Trigonostigma heteromorpha (Duncker, 1904) è un pesce osseo d'acqua dolce appartenente alla famiglia Cyprinidae, fino al 1999 classificato nel genere Rasbora come Rasbora heteromorpha[2].
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Stato di conservazione | |
![]() Prossimo alla minaccia (nt)[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Cypriniformes |
Famiglia | Cyprinidae |
Sottofamiglia | Rasborinae |
Genere | Trigonostigma |
Specie | T. heteromorpha |
Nomenclatura binomiale | |
Trigonostigma heteromorpha Duncker, 1904 | |
Sinonimi | |
Rasbora heteromorpha | |
Nomi comuni | |
Rasbora arlecchino o pesce arlecchino | |
Questa specie è endemica dell'Asia sudorientale dalla Thailandia a sud di Narathiwat fino all'isola indonesiana di Sumatra. Vive nei ruscelli della foresta pluviale[2]. Risulta introdotta in Spagna ma non ci sono conferme sulla possibile naturalizzazione, che appare piuttosto improbabile[3].
Il colore generale del corpo è rossastro, violaceo o arancio con una grande macchia nera di forma grossolanamente triangolare nella parte posteriore del corpo, a partire dall'altezza della pinna dorsale e fino al peduncolo caudale. Non ha barbigli. La linea laterale è molto breve e limitata alla parte immediatamente posteriore all'opercolo. Misura fino a 5 cm di lunghezza[2].
Gregario, vive in banchi superiori ai 100 esemplari[2].
Le uova vengono di solito deposte sotto le foglie delle piante acquatiche[2].
Si nutre di vermi, crostacei e insetti[2].
Una delle più comuni specie d'acquario. Deve essere allevato in banchi di almeno 5 individui in vasche di dimensioni minime di 60 cm[2].
Origine | Asia sud orientale | Acqua | dolce |
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Durezza dell'acqua | da 0 a 15 °GH | pH | da 6 a 7,8 |
Temperatura | da 21 a 28 °C | Volume min. | l |
Alimentazione | onnivoro | Taglia da adulto | 4,5 cm |
Riproduzione | Zone occupate | Intermedia | |
Socialità | Gruppo | Difficoltà | Media |
L'areale occupato dalla specie è molto vasto e le popolazioni sono complessivamente stabili, per questi motivi la IUCN non considera minacciata questa specie. In Thailandia le popolazioni sono in rarefazione numerica a causa di vari impatti tra cui la cattura per il mercato dell'acquariofilia mentre nel resto dell'areale sono in buona salute[1].
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