Lo stercorario maggiore (Stercorarius skua, Brünnich, 1764) è un grosso uccello marino (lungo fino a 57 cm) dotato, rispetto agli altri stercoraridi, di un'apertura alare ampia e di una corta coda. Il corpo è massiccio, bruno con remiganti fasciate di bianco.
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Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Ordine | Charadriiformes |
Famiglia | Stercorariidae |
Genere | Stercorarius |
Specie | S. skua |
Nomenclatura binomiale | |
Stercorarius skua Brünnich, 1764 | |
Sinonimi | |
Catharacta skua | |
Si riproduce nel paleartico occidentale, stabilendosi quindi a lungo sulle Isole Shetland e l'Islanda. Nel XX secolo ha allargato il suo areale diffondendosi fino in Russia e nei paesi atlantici europei, giungendo perfino in Spagna.
Migratorio, sempre pelagico ad esclusione del periodo di riproduzione, migra fino in Brasile e al largo del Golfo di Guinea.
Conosciuto come un grande spazzino, effettivamente non è un buon pescatore: si nutre di pesci morti, di scarti dei pescherecci, di piccoli uccelli e delle loro uova, che succhia dopo averle forate col becco appuntito. Quando ha dei piccoli da nutrire costringe gabbiani, sule e altri uccelli marini a rigurgitare il loro pescato in volo.
Durante la riproduzione forma coppie monogame.
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