Salamandra atra pasubiensis è una sottospecie di salamandra alpina che vive solo in un'area limitata delle Prealpi Venete. È chiamata anche salamandra del Pasubio.
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![]() Monte Pasubio, settembre 2015 | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Amphibia |
Ordine | Caudata |
Famiglia | Salamandridae |
Genere | Salamandra |
Specie | S. atra |
Sottospecie | S. a. pasubiensis |
Nomenclatura trinomiale | |
Salamandra atra pasubiensis Bonato & Steinfartz, 2005 | |
Salamandra atra pasubiensis differisce da tutte le altre sottospecie di S. atra per la variabilità della colorazione tra gli individui di una stessa popolazione. Il corpo è quasi tutto nero ma sulla superficie dorsale della testa, del tronco, delle zampe e della coda ci sono spesso macchie gialle e marroni. Queste macchie sono molto simili a quelle che si trovano in Salamandra atra aurorae, anche se sono più piccole e hanno una estensione complessiva minore. Numero ed estensione delle macchie sono comunque molto variabili tra gli individui, alcuni dei quali sono completamente neri, come tutti quelli di S. atra atra e S. atra prenjensis.[1] Come per S. atra aurorae, le macchie sono presenti fin dalla nascita e la loro disposizione si suppone che cambi solo leggermente durante la crescita.
Il dimorfismo sessuale non è molto evidente. Come in altre sottospecie di S. atra, la regione cloacale è generalmente più prominente nei maschi adulti.[1]
S. atra pasubiensis vive soltanto sul massiccio del Pasubio, nelle Prealpi Venete. Tutti i rinvenimenti documentati e attendibili si riferiscono a due piccole valli scoscese (vaji), contigue tra loro, sul versante meridionale del massiccio. Probabilmente sono riferibili ad una singola popolazione.
Per quanto noto, l'area di presenza ("area of occupancy") è minore di 2 km² ed è compresa tra 1450 e 1800 m di altitudine.
Esistono anche alcune segnalazioni di presunte salamandre alpine per altre parti del massiccio del Pasubio e per il vicino gruppo del Carega, ma nessuna di queste è stata finora confermata.[2]
Le valli rocciose e scoscese dove vive S. atra pasubiensis sono frequentate quasi esclusivamente da escursionisti e cacciatori, mentre sono interessate solo marginalmente da pascolo e raccolta di legname. Per questo motivo S. atra pasubiensis non è minacciata direttamente dalle attività umane, tuttavia l'esigua estensione e l'isolamento dell'habitat idoneo ne aumentano la vulnerabilità anche in considerazione dell'andamento climatico generale.[3]
S. atra pasubiensis è considerata “in pericolo” (EN), in base al criterio D1 dell’IUCN, perché sembra essere presente in un unico sito, la popolazione potrebbe essere costituita da meno di 250 individui ed è minacciata dal generale andamento climatico.[3][4][5]
La singola popolazione nota di S. atra pasubiensis si trova in Veneto, in provincia di Vicenza, in un territorio interamente incluso nel sito Natura 2000 IT3210040 "Monti Lessini-Pasubio-Piccole Dolomiti Vicentine".
S. atra pasubiensis non è inclusa nella Direttiva Habitat 92/43/CEE poiché all'epoca non era ancora conosciuta.
A seguito di alcune segnalazioni incerte e non sufficientemente documentate, la presenza di una popolazione di S. atra sul massiccio del Pasubio è stata confermata nel 1999.[6] Questa popolazione è stata descritta come sottospecie distinta nel 2005, sulla base della sua differenziazione cromatica e genetica sia rispetto a S. atra atra sia rispetto a S. atra aurorae, nonché per la sua separazione geografica dal resto dell’areale della specie.[7] La località tipica è “Val Fontana d'Oro” e l'olotipo è stato depositato al Museo di zoologia La Specola di Firenze.[7]
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