Il Boletus calopus è una specie facilmente riconoscibile per la combinazione dei colori vivaci e per il sapore amaro della carne. Insieme al Boletus radicans, infatti, è uno dei Boleti più amari.
Descrizione della specie
Cappello
Diametro fino a 20cm, carnoso, emisferico poi convesso, asciutto, non viscoso, di colore beige pallido, camoscio olivastro; margine inizialmente involuto.
Pori
Molto piccoli, arrotondati; di colore giallo citrino poi verdastri, al tocco diventano velocemente verde-bluastri.
Tubuli
Lunghi fino a 30mm, annesso-sinuati; giallo pallido, al taglio virano all'azzurro-blu.
Gambo
8-12 x 4–5cm, molto variabile, può essere qualche volta slanciato, cilindrico, tozzo, corto, bulboso-ventricoso, finemente reticolato; rosso porpora, giallo vicino ai tubuli, quasi mai interamente rosso, presenta un reticolo a maglie allungate, bianco in alto e concolore alla base.
Carne
Crema-grigio-giallastra, pallida, verde-bluastra al taglio; compatta, dura.
Odore: acidulo, simile a quello della colla vinilica.
Sapore: prima dolciastro, poi molto amaro. Prestare attenzione in quanto l'acredine può variare a seconda della zona di crescita.
Spore
Giallo-oliva in massa, 2-15 x 4-6 µm, fusiformi.
Habitat
Fruttifica nei boschi di latifoglie e aghifoglie in estate-autunno.
Illustrazione di B. calopus
Commestibilità
Praticamente immangiabile per il sapore molto amaro.
Oltre a ciò è anche leggermente tossico, comunque non al livello del congenere Boletus satanas.
Specie simili
I più inesperti possono confonderlo, per via del colore chiaro del cappello e del colore rosso sul gambo, con il celeberrimo Boletus satanas (velenoso); quest'ultimo è però più massiccio, ha pori rossi e carne non amara bensì dolciastra.
Un altro fungo con il quale può essere confuso è il commestibile Boletus fechtneri, anch'esso a carne non amara.
Sinonimi e binomi obsoleti
Boletus olivaceus Schaeff., Fungorum qui in Bavaria et Palatinatu circa Ratisbonam nascuntur 4: 77 (1774)
Boletus pachypus sensu NCL (1960), auct. brit.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)
Carlo Papetti, Giovanni Consiglio e Giampaolo Simonini (a cura di), Atlante fotografico dei Funghi d'Italia Vol.I, Associazione Micologica Bresadola, 1999.
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