Vulpavus era un mammifero carnivoro vissuto in Nordamerica durante l' Eocene inferiore, nella fascia d'età compresa tra 50,3 e 46,2 milioni di anni fa. È uno dei più conosciuti esponenti della famiglia dei Miacidi, grazie alla grande disponibilità di reperti fossili.
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Stato di conservazione | |
Fossile | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Gnathostomata |
Classe | Mammalia |
Ordine | Carnivora |
Sottordine | Miacoidea |
Famiglia | Miacidae |
Genere | Vulpavus |
Specie | |
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Il Vulpavus (dal latino 'vecchia volpe') era un carnivoro di medie dimensioni, la sua lunghezza media era compresa tra i 60 e i 90 cm (esclusa la coda che poteva raggiungere una lunghezza paragonabile a quella del corpo) mentre il peso dell'animale era stimato poco superiore ad un chilogrammo (nella specie Palustris il peso superava 1,2 kg). La struttura corporea era molto leggera, simile a quella degli attuali Viverridi con un corpo snello e lungo, coda altrettanto lunga ed una testa piccola ed appuntita provvista di una dentatura adattata sull'alimentazione carnivora con canini specializzati ed una graduale scomparsa dei molari. Le articolazioni degli arti e della spalla dimostrano che Vulpavus aveva zampe potenti e flessibili con arti molto mobili e artigli ricurvi ed affilati. Come gran parte dei carnivori più primitivi, il Vulpavus era provvisto di cinque dita per zampa.
Di questo animale sono note ben sette specie di cui una, Vulpavus farsonensis, di recente scoperta e classificazione. Si pensa che questo animale (insieme ad altre specie come Vassacyon e Didymictis) della famiglia Miacidi sia tra le prime specie dell ordine dei carnivoro ad apparire sulla Terra.
I fossili del Vulpavus sono noti in Nordamerica tra cui in Canada (nei Territori del Nord-Ovest la specie V. completus nota grazie al ritrovamento di una mandibola) e in Stati Uniti d'America degli stati del Colorado (V. australis , V. canavus) del Nuovo Messico (V. australis) e del Wyoming (V. australis , V. canavus , V. farsonensis , V. hargeri , V. palustris e V. profectus quest'ultima la più riccha di reperti, nella formazione Bridger). Il Vulpavus doveva ricoprire una nicchia ecologica come quella degli attuali Viverridi: erano animali predatori che si muovevano durante la notte; durante l' Eocene buona parte dell'Emisfero Boreale era coperta da foreste calde e pluviali, l'animale si spostava in queste foreste alla ricerca di cibo che variava da insetti a uova fino a piccoli mammiferi ma era ancora legato ad alcuni vegetali e frutti. Grazie alla struttura ossea è stato possibile dedurre che conducesse anche uno stile di vita arboricolo, fu un agile arrampicatore (seppure è da escludere la coda prensile) e forse possedeva un manto maculato come alcuni attuali viverridi o felini.
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