I pelagornitidi (Pelagornithidae) sono una famiglia di uccelli estinti, appartenenti ai pelecaniformi (Pelecaniformes), vissuti in tutto il mondo tra il Paleocene superiore e il Pliocene superiore (tra 60 e 3 milioni di anni fa). Alcuni resti fossili sono stati rinvenuti anche in Antartide.
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Aves |
Sottoclasse | Neornithes |
Ordine | Odontopterygiformes |
Famiglia | Pelagornithidae |
L'apertura alare dei pelagornitidi poteva raggiungere i sei metri; l'aspetto in volo di questi animali doveva essere molto simile a quello degli albatros. Il cranio, il più delle volte, era allungato e provvisto di un grande becco. Proprio quest'ultimo costituiva la caratteristica principale dei pelagornitidi: era infatti provvisto di proiezioni ossee simili a denti, che servivano a questi animali per catturare prede scivolose come i pesci o i calamari oceanici.
I pelagornitidi sono classificati tra i pelecaniformi sulla base di caratteristiche dello scheletro e del cranio, ma sono state riscontrate anche forti somiglianze con i procellariformi, il gruppo a cui appartengono gli albatros. Alcuni paleontologi, quindi, ritengono che questi uccelli possano essere una prova dell'origine comune di pellicani e albatros. Altri studiosi, comunque, ritengono che i pelagornitidi possano non appartenere ad alcuno dei due gruppi.
I pelagornitidi, a volte, sono suddivisi in due famiglie a sé stanti: gli odontotterigidi (Odontopterygidae) e gli osteodontornitidi (Osteodontornithidae). I primi erano i più antichi, solitamente di piccole dimensioni, e avevano ali e becchi relativamente corti. I secondi, invece, possedevano ossa delle ali molto allungate e becchi giganteschi; inoltre erano di dimensioni notevolmente maggiori e furono gli ultimi ad estinguersi.
Gran parte dei pelagorniti erano uccelli oceanici, che percorrevano grandi distanze sfruttando le correnti ascensionali. Il lungo becco dentato era efficace nella pesca di prede veloci e scivolose: probabilmente i pelagorniti volavano in prossimità dell'acqua o si tuffavano dall'alto (come gli odierni pellicani), arpionando pesci e calamari.
I più antichi ritrovamenti di pelagorniti risalgono al Paleocene inferiore: Protodontopteryx ruthae proviene da depositi di circa 62 milioni di anni fa, in Nuova Zelanda. Altri pelagorniti sono noti nel Paleocene superiore: Pseudodontornis tenuirostris proviene dalla Herne Bay, mentre Odontopteryx tschulensis è stato ritrovato in Kazakistan. Nell'Eocene inferiore (circa 50 milioni di anni fa) sono conosciuti alcuni fossili provenienti dalla London Clay, appartenenti ai generi Neptuniavis, Argilliornis e Odontopteryx. Tra i pelagorniti più noti vi era l'osteodontornite, che visse nell'emisfero settentrionale dall'Oligocene inferiore fino al Pliocene e fu uno dei più grandi uccelli mai esistiti. L'ultimo pelagornite noto è un esemplare di Pelagornis proveniente dal Pliocene del Marocco.
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