Pethia gelius (Hamilton, 1822) è un pesce osseo d'acqua dolce appartenente alla famiglia Cyprinidae.
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Stato di conservazione | |
![]() Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Osteichthyes |
Classe | Actinopterygii |
Sottoclasse | Neopterygii |
Infraclasse | Teleostei |
Superordine | Ostariophysi |
Ordine | Cypriniformes |
Famiglia | Cyprinidae |
Genere | Pethia |
Specie | P. gelius |
Nomenclatura binomiale | |
Pethia gelius Hamilton, 1822 | |
Sinonimi | |
Barbus gelius, Puntius gelius | |
L'areale di questa specie comprende l'India, il Pakistan e il Bangladesh[2]. È stato introdotto nelle Filippine, in Florida e in Colombia e si è naturalizzato almeno nello stato sudamericano[3]. Vive in acque ferme o a scarsa corrente con fondi di sabbia o fango[2].
Questa specie è priva di barbigli. La linea laterale si interrompe subito dopo l'opercolo. Sul corpo sono presenti tre macchie scure poco definite: una immediatamente dietro l'opercolo, una sotto l'inizio della pinna dorsale e una sopra l'origine della pinna anale. Una fascia scura ricopre completamente il peduncolo caudale. Piccole macchie scure sono presenti inoltre all'attaccatura della pinna dorsale, dell'anale e delle ventrali. Raggiunge la taglia massima di 5,1 cm[2]. I sessi sono indistinguibili[1].
La riproduzione avviene in acqua molto bassa, con profondità non superiore a 15 cm[2]. Talvolta i genitori mangiano le uova appena deposte[1].
Carnivoro, si nutre di piccoli crostacei e di insetti[2].
Viene allevato abbastanza frequentemente in acquario[2] dove si riproduce facilmente. È un pesce pacifico, molto adatto alle vasche di comunità[1].
La specie non è considerata minacciata. L'areale è ampio e sembra essere comune. Non sono note cause di minaccia[1].
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