondo voci la specie in questione ha scatenato delle reazioni allergiche in alcuni individui. Si consiglia prudenza.
Etimologia
Genere: dal greco "grifos" = rete di giunchi intrecciati.
Specie: dal latino "frondosus" = frondoso, per via del carpoforo che riconda le fronde di una pianta.
Ricerche in medicina
Avvertenza
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Il Maitake è ricco di minerali (il potassio, calcio, e magnesio), varie vitamine (B2, D2 e Niacina), fibre e amminoacidi. Il costituente attivo che potenzia ed esalta l'attività immunitaria è stato identificato negli ultimi anni ottanta, si tratta di un materiale avvolto da una proteina polisaccaride beta-glucano, un composto talvolta ritrovato nei funghi dell'ordine Polyporales.
La prevenzione del cancro è uno degli usi prevalentemente suggeriti per l'estratto di questo fungo[2][3][4].
Questo fungo noto terapeuticamente come Maitake è ritenuto esplicare i suoi effetti in quanto è attivatore di alcune protezioni, come i macrofagi, le cellule Natural Killer, le cellule T, l'interleukina-1 e l'anione superossido, tutte quante con provate attività anti tumorali. Nel 2009, una sperimentazione umana phase I/II ha dimostrato che il Maitake stimola il sistema immunitario dei pazienti affetti da cancro polmonare.[5] Alcuni relativamente ristretti esperimenti su pazienti affetti da tumori hanno rivelato che questo fungo stimola le cellule NK.[6][7] Anche una ricerca In vitro ha dimostrato che il Maitake attiva le cellule NK.[8]
Esperimenti cellulari dimostrano che il Maitake induce l'apoptosi[9][10][11][12] e inibisce la metastasi[13]. L'apoptosi è stata indotta in cellule di cancro alla prostata, e i ricercatori hanno supposto che il fungo può essere attivo anche su umani affetti da questo genere di tumore.[14]
Esperimenti In vitro hanno rivelato che il Maitake inibisce la crescita di vari tipi di cellule tumorali.[15][16][17] Ristretti esperimenti su pazienti affetti da cancro hanno anche dimostrato in vitro che l'azione antitumorale deve ritenersi rilevante sugli umani.[18][19] Un esperimento in vivo ha dimostrato che questo fungo stimola il sistema immunitario innato e adattivo di normali topi.[20]
Molti ricercatori hanno indicato che il fungo ha l'abilità di regolare la pressione sanguigna, il glucosio nel sangue, l'insulina, il siero del plasma sanguigno e la concentrazione dei lipidi nel fegato, il colesterolo, i trigliceridi, ed i fosfolipidi, e che può essere utile per ottenere cali ponderali o nelle situazioni di insulinoresistenza; molte ricerche dimostrano che l'uso culinario del Maitake ha un effetto ipoglicemico sullo zucchero nel sangue,[21][22][23][24][25][26] dovuto al fatto che naturalmente il fungo contiene l'inibitore dell'alfa glicosidasi.
Uno studio suggerisce che il fungo da solo può indurre l'ovulazione nelle pazienti con policistosi ovarica e può essere utile come terapia aggiuntiva per i pazienti che hanno fallito il trattamento di prima linea con il clomifene.[27]
Nella Medicina tradizionale cinese e giapponese viene utilizzato per stimolare il sistema immunitario.
Kodama N, Komuta K, Nanba H., Can maitake MD-fraction aid cancer patients?, in Altern Med Rev., vol.7, n.3, 2002, pp.236-9, PMID12126464.
Deng G, Lin H, Seidman A, Fornier M,, A phase I/II trial of a polysaccharide extract from Grifola frondosa (Maitake mushroom) in breast cancer patients: immunological effects., in J Cancer Res Clin Oncol., marzo 2009, PMID19253021.
Kodama N, Komuta K, Nanba H., Effect of Maitake (Grifola frondosa) D-Fraction on the activation of NK cells in cancer patients., in J Med Food., vol.6, n.4, Japan, pp.371-7, PMID14977447.
Kodama N, Komuta K, Sakai N, Nanba H., Effects of D-Fraction, a polysaccharide from Grifola frondosa on tumor growth involve activation of NK cells., in Biol Pharm Bull., vol.25, n.12, 2002, pp.1647-50, PMID12499658.
Kodama N, Asakawa A, Inui A, Masuda Y, Nanba H, Enhancement of cytotoxicity of NK cells by D-Fraction, a polysaccharide from Grifola frondosa., in Oncol Rep., vol.13, n.3, 2005, pp.497-502, PMID15706424.
Lin JT, Liu WH, o-Orsellinaldehyde from the submerged culture of the edible mushroom Grifola frondosa exhibits selective cytotoxic effect against Hep 3B cells through apoptosis., in J Agric Food Chem., vol.4, n.54, pp.7564-9, PMID17002422.
Lee JS, Park BC, Ko YJ,, Grifola frondosa (maitake mushroom) water extract inhibits vascular endothelial growth factor-induced angiogenesis through inhibition of reactive oxygen species and extracellular signal-regulated kinase phosphorylation., in J Med Food., vol.11, n.4, 2008, pp.643-51, PMID19053855.
Cui, Li, Xu, Induction of apoptosis in SGC-7901 cells by polysaccharide-peptide GFPS1b from the cultured mycelia of Grifola frondosa GF9801., in Toxicol In Vitro., vol.21, n.3, aprile 2007, pp.417-27, PMID17150327.
Gu YH, Belury MA., Selective induction of apoptosis in murine skin carcinoma cells (CH72) by an ethanol extract of Lentinula edodes., in Cancer Lett., vol.220, n.1, marzo 2005, pp.21-8, PMID15737684.
Masuda Y, Murata Y, Hayashi M, Nanba H., Inhibitory effect of MD-Fraction on tumor metastasis: involvement of NK cell activation and suppression of intercellular adhesion molecule (ICAM)-1 expression in lung vascular endothelial cells., in Biol Pharm Bull., vol.31, n.6, pp.1104-8, PMID18520039.
Fullerton SA, Samadi AA, Induction of apoptosis in human prostatic cancer cells with beta-glucan (Maitake mushroom polysaccharide)., in Mol Urol., vol.4, n.1, 2000, pp.7-13, PMID10851301.
Konno S., Potential growth inhibitory effect of maitake D-fraction on canine cancer cells., in Vet Ther., vol.5, n.4, 2004, pp.263-71, PMID15719326.
Konno S., Effect of various natural products on growth of bladder cancer cells: two promising mushroom extracts., in Altern Med Rev., vol.12, n.1, marzo 2007, pp.63-8, PMID17397268.
Kodama N, Murata Y, Nanba H., Administration of a polysaccharide from Grifola frondosa stimulates immune function of normal mice., in J Med Food., vol.7, n.2, 2004, pp.141-5, PMID15298759.
Kubo K, Aoki H, Nanba H., Anti-diabetic activity present in the fruit body of Grifola frondosa (Maitake). I., in Biol Pharm Bull., vol.17, n.8, agosto 1994, pp.1106–10, ISSN0918-6158(WC· ACNP), PMID7820117.
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