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Il rabdolepide (gen. Rhabdolepis) è un pesce osseo estinto, appartenente ai paleonisciformi. Visse tra il Carbonifero superiore e il Permiano inferiore (circa 320 - 280 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Europa.

Rhabdolepis
Fossile di Rhabdolepis macropterus
Stato di conservazione
Fossile
Classificazione scientifica
Dominio	Eukaryota
Regno	Animalia
Phylum	Chordata
Classe	Actinopterygii
Ordine	Palaeonisciformes
Famiglia	Rhabdolepididae
Genere	Rhabdolepis

Descrizione

Questo pesce era di medie dimensioni, e solitamente la lunghezza si aggirava intorno ai 25 centimetri. Il corpo era piuttosto snello e allungato; la testa era grossa e gli occhi relativamente grandi. Rhabdolepis era dotato di fauci forti e robuste, armate di denti aguzzi e conici. Le principali caratteristiche del cranio di questo pesce erano la presenza di un opercolo accessorio ventrale che separava completamente l'opercolo principale dal subopercolo, e il margine tra le ossa frontali e quelle parietali era anteriore al margine tra il dermosfenotico e il dermopterotico (Schindler, 2018).

Le scaglie possedevano bordi frastagliati ed erano disposte in file diagonali. La pinna dorsale era posta appena dietro la metà del corpo, era piuttosto grande e di forma triangolare. La pinna anale, di forma e dimensioni pressoché identiche, era leggermente più arretrata. La pinna caudale era dotata di un lobo superiore molto più allungato e robusto di quello inferiore.

Classificazione

Il genere Rhabdolepis venne istituito da Troschel nel 1857 per accogliere alcuni esemplari di pesci ossei arcaici, descritti in precedenza da Bronn nel 1829 come Palaeoniscum macropterus. La specie tipo, Rhabdolepis macropterus, è tipica del Permiano inferiore della Germania. Un'altra specie meno nota è R. saarbrueckensis, ritrovata in terreni più antichi in Germania e in Repubblica Ceca.

Rhabdolepis è il genere eponimo dei Rhabdolepididae, un gruppo di pesci ossei arcaici dalle attitudini predatorie, tipici del Permiano europeo e forse appartenenti ai paleonisciformi. A volte questa famiglia è inclusa nella famiglia Elonichthyidae.

Paleobiologia

Rhabdolepis era un predatore di piccoli pesci, che catturava grazie ai denti aguzzi.

Bibliografia

• Bronn, H. 1829. Ueber die Fisch-Abdrücke in Eisenstein-Nieren des Mittel-Rheinischen Steinkohlen-Gebirges, und über Palaeoniscum macropterum n. sp. insbesondere. Zeitschrift für Mineralogie 2: 483–493.
• Troschel F.H., 1857: Beobachtungen über die Fische in den Eisennieren des Saarbrücker Steinkohlengebirges. Verhandlungen des Naturhistorischen Vereines der Preussischen Rheinlande und Westphalens 14: 1-19.
• Poschmann M. & Schindler T., 2004: Sitters and Grügelborn, two important fossil-Lagerstaetten in the Rotliegend (?Late Carboniferous – Early Permian) of the Saar-Nahe Basin (SW-Germany), with the description of a new palaeoniscoid (Osteichthyes, Actinopterygii). Neues Jahrbuch für Geologie und Paläontologie, Abhandlungen 232: 283-314.
• Štamberg S., 2010. Taxonomic remarks on Rhabdolepis saarbrueckensis Gardiner, 1963 (Osteichthyes: Actinopterygii) and its relationships to some actinopterygians from the Late Carboniferous of the Bohemian Massif, Czech Republic.
• Schindler T., 2018. "Revision of Rhabdolepis macropterus (Bronn, 1829) (Osteichthyes, lower Actinopterygii; Lower Permian, SW Germany)". PalZ. 92 (4): 651–660. doi:10.1007/s12542-018-0410-z

Collegamenti esterni

• (EN) Rhabdolepis, su Fossilworks.org.

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