Polymita picta (Born, 1778) è un mollusco gasteropode arboricolo della famiglia Cepolidae[1], endemico di Cuba. È la specie tipo del genere Polymita.
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![]() Museo della Specola | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Mollusca |
Subphylum | Conchifera |
Classe | Gastropoda |
Sottoclasse | Heterobranchia |
Infraclasse | Euthyneura |
Subterclasse | Tectipleura |
Superordine | Eupulmonata |
Ordine | Stylommatophora |
Infraordine | Helicoidei |
Superfamiglia | Helicoidea |
Famiglia | Cepolidae |
Genere | Polymita |
Specie | P. picta |
Nomenclatura binomiale | |
Polymita picta (Born, 1778) | |
La conchiglia di questa specie si caratterizza per la colorazione estremamente vivace, che dà luogo a differenti varietà.
L'areale della specie è circoscritto alla estrema porzione orientale di Cuba.
Il suo habitat è rappresentato dalla foresta subtropicale, con una marcata preferenza per alcune specie arboree tra cui Chrysobalanus icaco, Metopium toxifera, Metopium brownei, Bursera simarouba e Coccoloba retusa.
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È una specie ermafrodita insufficiente, non in grado cioè di autofecondarsi.
Al pari degli altri gasteropodi della superfamiglia Helicoidea, nella fase del corteggiamento, Polymita picta trafigge il partner con dardi calcarei.[2]
È una specie protetta dalla legislazione cubana che dal 1943 ne proibisce la esportazione salvo che per ragioni scientifiche.[3]
Altri progetti
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